Stati Uniti. That’s Amore, Dean
Per Hollywood era un crooner, un intrattenitore, e il suo nome correva sulle bocche di tutto il mondo. Per Montesilvano, in Abruzzo, Dean Martin è rimasto invece «zi Dean», il figlio del barbiere Gaetano partito per le Americhe agli inizi del secolo e di sua moglie Angela Barra: un figlio sempre atteso ma mai abbracciato, e molto amato. Anche a distanza di vent’anni dalla morte.
Dino Crocetti (questo era il suo nome di battesimo) non andò mai nel paese d’origine (ma pare vi si sia recato almeno una volta, in forma rigorosamente anonima). Papà Gaetano, barbiere, aveva trovato la sua piccola fetta di fortuna a Steubenville in Ohio. In questa tranquilla cittadina, Dino nacque nel 1917 e trascorse l’infanzia e l’adolescenza. Crebbe come molti italoamericani a quel tempo, cambiando numerosi lavori e con tanti sogni nel cassetto. Dino imparò con diligenza il mestiere paterno, ma attirato dagli sport e favorito da un fisico prestante, passò presto alla boxe, come succedeva spesso tra i connazionali. L’avventura durò alcuni anni per poi lasciare il posto a un lavoro ben più faticoso in miniera. Infine approdò ai tavoli del casinò come croupier.
Il mondo dello spettacolo scoprì il suo talento solo nel 1946. A 30 anni il futuro attore fu notato da un vero e proprio mito della cinematografia comica americana: Jerry Lewis, sposato con un’attrice italo-americana, Patty Palmer. Il bravissimo comico lo volle con sé e dal 1946 e per i successivi dieci anni i due fecero coppia fissa in diciotto esilaranti film. Anita Ekberg, Kim Novak, Shirley MacLaine, Janet Leigh, Deborah Kerr, Judy Holliday accompagnarono con la loro bellezza e il loro fascino il cammino in celluloide dell’italoamericano Crocetti.
Il suo esordio avvenne nel 1949 con il film La mia amica Irma; l’ultima pellicola invece risale al 1984 (La corsa più pazza d’America n. 2). Tra questi due estremi sono da ricordare Un dollaro d’onore con John Wayne e Baciami stupido di Billy Wilder.
Se la strada del cinema gli regalò molte soddisfazioni, la musica gli tributò l’immortalità artistica. A differenza di altri cantanti italoamericani della sua generazione, l’ex barbiere dell’Ohio mantenne sempre vivo il suo legame con le radici italiane. That’s Amore rappresenta ancora oggi un vero e proprio motivo da hit parade. Il cantante, più ancora dell’attore, ha quindi portato in scena le sue origini. E negli occhi dei suoi fan rimarranno le scene dell’ultimo tour intrapreso sul finire degli anni Ottanta con gli amici di sempre: Frank Sinatra e Sammy Davis jr. Quell’ultima grande tournée rappresentò il suo canto del cigno. Dean perse il figlio Dean Paul nel 1987: nel fisico comparvero i primi segni del male che lo avrebbero visto soccombere in un triste Natale del 1995.
Montesilvano non ha mai dimenticato il crooner. Da otto anni, grazie alla Fondazione Dean Martin celebra il mito del cantante e attore con un premio conferito a italiani famosi nel mondo per il loro ruolo nello spettacolo e nella cultura.