L’umiltà ti fa grande
                                            
| L  A PAROLA DI ANTONIO «'I               mparate da me - dice il Signore - che sono mite e umile di cuore e troverete ristoro per le vostre anime'(Mt 11,29). Nel cuore è indicata l' umiltà , nel cuore questa virtù ha la sua dimora preferita. L' umiltà  deve nascere prima di tutte le altre virtù. Da essa, infatti, viene il principio di tutte le opere buone, e ha un grande influsso in tutte le altre, perché è la madre e la radice di tutte le virtù. San Bernardo       commenta così: 'Quanto più a fondo scaverai le fondamenta dell' umiltà , tanto più in alto sorgerà  l' edificio della santità '. L' umiltà  è più nobile delle altre virtù, perché con la sua nobiltà  sostiene umilmente le cose meno nobili e meno pregiate; dev' essere collocata di preferenza nel posto più alto, cioè negli occhi, e in quello più avanzato, cioè nei gesti del corpo. Dice, infatti, il Vangelo dell' umile pubblicano. 'Non osava neppure alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà  di me peccatore!'» ( III Domenica dopo Pasqua, n.13) | A  MMALATI DI AUTOSUFFICENZA Per noi, figli della civiltà dell' immagine, in cui ciò che conta è apparire, ingrandire, colpire, l' umiltà non è più una virtù, e la vera sapienza è quella egolatrica, se non egoistica, del «darla a bere» il meglio possibile (salvo sbandierare poi esigenze di trasparenza, sincerità , o manifestare scandalo per l' ipocrisia d' altri tempi; ma chi ci crede?). Per trovare ristoro, lasciamoci istruire da Gesù, maestro buono, mite e umile di cuore. Non è un insegnamento marginale del Vangelo quello sull' umiltà , anche se facciamo finta di essercene dimenticati. L' amore è umile, il cuore della Carità , ma Dio è Carità , è l' umiltà ... occorre aggiungere altro? La nostra pace, il nostro ristoro sta nel ritrovare questa antica via, percorsa da Gesù e dai migliori discepoli, quella della mitezza e dell' umiltà . L' umiltà  non è       umiliazione, cioè avvilente deprezzamento delle proprie capacità , ma       riconoscimento sereno, lucido e sincero della nostra vera situazione.       L' umiltà  è realismo a tutto tondo e amore per la verità .       Amore verità , e umiltà  sono tre facce di una stessa medaglia: non       puoi nominarne una senza parlare delle altre due. Si comprende allora       come mai Antonio la ponga a fondamento della vita spirituale. L'       umiltà  è la caratteristica fondamentale che rende autentico il nostro       rapporto con noi stessi, con gli altri, e con Dio. Particolarmente di       fronte a Dio l' umile di cuore sa di ricevere tutto per dono, e non       per (presunti... o presuntuosi... ) meriti da       accampare.     
      È soprattutto l' esperienza inevitabile del limite, dello scacco, del       fallimento, a fare da cartina di tornasole dell' umiltà . Se, infatti, siamo       afflitti dal demone dell' autosufficienza, e della presunzione nelle nostre forze, di fronte al limite impietriremo il cuore in disperazioni rabbiose, o in mute disperazioni. L' umiltà  c' insegna, invece, a entrare nel nostro limite aprendoci alla fiducia, e alla speranza nel Dio che può tutto, e ci ama, e insegnandoci a pregare come figli. Ecco, dunque, perché Antonio può vedere nell' umiltà  il principio di ogni opera buona. D' altronde, sapremmo immaginare una virtù non accompagnata dall' umiltà ? Potremmo immaginare una carità , una fede, uno spirito d' orazione, o una prudenza, non condite dal sale dell' umiltà ? | 
  
 
             
             
     
  
 