Le ragioni della mia speranza
Don Primo Mazzolari, una delle più significative figure sacerdotali del secolo ventesimo, ha dato questa folgorante definizione della speranza: «La speranza consiste nella capacità di sentire la primavera, mentre si è nel cuore dell'inverno!». Come può accadere questo prodigio? Attraverso un sensore, che permette di cogliere i sintomi del superamento e del rovesciamento della situazione di dramma dentro la quale stiamo vivendo. Questo «sensore» è la fede!
Personalmente, nella mia povera esperienza, ho provato più volte il miracolo della speranza sbocciata da un piccolo atto di fede. Vi confido il racconto di uno di questi meravigliosi momenti. Nel 1993, improvvisamente, a causa di un'infezione trasmessa da un ascesso dentario non curato, la valvola mitralica del mio cuore ha cessato di funzionare regolarmente: e mi sono ritrovato in ospedale per subire una difficile operazione a cuore aperto. Il fatto mi colse di sorpresa e mandò in frantumi tanti progetti, imponendomi una rilettura più profonda di ciò che conta e di ciò che resta definitivamente nella vita. E questo accadde attraverso la fede, nella quale trovai la certezza che tutto ha un significato: anche il dolore! Sì, perché Dio abita anche nel dolore!
Ricordo che un ammalato, che era in attesa di intervento chirurgico insieme a me, una sera in un momento di confidenza mi disse:
«Lei prega, crede, si affida al Signore... ma che vantaggio ne ha? È in ospedale come me... che non credo!».
Questa osservazione mi colpì. E risposi con grande rispetto:
«Lei, che cosa vede al di là del dolore?».
«Niente!».
«Io, invece, vedo Gesù che mi aspetta, perché sono invitato alla Sua festa!». Aggiunsi: «Lei, cosa sente in questo momento di prova?».
«Il vuoto!».
«Io, invece, sento una grande pace, perché ho la certezza che Gesù cammina con me nella valle del pianto e guida i miei passi verso una gioia più grande. Apparentemente sembra che la differenza sia minima; e, invece, tra le due situazioni c'è un abisso. L'abisso che separa la speranza dalla disperazione!».
Tutto dipende dalla fede: il «sensore» che fa intravedere la Luce... al di sopra delle inevitabili nubi della vita.