Sant'Antonio e il covid
Gent.mo fra Giancarlo Zamengo,
le scrivo per raccontarle la storia di quello che ritengo essere uno dei tanti miracoli di sant'Antonio di Padova. Tutto è iniziato il 27 ottobre 2020 quando mio marito Natale, 52 anni, ha iniziato ad avere la tosse e la febbre che giorno dopo giorno erano sempre più forti ma, in piena seconda ondata di covid, era difficile qualunque cosa, perfino avere un tampone. Il 2 novembre ha fatto privatamente questo tampone. Lo stesso giorno, a causa della saturazione bassissima, è stato attaccato alla bombola dell'ossigeno a casa. Il 4 novembre è arrivato l'esito positivo del tampone e, quella stessa notte, quando era ormai in condizioni critiche, si è riusciti a trovare un posto in ospedale, dove ha trascorso i primi 23 giorni sotto il casco, sospeso tra la vita e la morte. Ha perso circa 25 kg, non era più in grado di alzarsi in piedi e nemmeno di svitare il tappo di una bottiglietta d'acqua. Il 14 dicembre è stato trasferito presso una struttura riabilitativa dove, dopo una decina di giorni, è riuscito ad alzarsi in piedi e, pian piano, ha ripreso a camminare. I problemi non erano finiti qui: il 9 gennaio 2021 ha avuto una colica biliare che lo ha portato a essere trasferito presso un altro ospedale, dove è stato sottoposto ad un ulteriore periodo di digiuno per risolvere il problema.
Il 22 gennaio, dopo 75 giorni trascorsi in vari ospedali, è finalmente tornato a casa e ha potuto riabbracciare i nostri bambini. Pur se molto debilitato e ancora attaccato alla bombola d'ossigeno, era a casa. Piano piano ha ripreso le forze e, nel mese di aprile, è riuscito a tornare in ufficio. Oggi, a poco più di un anno dal suo rientro a casa, ha ripreso la sua vita normale, seppure con qualche danno lasciato dal virus. Grazie alle preghiere della zia suor Felicita Guida delle suore della carità di Santa Giovanna Antida che, il giorno in cui apprendeva del contagio del nipote, riceveva il «Messaggero di sant'Antonio» che diceva di chiedere la grazia che più le stava a cuore. Ha pensato di rivolgersi al Santo al quale, con fede viva e devozione, ha chiesto la grazia della guarigione di Natale. Guarigione che è arrivata. La ringrazio per l'attenzione e le porgo i miei più cordiali saluti.