È possibile comunicare con l’aldilà?

Le sedute spiritiche stanno diventando quasi una moda. Da dove viene questa voglia di interrogare i defunti? Lo abbiamo chiesto al professor Armando Pavese, autore di una interessante inchiesta sull’argomento.
07 Febbraio 1998 | di

Lo spiritismo, l'evocazione dei defunti attraverso persone che si credono dotate di poteri speciali (sciamani una volta, medium oggi) è un rito cui l'uomo, dai tempi remotissimi, si aggrappa per esorcizzare, in fondo, la paura della morte.

Il ricercatore Armando Pavese, non nuovo a queste tematiche, ha dedicato al fenomeno, che in questo inquieto scorcio di fine millennio sta vivendo un'impennata di interesse e di pratica, un libro: Comunicazioni con l'aldilà  (Piemme editore), frutto di venticinque anni di esperienza 'sul campo', negli ambienti magico-spiritici. È un ampio saggio, che ripercorre, in modo non superficiale, lo spiritismo nelle varie forme in cui si è espresso nei secoli, ne presenta personaggi (medium più o meno celebri, tra i quali troviamo anche Vincenzo Muccioli, il fondatore di San Patrignano) che lo hanno praticato, i gruppi cui hanno dato vita...

L'intento della ricerca è di sottolineare anzitutto, alla luce della fede e dell'insegnamento della chiesa, l'illiceità  di tali pratiche, che poi, alla luce della scienza, smonta pezzo dopo pezzo, con notevole abilità , rivelandone i presupposti psicologici, i meccanismi fisici, i trucchi...

Non mancano strali contro i perditempo che ricorrono allo spiritismo 'per dare un tocco di mistero a una serata altrimenti piatta'; mentre riserva comprensione per chi, invece, avendo perso una persona cara, non si rassegna al silenzio della morte e cerca di comunicare con essa per avere il conforto della sua sopravvivenza. Sono queste persone che infoltiscono uno dei gruppi spiritici italiani più noti: il 'Movimento della speranza', creato nel 1987 da un'idea di Agnese Moneta di Genova, una madre che, appunto, sconvolta dalla morte del figlio, s'era rivolta a un medium ottenendo una serie di messaggi poi pubblicati in un libro. Fiancheggiano il movimento alcuni sacerdoti, la cui presenza incoraggia una pratica che la chiesa, invece, non approva. Pavese è molto severo nei loro confronti, per la grande confusione che ingenerano.

Per capire meglio il fenomeno, le espressioni attraverso cui si manifesta e la sua attendibilità , abbiamo rivolto alcune domande al professor Pavese.

Msa. Iniziamo con una definizione sintetica e chiara di spiritismo.

Pavese. Lo spiritismo è l'evocazione dei defunti cioè il richiamo delle anime dal mondo dei trapassati. Il cristianesimo considera la possibilità  che la presunta risposta all'evocazione sia di origine diabolica poiché il Vangelo dichiara impossibile la fusione del mondo dei viventi e di quello dei defunti. 'Se qualcuno di noi vuole venire da voi non può farlo; così pure, nessuno di voi può venire da noi' (Lc 16,26). Per il cristiano è invece legittima l'invocazione nella preghiera d'amore per i defunti che realizza un'autentica comunione spirituale, vale a dire una comunicazione 'vera'.

Attraverso quali strumenti si realizza il contatto con i defunti?

Nella cultura spiritica sono ritenuti strumenti utili a comunicare con i defunti tutte le 'tecniche' umane, quali: scrittura automatica, tabellone alfabetico, tavolino battente, registratore, radio, televisione e altri strumenti elettronici. Il divieto cristiano dell' 'evocazione' dei defunti è aggirato presentando i presunti contatti come invocazioni. Questo travestimento non regge a un esame teologico e scientifico, come spiego chiaramente nel libro, che è anche la prima storia dello spiritismo che sia mai stata scritta in modo critico, partendo dalle civiltà  più arcaiche e giungendo fino al 'caso' Vincenzo Muccioli che prima della comunità  dei tossicodipendenti fondò un 'Cenacolo spiritico'.

Chi è il medium? Possiede facoltà  particolari?

Il medium non ha alcun potere o facoltà  di generare una comunicazione con i defunti. Il medium è persona che induce se stesso, per autosuggestione, tirocinio, tradizione culturale, a una 'dissociazione' della propria personalità , interpretando 'inconsciamente', come un attore, il ruolo del defunto. La figura del medium nasce nelle religioni primitive dove si scambiavano gli stati alterati o 'diversi' di coscienza (fra cui la trance medianica) per stati 'divini'. Certo che sono successi dei fatti che 'sembrano' inspiegabili, ma nel libro fornisco gli elementi per cui i presunti misteri si svelano e ci si libera da tante paure.

Che cosa sono le 'guide'? Ne hanno affibbiata una pure a Piero Angela che da tempo si batte per evidenziare l'ingannevolezza di questi fenomeni. Una beffa, non le pare?

