Gran Bretagna. Ambasciatrice della Puglia
23 Settembre 2014
|
I paparazzi, si sa, sono lo spauracchio dei vip, specie in Inghilterra dove il gossip fa vendere milioni di copie di giornali al giorno. Se però paparazzi e media si sanno gestire, possono essere un modo per veicolare validi messaggi. A pensarla così è Nancy Dell’Olio che, grazie al suo coinvolgimento nel mondo del calcio, di prime pagine ne ha conquistate parecchie. Nata in America ma cresciuta a Bisceglie (provincia di Bari), Nancy dal 2001 si è trasferita in Inghilterra insieme con l’allora compagno Sven Goran Eriksson, chiamato ad allenare la nazionale inglese. In breve, la donna ha sfruttato la sua immagine per associarla alle cause che più le stanno a cuore.
«Il volontariato – racconta – è sempre stato un mio pallino, infatti credo che ciascuno debba fare il proprio dovere senza preoccuparsi se il suo contributo è una goccia nell’oceano». Dell’Olio si riferisce al suo impegno con alcune associazioni che si occupano sia di cause umanitarie che di diffusione della cultura. «Mi sono avvicinata alla British Red Cross – spiega – perché è ben strutturata e presente ovunque ci sia una emergenza. Il suo intervento è immediato e le donazioni non si disperdono in mille rivoli». Se lo dice un avvocato – la Dell’Olio è infatti laureata in legge – c’è da fidarsi.
L’italoamericana ha saputo unire la solidarietà e il mondo che ruota attorno al pallone. Ne è esempio «Truce International», ente che presiede e che si occupa di sostenere cause benefiche attraverso lo sport: «Credo che il calcio sia un mezzo per abbattere frontiere e creare ponti. Dalle partite di paese agli incontri della nazionale, ogni volta ci sentiamo partecipi della vita della nostra squadra. Nulla di meglio, dunque, che associare al gioco le sorti di tante persone che soffrono». Corteggiata dalla stampa, che la segue nelle sue attività – ha scritto libri, collabora con giornali inglesi, si occupa di teatro e di televisione –, Nancy sfrutta ogni occasione per parlare delle cause che sostiene. È impegnata contro la violenza sulle donne e i bambini, ma anche a favore della sua Puglia, di cui è ambasciatrice ufficiale: «Sono madrina dell’Associazione culturale Apulia che diffonde la cultura della mia regione e aiuta i giovani talenti a emergere. Cerco di essere in prima linea per diffondere la bellezza e le tradizioni di questa splendida regione». Nostalgia dell’Italia? «Non mi manca – risponde a colpo sicuro – perché l’Italia si trova anche qui, da dove posso raggiungere in poche ore Milano, Roma o anche la Sicilia. Ormai noto anche negli inglesi la stessa eleganza, la stessa attenzione per il cibo, l’amore per l’arte di noi italiani».
Congedandosi, Nancy si prepara a un’altra intervista. Parlerà ancora di se stessa e del suo impegno umanitario ma, questa volta, in inglese.
«Il volontariato – racconta – è sempre stato un mio pallino, infatti credo che ciascuno debba fare il proprio dovere senza preoccuparsi se il suo contributo è una goccia nell’oceano». Dell’Olio si riferisce al suo impegno con alcune associazioni che si occupano sia di cause umanitarie che di diffusione della cultura. «Mi sono avvicinata alla British Red Cross – spiega – perché è ben strutturata e presente ovunque ci sia una emergenza. Il suo intervento è immediato e le donazioni non si disperdono in mille rivoli». Se lo dice un avvocato – la Dell’Olio è infatti laureata in legge – c’è da fidarsi.
L’italoamericana ha saputo unire la solidarietà e il mondo che ruota attorno al pallone. Ne è esempio «Truce International», ente che presiede e che si occupa di sostenere cause benefiche attraverso lo sport: «Credo che il calcio sia un mezzo per abbattere frontiere e creare ponti. Dalle partite di paese agli incontri della nazionale, ogni volta ci sentiamo partecipi della vita della nostra squadra. Nulla di meglio, dunque, che associare al gioco le sorti di tante persone che soffrono». Corteggiata dalla stampa, che la segue nelle sue attività – ha scritto libri, collabora con giornali inglesi, si occupa di teatro e di televisione –, Nancy sfrutta ogni occasione per parlare delle cause che sostiene. È impegnata contro la violenza sulle donne e i bambini, ma anche a favore della sua Puglia, di cui è ambasciatrice ufficiale: «Sono madrina dell’Associazione culturale Apulia che diffonde la cultura della mia regione e aiuta i giovani talenti a emergere. Cerco di essere in prima linea per diffondere la bellezza e le tradizioni di questa splendida regione». Nostalgia dell’Italia? «Non mi manca – risponde a colpo sicuro – perché l’Italia si trova anche qui, da dove posso raggiungere in poche ore Milano, Roma o anche la Sicilia. Ormai noto anche negli inglesi la stessa eleganza, la stessa attenzione per il cibo, l’amore per l’arte di noi italiani».
Congedandosi, Nancy si prepara a un’altra intervista. Parlerà ancora di se stessa e del suo impegno umanitario ma, questa volta, in inglese.
Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017