Francia. Il «faro» di Bourg-en-Bresse
A Bourg-en-Bresse, nel Dipartimento dell’Ain della regione del Rodano-Alpi, oggi la parola «Italia» fa rima con «Palmieri». Per la precisione, con Enrico Palmieri, già fondatore, nel 1977, dell’associazione franco-italiana «Le rondini pugliesi», nonché tuttora faro incontrastato per i giovani d’origine italiana che vivono nella cittadina francese. «Sono arrivato a Bourg-en-Bresse nel febbraio del 1950, a 10 anni; quindi ho vissuto sulla mia pelle la fatica dell’integrazione – racconta Enrico Palmieri –. La famiglia è la prima a chiedere il grande sacrificio dell’adattamento al proprio figlio, e per questo ho fatto rapidissimi progressi. Dopo soli sei mesi di scuola, ho ottenuto un premio che mi ha riempito d’orgoglio». Proprio la fierezza e lo stretto legame con le origini sono da sempre tratti distintivi di questo pugliese trapiantato in Francia. A partire da quando, nel 1958, avviò un negozio di alimentari nella cittadina francese e, in seguito, una scuola guida (fino al 1984). È un uomo dalle mille risorse Enrico Palmieri. Negli anni non si è limitato a seguire la propria attività lavorativa, ma si è dato da fare anche sul piano sociale.
«Alla fine degli anni ’70 – spiega – arrivarono nella nostra comunità i primi segnali di nuove problematiche, legate ai rapporti con le amministrazioni italiane e al riconoscimento dei diritti pensionistici». Il pugliese avvertì così la necessità di organizzare la comunità italiana di Bourge-en-Bresse. «Ho sempre pensato che lo sport potesse avere finalità sociali; così nel 1978 creai una squadra di calcio fondando l’Association sportive et culturelle des italiens de l’Ain (che dal 1983 divenne Associazione franco-italiana di Bourg-en-Bresse, anche soprannominata «Le rondini pugliesi»). Palmieri – che vantava un passato da campione di lotta greco-romana – fece confluire in questo sodalizio tutto il dinamismo sportivo che lo contraddistingueva.
Da sempre attento ai problemi dei concittadini d’origine italiana, Palmieri ha lavorato per anni al possibile gemellaggio tra Bourg e il paesino di San Severo (FG). Il suo sogno si è concretizzato nel 2001, con la firma del tanto auspicato protocollo tra le due città. Eletto per quattro mandati consecutivi rappresentante del Comites, Palmieri è stato anche corrispondente del Comune di San Severo per la Francia. Sono seguite le nomine di corrispondente consolare d’Italia per il Dipartimento dell’Ain e di co-fondatore della Federazione delle Associazioni Pugliesi in Francia. Più di recente questo instancabile signore ha dato vita all’Accademia della Nobil’Pasta, con al suo interno un «Ordine dell’orecchietta» finalizzato alla promozione delle tradizioni enogastronomiche pugliesi. «L’Ordine dell’orecchietta – conclude Palmieri – rappresenta un vero e proprio progetto di aggregazione tra italiani di prima generazione, figli e nipoti italo-francesi e francesi interessati a conoscere la preparazione dei piatti tipici pugliesi».