Omaggio a Maria
Dopo il successo del concerto con il baritono Renato Bruson e i Solisti Veneti, la basilica del Santo di Padova ospiterà , il 18 giugno, un altro attesissimo evento - una serata di prosa in 'Omaggio a Maria' - proposto dal 'Messaggero di sant'Antonio' che celebra quest'anno il centenario della nascita.
Con la magia evocativa del gesto e della parola, attori del cinema e del teatro celebreranno la figura della Madre di Dio, invitando a meditare i forti messaggi evangelici proposti dal rosario, l'antica e cara pratica della devozione mariana.
La basilica del Santo è luogo ideale per tale evento. 'Per festeggiare il centenario del 'Messaggero di sant'Antonio' - spiega padre Mario Conte, ideatore e curatore della serata - abbiamo pensato di celebrare oltre a sant'Antonio, anche Maria, la madre di Dio. Non dobbiamo dimenticare che Maria rappresentava un punto fondamentale nella predicazione di Antonio. Quando, poi, il Santo parlava della Madonna le sue parole diventavano poesia, canto. Ma tutto il francescanesimo ha sempre coltivato una forte devozione a Maria'.
Degno di rilievo il cast della serata, che annovera famosi artisti, conosciuti dal grande pubblico come Corrado Pani, Gabriele Ferzetti, Ugo Pagliai, Paola Gassman, Laura Efrikian. E ancora: Claudia Mori, Andrea Giordana, Ivana Monti, Maria Rosaria Omaggio, la cantante Giovanna e l'esordiente Marco Belotti.
'Gli attori che hanno aderito a questa serata sono rimasti tutti entusiasti della nostra proposta, per loro del tutto nuova e originale - continua padre Mario - . Quando hanno saputo che il recital si sarebbe svolto nella basilica del Santo non hanno esitato, non senza un certo timore reverenziale per il luogo, a dare la propria disponibilità '.
La figura di Maria è fondamentale nella vita del credente perché aiuta ad avvicinare Dio. Ma è anche la sua grande umanità che continua ad affascinare l'uomo d'oggi. Ivana Monti, in tournée in questi giorni a Padova, ricorda quando, impegnata nel lavoro, portava con sé il suo bambino piccolo per averlo sempre vicino. 'Nonostante i sacrifici - racconta l'attrice - provavo consolazione nel vedere la statua della Madonna con il bambino in braccio. Era una sensazione di pace interiore, che mi ridonava la forza per andare avanti. Maria - aggiunge - è stata una donna coraggiosa'.
In realtà , come sottolinea il teologo Georges Madore, si può anche dire che 'Maria ha conosciuto ogni genere di 'fede': la fede che interroga, la fede che confluisce nella luce, la fede che lacera e ci separa dagli altri, la fede che soffre e che fa male, la fede che è forza di comunione. Quale che sia la nostra fede, qualunque sia la tappa che stiamo attraversando nella nostra vita spirituale, possiamo sempre dire che Maria è 'passata di là ' e ci comprende'.
Durante la serata, curata dal regista Enrico Maria Lamanna, saranno proposti i 'misteri' del rosario: quelli della gioia, del dolore e della gloria. Ogni 'mistero' (un testo della Sacra Scrittura), verrà completato con una riflessione proposta da un attore che approfondirà e attualizzerà il messaggio evangelico tramite un brano drammatico. Saranno proposti una varietà di testi che vanno da autori medievali come san Francesco, sant'Antonio, fino ad autori moderni come Carlo Carretto o Edoardo De Filippo.
'Quando si recita il rosario - aggiunge padre Mario - si contemplano i 'misteri'. La parola 'mistero' non significa però, nel caso del rosario, qualcosa di misterioso, arcano, essa si riferisce a brani liturgici ai quali si sono ispirate le medievali sacre rappresentazioni, dette appunto 'misteri' che si rappresentavano sui sagrati delle chiese con grande partecipazione di pubblico. A mio avviso, queste sacre scene hanno ispirato il rosario, che può pertanto intendersi come una specie di 'teatro dell'anima'. Ognuno di noi è invitato attraverso la lettura del brano evangelico a ricreare nel proprio animo la scena per poi trovare la condizione ideale per innalzare la sua preghiera a Maria. Nel linguaggio moderno, invece di usare la parola 'mistero', potremmo anche dire, per esempio: nella 'prima scena', Maria riceve l'annuncio dell'angelo; nella seconda, Maria va a trovare la cugina Elisabetta, ecc.'.
Il recital 'Omaggio a Maria' vuol essere un inno alla Madre di Dio perché vegli su tutti gli uomini e le donne di questo nostro tormentato mondo. Una invocazione corale di un popolo che dagli insegnamenti del Vangelo vuole trarre motivi per un rinnovato impegno cristiano. 'Una serata che non mancherà di offrire spunti di riflessione - conclude padre Mario Conte - sull'umanità sofferente che alla fine trova in Cristo, con l'aiuto di Maria, il senso di tutta la vita'.