Suggestioni africane

Cestini colorati, eccentrici, dall’aspetto etnico, che chiunque può immaginare in un mercatino esotico, possono essere frutto della vostra manualità e fantasia, splendidamente abbinati all’arredo di casa.
10 Aprile 1997 | di

Quasi ovunque nel mondo cesti di vimini, di paglia, di corda vengono realizzati a mano, con passione, da tanti secoli. È una attività  che richiede destrezza, competenza e un pizzico di genialità  nel recupero del materiale di base. In Africa, ad esempio, dove il riciclaggio non è atteggiamento di moda, ma rappresenta un'alternativa economica alla mancanza di risorse, la materia prima per intrecciare cesti, a volte, è costituita da sottili striscioline ricavate dalle borse di plastica.

La proposta del mese è un cestino di rapida esecuzione da fare con la corda. Può essere realizzato in un momento di relax quando ci viene voglia di creare un accessorio di arredo vivace e colorato. Il cesto, costruito nella forma desiderata, si potrà  utilizzare sulla tavola come contenitore per frutta fresca o secca, per il pane, dolci e altro ancora.

 

La corda

Possiamo impiegare come materiale di base una corda di cotone, duttile e naturale, di facile reperibilità  presso qualsiasi ferramenta. Altrimenti si può provare con carta crespa, tagliata a strisce e arrotolata in modo da formare un cordoncino di 7 millimetri circa di spessore. Per apportare un tocco personale alla tecnica tradizionale si può trasformare e tingere il cordoncino con colori da tessuto. Esiste un'ampia gamma di colori che possono essere combinati tra loro o che permettono un gioco di gradazioni sulla stessa tonalità . Il procedimento e le istruzioni per l'uso dei coloranti sono spiegate dettagliatamente sulla confezione.

 

La rafia

Per creare un motivo 'etnico' attorciglieremo a spirale intorno alla corda una striscia di rafia, che può essere, a sua volta, colorata a proprio gusto. La striscia dovrà  essere di circa 60 centimetri più lunga della corda. Se i singoli fili di rafia non sono sufficientemente lunghi, li uniremo sovrapponendo le estremità  di ciascun filo, per 5 centimetri circa, fino a raggiungere la lunghezza desiderata. Dopo aver fatto un nodo, tagliamo l'eccedenza.

 

Il procedimento

Dopo aver ricoperto l'estremità  della corda con un poco di Vinavil perché non sfilacci, arrotoliamo lentamente il cordoncino colorato formando una chiocciola. Perché il lavoro risulti consistente, fissiamo ogni giro di corda con ago e filo di cotone; l'ago dovrà  penetrare per un terzo dello spessore. È meglio che i punti risultino nella parete interna del cestino. Il fondo deve raggiungere il diametro di 14 centimetri.

A partire da questa larghezza, per dare forma concava al contenitore, fissiamo la corda a scaletta, cioè in strati sovrapposti ma non perfettamente coincidenti. Così il cesto aumenterà  in larghezza verso l'esterno. Durante l'esecuzione ci si può aiutare fissando il cordoncino con qualche goccia di Vinavil o di colla a caldo, senza dimenticare, però, di assicurare ogni giro con ago e filo. Dopo circa dieci giri, raggiunto il diametro di 20 centimetri, disponiamo nuovamente il cordoncino verso l'interno fino a raggiungere il diametro di apertura che più ci aggrada. A lavoro ultimato, tagliamo la fune e blocchiamo il capo con un'ultima cucitura. Per evitare l'inconveniente dello sfilacciamento copriamo l'estremità  con un po' di colla. l

 

L'architetto consiglia / di Valentina Giacon
La cucina nascosta

Nell'appartamento considerato, i locali per la zona giorno non risultavano più adeguati alle nuove esigenze dei proprietari. Per dare maggior respiro ai locali di soggiorno si è scelto di ridurre la cucina e di studiare una soluzione che permettesse di accorpare cottura e pranzo in un unico ambiente con caratteristiche flessibili.

 

Il progetto

Demolita la parete divisoria tra le due stanze, il problema è stato risolto con l'utilizzo dell'arredo fisso. I mobili da cucina sono stati inseriti in una nicchia costituita da due elementi laterali che individuano, a terra, una fascia di pavimentazione in mosaico, che sottolinea lo spazio di lavoro. Unisce e conclude formalmente i due contenitori una sorta di cornice superiore in cui possono essere alloggiate l'illuminazione e un sistema di tende a pacchetto che scendono a celare la cucina vera e propria; con la schermatura si ottiene una vera e propria sala da pranzo nella zona antistante.

Materiali

Per la cucina sono stati utilizzati mobili dalle linee estremamente rigorose in laminato bianco. I contenitori laterali sono, invece, stati realizzati in legno di pero (utilizzato anche per il tavolo da pranzo) per essere percepiti parte dell'arredo degli ambienti soggiorno-pranzo. In legno sono anche le veneziane che fanno da schermo e che scompaiono all'interno della cornice superiore.

15 metri di corda di cotone dello spessore di 7 millimetri, qualche gugliata di rafia, filo di cotone resistente, ditale, ago robusto del tipo per lana, colori per tessuto, Vinavil, forbice. 

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017