Santi del nuovo millennio
In quest'anno santo, viviamo momenti di fede e incontri radiosi, che lasceranno segni indelebili nella memoria. Ogni evento ha la sua caratteristica ed è unito a un coinvolgimento di folle che accorrono a Roma, e nei santuari più significativi della cristianità , per rivivere i valori del pellegrinaggio giubilare, come cammino di riconciliazione e di rinnovamento interiore.
Dopo il Giubileo dei Migranti e degli itineranti dello scorso 2 giugno, al quale parteciparono migliaia di italiani residenti all'estero, e la grande manifestazione di fede del Congresso eucaristico internazionale, l'attenzione del mondo cattolico si rivolge alla XV Giornata Mondiale della Gioventù che richiamerà ancora a Roma, dal 15 al 20 agosto, centinaia di migliaia di giovani di ogni continente. Sarà un evento di fede e di evangelizzazione non solo per quanti vi parteciperanno, ma per tutto il mondo cristiano: una vera e propria epifania della Chiesa giovane. Le Giornate Mondiali della Gioventù dal loro inizio (Roma 1984) si sono dimostrate provvidenziali per tantissimi giovani che attraverso questa esperienza comunitaria hanno avuto il dono di riscoprire la loro fede nel Signore, rinsaldare la loro comunione con la Chiesa e maturare la loro adesione ai valori del vangelo. Questo mandato, ricevuto dal Papa in occasione delle Giornate di Buenos Aires, Santiago, Czestochowa, Denver, Manila, Parigi, è penetrato nei giovani, rendendoli portatori del messaggio di pace, di libertà , di speranza, e membri attivi per la costruzione di una società nuova. Questi incontri di respiro mondiale, rimarranno nella storia come una delle scelte profetiche di questo Papa che anche quest'anno riuscirà a dare alla manifestazione il volto della Chiesa giovane, cuore del Giubileo del 2000.
A Santiago di Compostela, Giovanni Paolo II ebbe il coraggio di dire ai giovani: «Non abbiate paura di diventare santi!». E nel messaggio per questa Giornata, aggiunge: «Mi chiederete: ma oggi è possibile essere santi? Se si dovesse contare sulle sole risorse umane, l'impresa apparirebbe giustamente impossibile». Solo con Cristo la santità diventa realizzabile: bisogna però contare su di lui, credere alla forza invincibile del vangelo e porre la fede a fondamento della speranza. Perciò: «Giovani di ogni continente, non abbiate paura di essere i santi del nuovo millennio». Parlare di santità ai giovani d'oggi sembra assurdo. Superficialmente appaiono refrattari a ogni impegno difficile e duraturo, attirati dall'evasione e dal consumismo. Ma se entriamo nel profondo del loro animo, troviamo una nostalgia del bello, del puro, del buono. Il Papa, invitandoli ad essere santi, ha colto il senso della loro ricerca, che può non aver trovato la strada giusta; il desiderio di una società più solidale e umana; il bisogno, pur nelle contraddizioni dei loro atteggiamenti, di un amore vero, di una sete d'infinito.
Santi del nuovo millennio: testimoni del vangelo e costruttori di una nuova umanità . «In effetti - chiede loro il Papa - come potrete affermare di credere in Dio fatto uomo, se non prendete posizione contro ciò che avvilisce la persona umana e la famiglia?» E conclude: «Se credete che Cristo ha rivelato l'amore del Padre per ogni creatura, non potete non porre ogni sforzo per contribuire all'edificazione di un mondo nuovo, fondato sulla potenza dell'amore e del perdono, sulla lotta contro l'ingiustizia e ogni miseria fisica, morale, spirituale, sull'orientamento della politica, dell'economia, della cultura e della tecnologia al servizio dell'uomo e del suo sviluppo integrale». Santi, dunque, del nuovo millennio: con gli occhi che guardano il cielo e con tanta attenzione per le attese della nostra storia.