Le 'guide', secondo il pensiero di Kardec (cioè del fondatore dello spiritismo), sarebbero spiriti di bassa evoluzione, che ricoprirebbero il ruolo di nume tutelare del medium e che farebbero da tramite con uno spirito superiore. Secondo Kardec, uno spirito superiore sarebbe Gesù Cristo che risulterebbe, con questa collocazione, privato della sua divinità . In effetti, le 'guide' spiritiche - come del resto tutti gli spiriti che si manifestano nelle sedute spiritiche - non esistono, e sono solo le manifestazione inconsce della creatività  del medium. Ad esempio, in una seduta del 'Cerchio Ifior' di Genova una 'guida' presentò uno spirito spagnolo di nome Garcia de Sagra che sarebbe vissuto nel 1499. Questo spirito, che non sapeva parlare lo spagnolo, rivelò di avere fatto parte dell'Inquisizione e di essere lo spirito 'guida' di Piero Angela, affermando che gli 'spiriti' non erano intervenuti per fermare Piero Angela quando scrisse il libro contrario allo spiritismo e al paranormale, perché loro volevano che facesse quel libro. Una facile analisi psicologica consente di capire come a Piero Angela, individuato dagli spiritisti come 'inquisitore', sia stato 'attribuito' dalla fantasia inconscia del medium uno spirito guida 'inquisitore'! Risalta, poi, il senso di 'onnipotenza' (molto velleitario) del medium che vuol dominare la critica manifestata dal divulgatore scientifico attribuendosi il merito di avere concesso che questa critica fosse fatta.

Come si possono smontare da un punto di vista scientifico queste presunte comunicazioni con l'aldilà ? Ci può fare un esempio, quello della scrittura automatica o delle voci del magnetofono? E da un punto di vista teologico?

La scrittura automatica si realizza quando un soggetto assiste al fenomeno della propria mano che scrive cose di senso compiuto senza che la sua coscienza vigile partecipi, cioè senza che sia la sua volontà  a guidarla. Magia? Spiriti-guida? Nel libro analizzo, oltre al resto, anche una casistica interessante di episodi di scrittura automatica. Qui mi limito a ricordare che questi scritti individuano uno stato 'diverso' o alterato di coscienza. Ci sono stati medium che hanno scritto messaggi 'diversi' con la mano destra e sinistra contemporaneamente mentre il soggetto leggeva o parlava con un'altra persona, come se si verificasse una temporanea scissione della personalità  o anche moltiplicazioni di questa. La psichiatria e la psicologia inquadrano questi fenomeni nei disturbi dissociativi della personalità . Esiste una branca della psicoterapia che si avvale della scrittura automatica come strumento di analisi. Gli esperimenti scientifici hanno riprodotto, sotto ipnosi, le stesse fenomenologie dei medium sopracitati. La scrittura automatica non ha nulla di paranormale né di spirituale: è una manifestazione dell'Io inconscio, e perciò rientra nella sfera della creatività  psichica.

Le voci di 'pseudo defunti' registrate su nastro possono essere spiegate in vari modi: da nastri mal cancellati a voci fuori campo captate dal microfono (una persona che parla in strada); da interferenze radiofoniche a parole pronunciate inavvertitamente da una dei presenti e infine al vero fatto psicomiletico, che esclude comunque ogni presenza misteriosa.

La teologia avversa queste manifestazioni avanzando l'ipotesi dell'intervento diabolico. Soprattutto sono i pronunciamenti della chiesa che tagliano le gambe a questi fenomeni. Fra i più attuali e meno noti sono quelli della Commissione dottrinale del concilio Vaticano II che definì 'evocazione' ogni 'tecnica umana' (fatta coincidere con lo 'spiritismo') con cui si cerca di provocare comunicazione con defunti. Queste tecniche si individuano facilmente nella scrittura automatica, nelle voci del registratore, nei tabelloni alfabetici, ecc. Di grande interesse è anche il pronunciamento del magistero della Conferenza episcopale toscana che equipara 'l'invocazione tramite medium' all'evocazione.

Traendo dalla sua esperienza, ha mai trovato 'messaggi' dall'aldilà  che abbiano portato qualcosa di significativo, di utile per la vita spirituale dell'umanità ?

No. Sono messaggi solo utili a sopportare certi vuoti emotivi scavati dai lutti, fornendo però solo illusioni placebiche. Non ci sono nuove rivelazioni dopo Cristo, che è e rimane unico testimone di 'vita eterna'. Non hanno assolutamente rilevanza nella fede gli 'pseudo spiriti' che annunciano la vita eterna poiché ai cristiani, ripeto, basta Cristo. Tanto più che le matrici di queste 'rivelazioni' sono le solite scritture automatiche, trance foniche, cioè fantasie inconsce.

Da sempre alcuni uomini hanno tentato di mettersi in comunicazione con i trapassati. Quali bisogni hanno spinto a percorrere questi sentieri?

