E se fosse un boomerang?

08 Giugno 1999 | di

È stata approvata la nuova legge che innalza l'obbligo scolastico fino ai 14 anni, un allineamento doveroso con i paesi sviluppati che apre nuove prospettive ma presenta più di un'incognita.

 «In linea di principio, è giusto alzare la scolarità  degli italiani e adeguarsi agli standard europei. In pratica, però, noi insegnanti ci troviamo in aula alcuni alunni insofferenti dei libri e dello studio e mi chiedo come potranno affrontare l'anno obbligatorio di scuola superiore, quei ragazzi che sono stati costretti a iscriversi dopo l'approvazione della nuova legge. Non sarebbe stato meglio, per loro, frequentare il corso di formazione professionale a cui erano stati indirizzati durante le attività  di orientamento?».
Un'insegnante della provincia di Brescia

L'innalzamento dell'obbligo era un atto indispensabile per togliere l'Italia dalla sua posizione di retroguardia, doveroso nei confronti delle nuove generazioni che si troveranno a vivere in un mondo complesso e tecnologicamente sempre più evoluto. Dopo anni di promesse, le nuove disposizioni sono arrivate, all'improvviso, quando ormai i ragazzi della terza media e le loro famiglie avevano compiuto le scelte in vista del nuovo anno. Il ministro ha concesso un mese di tempo in più, perché gli istituti superiori potessero raccogliere anche le iscrizioni di chi già  guardava a un prossimo inserimento nel mondo del lavoro: 30 mila ragazzi circa in tutta Italia.
Per il prossimo futuro è già  previsto «l'obbligo dell'istruzione e formazione fino al diciottesimo anno di età ». Per ora ci si limita a trattenere tra i banchi tutti i ragazzi che non hanno ancora compiuto i 15 anni. Di «formazione», cioè di avvicinamento al mondo del lavoro attraverso corsi specifici, parla una circolare del ministro Berlinguer, aprendo la prospettiva di iniziative sperimentali da realizzare nei centri accreditati.
Queste disposizioni di carattere generale dovranno essere applicate in contesti molto diversi. Dove i centri di formazione non esistono o non funzionano a dovere, c'è il rischio di un parcheggio inutile dentro le scuole per ragazzi che hanno attitudini pratiche. Dove, invece, la formazione è una macchina ben organizzata e funzionante (come nella sua provincia), si rischia di mortificarla riducendo il suo ruolo prezioso.
È un passaggio delicato e cruciale, quello che il sistema dell'istruzione si prepara ad affrontare. Non bisogna dimenticare che in Italia, oltre ai 32 mila ragazzi che non proseguono gli studi dopo la terza media, se ne contano altri 41 mila che abbandonano la prima superiore durante l'anno e 48 mila che si perdono dopo averlo frequentato. A tutti dovrebbe essere consentita la possibilità  di sperimentare in concreto le proprie attitudini in un sistema integrato, fatto di teoria e pratica, di studio e di operatività . Anche al fine di poter affrontare senza traumi, dopo la scuola, il passaggio al mondo del lavoro.

   
   
SPECIALIZZARSI IN ORIENTAMENTO SCOLASTICO      

«Sono una ragazza di 25 anni e recentemente mi sono aureata in Pedagogia. Sono venuta a conoscenza di un corso biennale di specializzazione per orientatori organizzato dall'Università  salesiana di Roma e di un analogo corso tenuto dalla Scuola superiore internazionale di Scienze della formazione di Venezia.
Vorrei avere informazioni più dettagliate in proposito o eventualmente indirizzi e numeri di telefono a cui potermi rivolgere».
Marinella - Cagliari

L'Università  salesiana pontificia si trova a Roma, piazza Ateneo salesiano 1, e risponde al numero 06/872901.     

La Scuola superiore di servizio sociale si trova a Venezia, Dorsoduro 2530 (tel. 041/5234687).  

Agli indirizzi che lei mi richiede, ne aggiungo altri due che mi sembrano particolarmente validi: la Scuola per consigliere di orientamento scolastico e professionale dell'Istituto Toniolo, presso l'università  Cattolica di Milano (largo Gemelli, 1); e il Dipartimento di       psicologia dello sviluppo e della socializzazione dell'Università  di Padova (via del Portello, 19) che organizza corsi specifici in materia di orientamento.

 

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017