Al servizio del made in Italy
MELBOURNE
L'Italia all'estero è rappresentata da diversi enti ufficiali: i consolati per i rapporti con le autorità governative, gli Istituti di Cultura per la promozione della lingua e della cultura italiana, le Camere di Commercio e gli Istituti per il Commercio Estero (ICE) per quanto concerne il Made in Italy. Pensiamo sia opportuno e anche doveroso presentare il profilo di una tipica Camera di Commercio Italiana all'estero: quella di Melbourne, Australia, che compie 21 anni e merita di essere additata ad esempio di intraprendenza e laboriosità . È una delle 72 Camere che formano l'Assocamerestero, e ha particolari rapporti di collaborazione con quelle degli altri Stati australiani, cioè quelle di Sydney, Adelaide, Brisbane e Perth che insieme formano una federazione.
Lo scopo principale della Camera di Commercio è di sostenere importanti attività promozionali per conto di aziende, Regioni e individui italiani alla ricerca di opportunità di commercio e investimenti in Australia, tra cui l'importazione di prodotti e accordi di rappresentanza. Inoltre la Camera assiste le aziende australiane nella ricerca di informazioni e contatti con l'Italia in molti settori: da quelli merceologici ai servizi e alle tecnologie.
Il ponte Italia-Australia sostiene un forte movimento import-export. Il premier del Victoria, Steve Bracks, in occasione del suo messaggio all'assemblea generale dei soci, nell'aprile scorso, lo ha così riassunto: L'Italia è la sesta forza economica mondiale, e dopo il Regno Unito è il secondo mercato d'esportazione per l'Australia all'interno dell'Unione Europea. Molti dei nostri prodotti d'esportazione sono costituiti da materie prime e l'Italia è il maggior mercato per la lana australiana della più alta qualità . Esiste infatti una chiara e naturale corrispondenza tra le capacità dell'Australia di produrre lana e l'impareggiabile reputazione dell'Italia nel campo del design e della moda. Come parte dei sempre più avanzati rapporti economici fra i due Paesi, il mio governo vorrebbe vedere anche un aumento degli investimenti in settori dell'economia italiana, quali quello bancario, delle comunicazioni e aeroportuale.
Il nuovo Consiglio Direttivo
Lo scorso 30 aprile l'assemblea dei soci, presieduta dal console generale d'Italia, Francesco Calogero, ha eletto il Consiglio Direttivo per l'anno 2003-2004. Alla presidenza è stato confermato Paolo Mirabella che ha guidato con ottimi risultati il Direttivo lo scorso anno e lo aveva fatto in altre circostanze nella pur breve vita della Camera. Mirabella è un imprenditore molto noto e apprezzato a Melbourne, e i suoi rapporti di lavoro con aziende italiane di caratura internazionale, ne fanno la persona giusta al posto giusto. Alla vicepresidenza sono stati eletti Bruno Mascitelli, docente universitario, e Vince Juliano, avvocato. Nella sua relazione, il presidente Mirabella ha ricordato non solo i risultati positivi dal punto di vista della cooperazione tra Italia e Australia, ma anche i motivi di lotta e di vittoria nel sostenere gli interessi degli importatori italiani quando alcuni prodotti tipici del made in Italy, come i formaggi stagionati, dal parmigiano al pecorino romano, rischiavano di essere interdetti dall'Australian & New Zealand Food Authority. Vanno benissimo i sorrisi, le strette di mano e le parole di mutuo elogio; ma quando c'è da difendere l'importatore e il commerciante, la Camera di Commercio sa anche battere il pugno sul tavolo e far valere i diritti dei suoi assistiti.
Mirabella, nella sua relazione, ha presentato ai soci la neo segretaria generale, Paola De Angelis, che aveva assunto l'incarico nel mese di ottobre. Con 11 anni di esperienza sia nella parte operativa che in quella delle attività commerciali e di scambio, Paola è ben nota alle comunità commerciali e governative sia in Italia che in Australia. Si è distinta per la sua leadership e per aver contribuito in modo significativo agli ottimi risultati dello scorso anno. Il suo operato, con il contributo e il continuo supporto del personale della Camera, è molto apprezzato.
Paola De Angelis, laureata in Marketing presso la Chisholm University, è la prima donna ad essere eletta segretaria generale della Camera di Commercio Italiana di Melbourne, e finora è l'unica in Australia. Ha un carattere gioviale, sereno, espansivo. Nelle difficoltà minimizza il lato negativo trovando sempre soluzioni adeguate all'importanza e alla serietà dei problemi.