L'angoscia della morte, il suo mistero ha avvinto gli uomini primitivi che hanno elaborato una forma di magia evocatoria rassicurativa della sopravvivenza. Il discorso cambia con la rivelazione di Cristo, che ci permette di sperare nella vita eterna.

Se il fenomeno era concepibile nel passato, quando la scienza aveva ben pochi mezzi per confutarli, lo è meno oggi; e allora perché persiste? C'è un comune denominatore psicologico che lega le persone che affermano di comunicare con l'aldilà ?

La fede, quella vera, è in crisi. La fede che si fonda sulla speranza dell'atto salvifico frutto della carità  di Dio è sempre stata 'a rischio' perché presuppone di credere solo alla testimonianza di Cristo. Il materialismo, nelle sue varie forme, di cui è da evidenziare il consumismo sfrenato non solo di beni ma anche di ideale e valori, ha corroso la religione e si è creato perciò un vuoto di valori, di credenze che sono state irrise e considerate superate. L'essere umano ha però un bisogno naturale di spiegare il mistero che lo circonda e allora ha ripreso forma e vita, risorgendo dagli anfratti culturali in cui era stata accantonata, la primordiale forma spiritica creata dalla magia dell'uomo primitivo. La 'religione magica' ha attecchito sull'humus creato dai movimenti positivisti nel corso dei secoli e ha generato il 'New Age' di cui lo spiritismo è oggi una colonna. La crisi di fede genera una necessità  di 'prove' di sopravvivenza che sono costruite fantasticamente dalla psiche inconscia. Chi ha fede in Cristo non ha bisogno di prove illusorie.

Esistono, tuttavia, forze della mente, della psiche che possono produrre effetti insoliti. Lei parla nel suo libro di psicomiletica, di che cosa si tratta?

Si tratta di un modello avanzato di 'parapsicologia scientifica'. La parapsicologia ha fatto il suo tempo essendo nata come compromesso fra tesi spiritualistiche e scientiste, e inoltre è stata espropriata da maghi, truffatori, medium che si definiscono tutti 'parapsicologi', per cui, oggi, questo termine è molto equivoco.

Esistono atteggiamenti, patologie psichiche (nel senso di sofferenze) che sono stati oggetto di analisi nei cinque libri che ho finora pubblicato, e che possono innescare un fatto di comunicazione inconscia simbolica - psicomiletica, cioè comunicazione con la psiche - che si può tradurre anche in azioni sulla materia. Questi eventi hanno la loro causa in leggi fisiche ancora ignote, essendo invece reso noto dai miei studi i motivi psicologici profondi che danno esca a questi fenomeni. Esempio: le voci degli 'pseudo defunti' sono, in estrema sintesi, il prodotto della richiesta di 'prove di sopravvivenza' che il soggetto comunica a se stesso e agli altri. Il tutto agisce in personalità  in cui sono già  presenti 'nodi conflittuali' esistenziali.

Sono molti a credere in queste possibilità  di dialogo con i morti, o si tratta di un numero talmente sparuto di adepti da non destare preoccupazione?

Lo spiritismo - nella forma camuffata di 'comunicazione con i defunti' e giustificato con la 'forma' invocatoria - si va diffondendo rapidamente nelle persone colpite da un lutto, e benché per ora non acquisti forma epidemica e il numero degli adepti sia contenuto, c'è il rischio di un'esplosione futura sulla base di una mancanza di cultura psicologica e di un allontanamento dai valori cristiani. Il Brasile, dove solo lo spiritismo di Kardec - senza contare gli altri movimenti - raggiunge i 4 milioni di adepti, sia di monito.

Sacerdoti, attenti

Pavese dedica venti pagine del libro a una 'critica' spirituale e psicologica a sette sacerdoti  - alcuni dei quali noti pubblicisti - di cui fa i nomi, che hanno pubblicamente o a mezzo dei loro scritti sostenuto la 'comunicazione con i defunti' attuata con quelle 'tecniche umane' che il magistero definisce 'spiritiche' e che sono individuabili nelle registrazioni su nastro, nella scrittura automatica, ecc. 'Pur riconoscendo la loro buona fede - e in alcuni di loro il rifiuto formale dello spiritismo, afferma Pavese - è indubbio che il loro atteggiamento porti confusione fra i fedeli e faccia sorgere un interrogativo su come si possa giungere a ignorare i pronunciamenti della chiesa, fra cui quelli citati nelle precedenti pagine. Non sono contrario al fatto che un sacerdote eserciti il proprio ministero negli ambienti spiritici, purché dica parole chiare contro le 'tecniche umane'. E questo non risulta dai fatti'.

Comunicazioni con l'aldilà , Armando Pavese,Piemme 1997: è il libro di cui parliamo all'inizio dell articolo. Sul tema era intervenuto nel 1948 anche Alfred Dà¶blin, l'autore di Berlin Alexanderplatz, a suo modo, con un romanzo breve: Traffici con l'aldilà , un thriller occultistico, vorticoso ed esilarante; una clownerie godibilissima. Lo ha pubblicato nel 1997 l'editore Adelphi nella traduzione di Enrico Arosio.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017