Bentornati, angioletti

Li davano per spacciati, cancellati da una mentalità che concede credibilità e cittadinanza solo a ciò che è controllabile dalla razionalità. E invece angeli e demoni sono più vivi che mai.
07 Aprile 1997 | di

I teorici dell'ecclisse del sacro avevano da tempo fatto suonare le campane a morto per angeli e demoni, fagocitati definitivamente - a loro avviso - dal moloch moderno della razionalità , dopo che l'illuminismo meccanicista e il protestantesimo liberale li avevano già  sfrattati, gli uni e gli altri disposti a dare credibilità  e cittadinanza solo a ciò che è visibile, dominabile dalla ragione. E invece eccoli qui, angioletti e demoni, più vivi che mai. Richiamati da una insopprimibile nostalgia dell'invisibile che sembra caratterizzare la nostra epoca postmoderna; essi sono tornati a svolazzare sulle nostre teste, suscitando dibattiti, ispirando artisti di varie esperienze... e finendo con il fare moda. Come ai bei tempi quando (Medioevo e dintorni) il mondo degli spiriti subordinati a Dio, e dei loro interventi soccorrevoli o nocivi nei confronti dell'uomo, costituiva una realtà  indiscussa.

Il Chiambretti che all'ultimo Festival di Sanremo si traveste da angelo custode della manifestazione canora e da pestifero diavoletto per trovare sponda ai suoi lazzi e arguzie, è un segno, banalissimo quanto si vuole, del ritrovato interesse al mondo dell'invisibile. Interesse che dura da tempo. Per una Irene Pivetti che da presidente della Camera, invocava gli angeli custodi a protezione del parlamento, e per tanti devoti che mai li hanno licenziati, fior di artisti li hanno voluti protagonisti dei loro lavori. Nel film di Wim Wenders, Il cielo sopra Berlino, ad esempio, due angeli circolano nella città  dilaniata dalle bombe e sconvolta dalla caduta del mito del Terzo Reich. Angeli erano protagonisti di altre pellicole più datate come Miracolo a Milano di Vittorio De Sica, La vita è meravigliosa di Frank Capra, Il cielo può attendere di Ernst Lubitsch. Un diavolo, incarnato nel comico Roberto Benigni, si scatena in mille esilaranti avventure ne Il piccolo diavolo. Per non dire dei vari film sulle possessioni diaboliche. Angeli variopinti svolazzano nei quadri di Chagall. Cantano gli angeli Lucio Dalla, Ron, Loredana Berté, Lucio Battisti, Bob Dylan, Bruce Springsteen. Pubblicità  e prodotti di consumo li hanno adottati a testimonial. A loro fanno riferimento anche movimenti religiosi di fresco conio come la New Age, e libri e immaginette con la loro effigie occhieggiano dalle vetrine delle librerie.

E altro ancora, come ha documentato in un recente suo libro, Angeli e demoni, il ritorno dell'invisibile, (Edizioni Messaggero Padova, pagine 208, lire 20.000) padre Giacomo Panteghini, direttore della nostra rivista. Un libro molto interessante, scritto - come afferma lui stesso - 'per contribuire a chiarire il significato che queste figure assumono nella visione della realtà , rilevandone le funzioni antropologica, cosmologica, teologica e cristologica, tenendo conto degli apporti provenienti dalle diverse religioni e culture. Un modo per valorizzarle senza enfatizzarle acriticamente'. Non impressionino i paroloni elencati nell'intento: il libro è piacevole, scritto con linguaggio chiaro, essenziale, con garbo a tratti avvincente.

L'invisibile ritorna, perché, scrive padre Panteghini, ci si è accorti che l'allontanamento moderno di queste figure non ha impoverito solo l'immaginario religioso, ma la nostra stessa esperienza e la nostra storia'. In questa prospettiva, la nostalgia degli angeli si può leggere sia come semplice segnale del bisogno di sentirsi protetti e rassicurati in un momento in cui, crollati miti e valori e occultatasi la stessa trascendenza, la solitudine e le incertezze cominciavano a essere insopportabili; ma anche come espressione del bisogno di sacro che si fa pressante avvicinandoci alle soglie del duemila.