Lo stato di salute della Camera di Commercio di Melbourne - ci dice Paola - è ottimo. Contiamo circa 400 soci e le iscrizioni sono in crescita particolarmente da parte italiana. Infatti, abbiamo tra i soci un centinaio di persone e ditte operanti in Italia, che si associano alla nostra organizzazione allo scopo di trovare un partner australiano che faccia da intermediario con il processo di espansione del loro mercato verso l'Australia e l'area sud-est della regione del Pacifico. Viceversa è in crescita anche il numero delle ditte australiane che cercano un partner italiano. È importante notare come l'Italia sia vista da molti come una finestra aperta verso l'Europa, e il punto di rimbalzo verso i mercati di questo continente sempre più vasto e interessante anche per l'Australia. La Camera è quindi un organismo che raccoglie richieste, le valuta, le indirizza, le promuove. Per l'80% vengono da aziende australiane che chiedono informazioni su aziende e prodotti italiani, e cercano una collaborazione commerciale con l'Italia.
Rapporti con l'Italia
Da sempre il commercio ha bisogno di promozione: essa è affidata ai rappresentanti, alla pubblicità , alle mostre e a fiere nazionali e internazionali. Per questo la Camera di Commercio di Melbourne si è fatta obbligo di sfruttare al massimo le immense risorse promozionali che vengono dai maggiori centri fieristici italiani: Milano, Bologna, Verona. Dato che i settori che interessano maggiormente gli imprenditori australiani sono quelli dell'agricoltura, del vino e dell'olio, del materiale per costruzioni, la partecipazione da parte australiana alle fiere di settore è nutrita e qualificata. Il merito è del personale della Camera di Commercio che sa coordinare tutte le fasi: dall'acquisto del biglietto aereo al trasporto in loco, vitto e alloggio in alberghi di lusso, ricevimenti con autorità comunali e associazioni di industriali, ecc. Nulla è lasciato al caso, e questo è un altro fiore all'occhiello del personale, formato da sei giovani dipendenti, che collabora con Paola De Angelis.
Un accordo speciale di collaborazione tra l'Ente Verona Fiere e la Camera di Commercio, rende possibile un forte interesse verso l'ente fieristico veronese. Da molti anni, delegazioni del Victoria e di tutta l'Australia partecipano regolarmente, a Verona, ad Agrifood, Vinitaly-Sol-Enolitech, Fieracavalli, Abitare il Tempo, Marmomac. A Bologna le due maggiori fiere sono Eima e Cersaie. A queste mostre, le delegazioni australiane, che contano dai 20 ai 60 delegati, guidate dal personale della Camera di Commercio di Melbourne, non sono formate solo da visitatori ma anche da espositori. Blocchi di marmo australiano sono esposti accanto a quelli dell'Italia e di altri Paesi europei; i vini australiani si fanno onore così come gli olii extravergine d'oliva. Sono diversi i ristoranti in Italia, nelle maggiori città , dove si può chiedere ed avere un buon vino australiano.
Va detto inoltre che la Camera di Commercio Italiana di Melbourne acquista sempre più una dimensione socio-culturale di rilievo. Quest'anno ha organizzato un ricevimento a bordo della nave scuola della Marina Militare Italiana, Amerigo Vespucci; ha partecipato alla festa della Repubblica Italiana con uno stand proprio in collaborazione con la ditta Pirelli e alcuni importatori di auto e moto italiane, offre esperienze di lavoro a giovani universitari italiani che, a rotazione, vengono a Melbourne per uno o due mesi, sulla base di un accordo di collaborazione tra la Camera e alcune univesità o istituti tecnici italiani.
È la Camera di Commercio, su invito e d'accordo con il Consolato generale, che si occupa di preparare il programma delle visite dei presidenti di Regioni italiane, delegazioni di parlamentari, di personalità politiche e del mondo imprenditoriale.
Sono allo studio progetti e iniziative di grande respiro anche per la Camera di Commercio di Melbourne. Su invito dell'ambasciatore d'Italia, Dino Volpicelli, si pensa di dare sostanza ad un ideale Centro Italiano, che includa anche logisticamente il Consolato, la Camera di Commercio, l'Istituto Italiano di Cultura, il Com.It.Es, e le istituzioni storiche della comunità italiana. A Canberra e a Perth si è già approdati a queste opere. Melbourne e Sydney potrebbero seguire. E i giovani? Il vicepresidente Bruno Mascitelli segue con caparbietà una pista: quella di creare, a poco a poco, un ente camerale fatto solo di giovani che con la guida e il supporto della Camera ufficiale possano avviare un programma indipendente di attività e prepararsi a compiti di maggiore responsabilità .