Australia. I giovani puntano in ALTO
La sigla ALTO, scritta in lettere maiuscole sotto una piramide tricolore, sta per Australian-Italian Leaders of Tomorrow (Giovani Italo Australiani Leaders del futuro). Questo il nome di una nuova organizzazione di giovani adulti (tra i 18 e 40 anni) che ha l’ambizione di aggregare il meglio della nuova generazione di origine italiana, con il supporto della Camera di Commercio italiana di Melbourne, e varie ditte che si offrono per sponsorizzare un intenso programma di eventi.
All’inaugurazione del ciclo di incontri erano presenti il console generale Marco Maria Cerbo, il presidente della Camera di Commercio Tony De Domenico e il segretario generale Luca Bottallo, rappresentanti della Dante Alighieri e del Coasit (Comitato assistenza scuole italiane), avvocati, esponenti di piccole e medie imprese e i capigruppo di tutti i cinque circoli universitari della città. Con ALTO i giovani imprenditori di origine italiana, i professionisti e gli studenti universitari si sono dati una struttura per ritrovare il senso della propria italianità e inserirla, con ruolo trainante, nella formazione professionale e nel lavoro. La Camera di Commercio, come molte associazioni culturali e club sociali, ha tentato per anni di dar vita a un «gruppo giovanile». Non si deve, però, incorrere nell’ errore di fare di questi gruppi una «fotocopia» delle strutture esistenti. ALTO si propone, invece, di creare un modo nuovo di fare associazionismo, aperto a tutti i settori del professionismo, non solo a quello finanziario e commerciale.
«Non siamo una copia della Camera di Commercio – afferma Steve Perri –. Siamo indipendenti e non abbiamo alcun finanziamento esterno. Ci rivolgiamo ai giovani che siano interessati a settori come contabilità, legge, consulenza, ingegneria, finanza, marketing, comunicazioni, imprenditoria familiare. Sono tutti ragazzi di origine italiana, radici di cui vanno fieri. Vorrebbero dar vita a una realtà che sia punto di riferimento per la comunità italo-australiana anche negli anni futuri. Speriamo di offrire ai soci una possibilità di confronto per conoscere meglio le loro origini, senza tralasciare, ovviamente, la realtà australiana».
Il presidente John Persico, durante un viaggio a New York, ha preso contatto con il comitato giovanile della Camera di Commercio italoamericana, rimanendo entusiasta della vivacità e della determinazione di un gruppo che valorizza il contributo dell’Italia all’economia e alla cultura americane. «È il momento – conclude Persico – di unire le capacità imprenditoriali e di servizio comunitario dei nostri giovani. Tra gli obiettivi primari vi è quello di organizzare forum per i circoli italiani delle università».