Giovani in cammino

È stato presentato a Roma, nella Basilica di Santa Maria in Trastevere lo scorso 1 agosto, nell’ambito del Giubileo dei giovani, il Manifesto dei giovani cristiani d'Europa.
08 Agosto 2025 | di

«Non siamo turisti dello spirito. Siamo pellegrini di senso. Veniamo con zaini pieni di dubbi, ferite, canzoni e speranza. E con una certezza nel cuore: Cristo è vivo. E ci chiama. In un continente che sembra aver dimenticato la sua anima, noi scegliamo di ricordare. Ricordare che siamo stati creati per la libertà, che c’è bellezza nel seguire Gesù, che il Vangelo non è passato. […] Vogliamo restituire all’Europa le sue radici. Che le strade parlino di Dio. Che i santuari non siano solo monumenti, ma luoghi di incontro e trasformazione. […] Scegliamo di camminare. Perché seguire Cristo non è restare fermi. È lasciare la comodità, il cinismo, il “non mi importa”. È mettersi in cammino. Da Roma andremo a Santiago. Da Santiago, a Gerusalemme. E da lì… al mondo».Le parole che avete appena letto rappresentano solo solo alcuni stralci del «Manifesto dei giovani cristiani d’Europa», proclamato a Roma, nella Basilica di Santa Maria in Trastevere lo scorso 1 agosto, nell’ambito del Giubileo dei giovani.

Il documento, che era stato presentato in conferenza stampa in Vaticano lo scorso 2 luglio, nasce da un’idea del vescovo di Palencia, monsignor Mikel GarciandíaGoñi, che è stata assunta dalla Conferenza episcopale spagnola e italiana, dal patriarcato latino di Gerusalemme, dall’arcidiocesi di Santiago di Compostela, e quindi allargata a parrocchie e movimenti ecclesiali, ed è inserito nel più ampio progetto «Roma 25 – Santiago 27 – Gerusalemme 33», vale a dire, Giubileo della Speranza (2025), Anno santo Giacobeo (che ricorre nel 2027) e Giubileo della Redenzione (2033). Collegata al Manifesto è sorta anche l'associazione Journey to Redemption, J2R2033.

Al centro del Manifetto - che trae ispirazione soprattutto dall'evidenza dell'abbandono della fede da parte di un numero crescente di giovani e che cerca al contempo di raccogliere senza retorica le loro domande di senso - sta esattamente il cammino, come risposta concreta e simbolica al contempo. Quel cammino peregrinante che sempre più spesso rischia di perdere le sue radici e trasformarsi in qualcosa di semplicemente caratteristico, quando va bene, se non addirittura di commerciale. Un cammino che i giovani sottoscrittori del Manifesto hanno voluto riportare alla sua essenza originale: il mettersi in movimento per seguire Gesù Cristo, ripercorrendo metaforicamente, in pochi giorni o settimane, il senso dell’intera esistenza umana, pellegrinaggio dell'essere umano verso la casa del Padre.

Per questo motivo nei prossimi giorni presenteremo proprio su queste pagine alcuni dei cammini religiosi che si snodano in Italia, e che, come sottolineato dai giovani, rappresentano esperienze di fede, di speranza e di annuncio.

«Chiediamo alla Chiesa di fidarsi di noi – concludono i firmatari del Manifesto –. Che ci lasci sbagliare, servire, crescere. Che ci offra cammini reali, comunità vive, pastori che camminino con noi. Chiediamo ai giovani del mondo: non spegnete la vostra sete. Non accontentatevi di una vita senza verità. Non lasciate che vi vendano una libertà vuota. Venite. Camminate. Dite il vostro “sì”».

Data di aggiornamento: 08 Agosto 2025

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