Per una boccetta di profumo

La costruzione della personalità passa per la libertà di scegliere un percorso di studi, un ambito lavorativo e tutti gli elementi che contribuiscono alla definizione della propria identità,compresi quelli all’apparenza meno significativi.
24 Maggio 2010 | di

Circa un anno fa mi è capitato un episodio che, se non risolto, avrebbe continuato a inquietarmi a lungo. Stavo dormendo quando fui svegliato da un rumore molto forte, simile a quello di una bottiglia che va in frantumi. Subito dopo, un intenso profumo si diffuse per tutta la stanza. Non ero molto lucido, come vi dicevo, e non riuscivo a capire se mi fossi immaginato tutto o se davvero fosse successo qualcosa. Nel dubbio, cercai di riprendere sonno, ma quell’odore così forte mi entrava nelle narici e mi teneva sveglio. Interrogandomi sulla sua provenienza, non trovavo una risposta plausibile: era forse un’apparizione di qualche santo, dal momento che è cosa risaputa (risaputa, non per questo vera…) che taluni di loro laddove passano lasciano una scia profumata? La cosa più inquietante è che, fattosi giorno, ho chiesto a più persone di controllare se ci fossero pezzi di vetro sparsi per la stanza. Nessuno trovava niente, però tutti sentivano lo stesso profumo. Due giorni dopo il mistero si svelò: una bottiglietta di profumo era scoppiata dentro la sua confezione di cartone, lasciando intatto l’involucro esterno. Nessun santo si era avvicinato al mio letto… e io dovevo procurarmi un’altra boccetta di deodorante!

Il particolare più interessante di questo episodio è che… io utilizzo del profumo e quel profumo mi piace! Ci mancherebbe, sono stato io a sceglierlo. «E che ce ne importa?», direte voi. Importa, invece. Vediamo perché. Generalmente il disabile non è considerato un soggetto con propri desideri e sentimenti da esprimere, ma soltanto una persona che deve essere aiutata a inserirsi in modo passivo. Un approccio simile comporta spesso la «negazione» del bisogno di costruire la propria identità nelle forme che egli preferisce. Invece di favorire un contesto in cui questo possa avvenire, si tende a praticare una mentalità di tipo assistenzialistico, che ci restituisce delle persone espropriate della propria individualità. La costruzione della personalità passa, infatti, per la libertà di scegliere, non solo un percorso di studi o un ambito lavorativo, ma anche tutti quegli aspetti che contribuiscono alla definizione della propria identità, compresi quelli apparentemente meno significativi. Il profumo è uno di questi. Se ci pensate, tantissime cose vengono veicolate attraverso gli odori. Nel mondo animale, la produzione di particolari tipi di odori connota fasi precise della vita biologica: può servire per comunicare veri e propri messaggi; spesso il processo di riproduzione è un duetto di comunicazione olfattiva. Negare o sottovalutare l’importanza della scelta di un profumo (così come di un vestito…) è spesso sintomo di un non riconoscimento dell’importanza della fisicità per una persona disabile e così pure dell’importanza della sua dimensione estetica, del valore della sua identità sessuale.


Il profumo è universalmente riconosciuto come richiamo sessuale e quindi il disabile profumato è assurdo per definizione, perché a lui il profumo niente dovrebbe aggiungere e niente togliere. Chi dovrebbe o potrebbe attirare, infatti? Insomma, la sessualità (aspetto del tutto naturale per qualsiasi persona), per una persona disabile non rientrerebbe nei bisogni primari (come bere, mangiare e dormire) e quindi esulerebbe da quegli aspetti della vita di cui come società potremmo e dovremmo farci carico. Estetica, genere e sessualità sono intrecciati tra loro: negando ai diversabili un pieno ruolo di genere in quanto uomo-donna, si va a negare loro anche un rapporto adulto con il proprio corpo e, di conseguenza, anche il diritto a una cura degli aspetti estetici. Se volete scrivermi: claudio@accaparlante.it o cercate il mio profilo su Facebook. Comunque, la boccetta esplosa era di quelle «per uomini che non devono chiedere… mai!».

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017