UN PALIO SECOLARE
Siena è una città antica, ricca di storia, di opere d'arte, di cultura (la sua università ha più di 750 anni); ma nel mondo è conosciuta per questa tradizione che, ogni anno, per due volte (il 2 luglio e il 16 agosto), monopolizza l'attenzione e la concentra sulla meravigliosa Piazza del Campo dove, da tempo immemorabile, le contrade si sfidano in una corsa di cavalli, montati «a pelo», cioè senza sella, da fantini disposti a tutto pur di vincere l'ambito «cencio», un drappo dipinto.
Le contrade: Aquila, Bruco, Chiocciola, Civetta, Drago, Giraffa, Istrice, Leocorno, Lupa, Nicchio, Oca, Onda, Pantera, Selva, Tartuca, Torre, Valdimonte, sono le autentiche protagoniste della vita senese. Si nasce, si vive, si muore in uno dei diciassette spicchi in cui è divisa la città . Se si nasce in una contrada si rimane contradaiolo per tutta la vita. «Il Palio - afferma Luca Betti nella sua Guida al Palio - è una festa di popolo, dove c'è posto anche per gli intrighi e i tradimenti, dove lo scontro tra avversari (non nemici) è duro e vendicativo». E tutto questo nel nome santissimo di Maria Assunta in cielo, patrona della città . A Siena il sacro e il profano si rincorrono continuamente, nel più autentico spirito toscano, fatto di santità e di dissacrazione.