Anche il ritorno del diavolo, a suo modo, rientra in queste logiche, con qualcosa di positivo. A parte le criminali degenerazioni del satanismo e fenomeni analoghi, con il ritorno del diavolo, l'uomo può finalmente scrollarsi di dosso il peso della responsabilità  del male che era stato costretto ad assumersi o a dirottare altrove creando non pochi guai. Osserva padre Panteghni: 'Cancellato il demonio, resta il male che ricade tutto sulle spalle dell'uomo il quale, sentendolo come un peso intollerabile e angosciante, cerca di scaricarlo sulle spalle dei suoi simili, demonizzandoli. In un mondo che nega il demonio, il colpevole non ha più le attenuanti del povero peccatore vinto dalle insidie diaboliche, e non merita quindi alcuna misericordia. Così si sono messe in moto le ghigliottine dei giacobini, i lager staliniani, i campi di sterminio hitleriani per debellare il nemico a volta a volta demonizzato: l'aristocrazia, la borghesia capitalista, gli ebrei... '.

Angeli e demoni sono figure presenti in tutte le religioni, naturalmente con ruoli e sottolineature diversi, ma sempre come compagni dell'uomo nella buona e nella cattiva sorte, e sempre 'hanno aiutato l'uomo non solo ad addentrarsi nel mistero di Dio, ma anche nel labirinto del proprio mistero'. Per millenni, nelle culture e nelle religioni più diverse, l'angelo ha dato ali ai sogni e alle speranze dell'uomo, mentre il demonio ha dato corpo alle sue paure, aiutandolo a staccarle da sé e a dominarle.

Ora si tratterà  di dare un senso a questo ritorno e di coglierne le giuste motivazioni. Questi tornati in circolazione, sono angelo e demoni veri? O sono solo nostre clonazioni, nostre proiezioni, costruzioni della nostra speranza e delle nostre paure? Sono testimoni dell'invisibile o proiezioni del nostro incoscio? O tutte e due le cose insieme? Sono alcune delle domande che padre Panteghini pone a se stesso e agli studiosi: probabilmente gli angeli del New Age hanno poco a che vedere con quelli cristiani e il diavolo del satanismo più becero forse non è neppur imparentato con quello delle religioni monosteiste.

Nella Bibbia gli angeli scandiscono tappe importanti nella storia del popolo eletto sia dell'Antico che del Nuovo Testamento. La loro presenza è legata alla comunicazione di Dio all'uomo. L'angelo del cristianesimo ha anche una funzione rassicurante, protettiva; esso, però, di solito irrompe come messaggero inatteso e sconvolgente del soprannaturale, non porta sempre notizie liete, anzi esse sono tali da mutare la vita, i progetti terreni di coloro a cui appare. Succede ad Abramo, a Giacobbe, a Zaccaria, a Giuseppe, alla Madonna, allo stesso Gesù nel Getsemani: e si tratta di proposte che provocano alla conversione, all'impegno totale fino al sacrificio di sé.

Il diavolo, simbolo delle tenebre, della divisione e della rottura della comunicazione. Nella Bibbia esso appare come un colto disgregatore dell'ordine stabilito da Dio, nemico dell'uomo, entità  minacciosa che, a suo modo, rafforza l'impegno dell'uomo nel contrastare le forze del male.

Non mancano i rischi in questo ritorno. Angeli e demoni, richiamati dal mondo postmoderno deluso dalla miopia scientista e di nuovo assetato di invisibile, finiscono in un calderone nel quale bolle un po' di tutto: religione e magia, miracolo e superstizione, diavoli e dischi volanti, in un mix dai risvolti inquietanti e rischiosi. Tuttavia, per padre Panteghini il ritorno costituisce una chance da non perdere, un'occasione per una rivisitazione e ritrattazione (anche alcuni teologi li avevano troppo frettolosamente confinati nelle soffitte degli optional religiosi), senza 'ignorare i condizionamenti culturali delle credenze sugli angeli e sui demoni', e senza 'sotttrarsi al compito di chiarire il loro significato nel quadro generale delle fede cristiana, tenendo presente la disitinzione tra la sostanza permenente della fede e i suoi rivestimenti culturali'.l

 

Angeli e demoni, il ritorno dell'invisibile,
di Giacomo Panteghini,
Edizioni Messaggero Padova, pagine 208, lire 20.000.
Un eccellente lavoro che documenta l'interesse per il mondo dell'invisibile, angeli e demoni in particolare, che il razionalismo aveva sfrattato. Espressione della nostalgia del sacro alle soglie del duemila? Bisogno di rassicurazione?

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017