Buoni scuola per tutti

Sono in arrivo i primi benefici della discussa legge sulla parità fra scuola pubblica e privata. Previste borse di studio erogate dalle Regioni alle famiglie meno abbienti, destinate a coprire le spese di frequenza, trasporti, mense e sussidi didattici.
13 Maggio 2001 | di

Un buono-scuola a supporto delle famiglie che affrontano le spese per l' istruzione dei figli. Se ne parla da tempo e qualche Regione ha già  deliberato in materia.
In questi ultimi mesi è stato definito un quadro nazionale di riferimento, sulla base della legge 62 del 2000, la tanto discussa legge sulla «parità », che mette sullo stesso piano le scuole statali e private, purché sussistano determinate condizioni. In sostanza con la nuova legge viene garantito un contributo alle famiglie meno abbienti, sia che mandino i propri figli alle scuole pubbliche sia che li mandino alle private. Il buono scuola, secondo le stime del ministero della Pubblica istruzione, dovrebbe attestarsi intorno alle 500 mila lire all' anno.
Le scuole private paritarie devono però impegnarsi ad accogliere l' utenza senza discriminazioni, a rendere trasparenti i bilanci, ad adeguare le strutture, avvalersi di personale abilitato. La legge prevede un piano straordinario di finanziamento alle Regioni per l' assegnazione di borse di studio alle famiglie, già  a partire da questo anno scolastico. Secondo i criteri indicati dal ministero della Pubblica istruzione, le richieste potranno essere presentate dai genitori degli alunni di diversi ordini di scuola (elementare, media e superiore), di istituti statali e non statali. Sono ammesse al rimborso le spese per la frequenza (rette e spese d' iscrizione), per i trasporti, le mense e i sussidi didattici.
Spetta alle Regioni definire altri aspetti, nell' osservanza di alcuni parametri: il limite di reddito per accedere ai benefici, la percentuale della spesa rimborsabile, l' importo massimo della borsa di studio. L' entità  effettiva dei rimborsi sarà  poi condizionata dalle risorse statali messe a disposizione.


   
   
  I NUOVI POLITECNICI DELLE ARTI      

«V    orrei avere notizie riguardo alle Accademie e ai Conservatori di musica: sono solo statali o anche privati?».
  Lucia B.Torino

       Le Accademie di Belle arti e i Conservatori di musica stanno vivendo una fase di trasformazione per effetto della legge 508 del ' 99, che adeguerà  i percorsi didattici (e i titoli conseguiti) a quelli universitari. In futuro è prevista la creazione di Politecnici delle arti, comprensivi di diversi indirizzi.
                Oltre ai Conservatori statali, funzionano gli Istituti musicali pareggiati in diverse località : Aosta, Bergamo, Caltanissetta, Carpi, Castelnuovo dei Monti, Catania, Ceglie Messapica, Gallarate, Livorno, Lucca, Modena, Ravenna, Reggio Emilia, Siena, Taranto, Teramo, Terni. Per effetto della riforma i Conservatori di musica, l' Accademia nazionale di danza e gli Istituti musicali pareggiati si trasformeranno in Istituti superiori di studi musicali e coreutici. Ai corsi di formazione si potrà  accedere con il diploma di scuola secondaria di secondo grado. Sono previsti diplomi di primo e secondo livello, corsi di perfezionamento e di specializzazione.

 

OPERARE NEL DISAGIO
Lavorare nel sociale con professionalità : è questa la proposta dell' Istituto di ricerca e formazione «Progetto Uomo» che dal ' 96 ha avviato, in collaborazione con la facoltà  di Scienze dell' educazione dell' Università  pontificia salesiana, un corso universitario per educatori professionali. La proposta è rivolta a quanti vogliono operare tra le nuove forme di disagio sociale. Il corso ha durata triennale. Ogni anno si articola in 5 settimane didattiche residenziali nella sede di Viterbo, cui seguono le attività  di tirocinio organizzate dall' Istituto in stretto collegamento con la rete dei servizi sociosanitari. Il tirocinio si può svolgere anche nella località  di residenza degli studenti.

L' Istituto «Progetto Uomo», emanazione della Federazione italiana comunità  terapeutiche, ha sede a La Quercia (Viterbo), in via del Popolo, 31. Tel. 0761/322700, fax 0761/321326, email: segripu@tin.it

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017