Sant'Antonio a Petrizzi
L’opera Sant’Antonio, Patrono di Petrizzi, offerta all’amministrazione comunale da Vincenzo Ursini, editore e presidente dell’Accademia dei Bronzi, è stata esposta, fino a fine agosto, nell’atrio del palazzo comunale, in attesa di venire collocata definitivamente in una delle sale dell’edificio di Piazza Regina Elena. A benedire il bel quadro, lo scorso 8 agosto, che riproduce il Santo di Padova inserito nel contesto del paesaggio petrizzese, è stato il parroco del paese, don Gregorio Corea, alla presenza del sindaco Giulio Santopolo e di numerosi cittadini e amministra-tori tra i quali gli assessori Antonella Paonessa e Jessica Alì e il consigliere Sergio Santoro.
«Pur essendo oggi – ha detto il primo cittadino – la giornata mondiale del gatto, animale domestico che tutti certamente amiamo, come amministrazione comunale ci è sembrato doveroso dedicare queste ore ai nostri concittadini emigrati e ai tanti volontari che quotidianamente contribuiscono a rendere migliore e più accogliente la nostra comunità». «Non dimentichiamo altresì – ha aggiunto il sindaco – che oggi ricorre il 68° anniversario della strage di Marcinelle. In quel tragico giorno del 1956, persero la vita 262 minatori di cui 136 erano italiani e tra questi c’era anche il giovane Pietro Pologruto di appena 29 anni». Vincenzo Ursini, condividendo quanto dichiarato dal sindaco Santopolo, ha confermato il suo impegno verso il territorio «con l’auspicio - ha detto - che tutti i “petriz-zoti”, in base alle loro possibilità, possano cooperare unitariamente, perché solo così sarà possibile ottenere apprezzabili risultati».
Ricordiamo che l’opera, di grande formato (mt. 1,50 x 2,00), è firmata dall’artista catanzarese Alfredo Leonardo, pittore che già nel 2021 aveva realizzato un altro grande quadro dedicato a San Francesco di Paola, offerto, sempre da Vincenzo Ursini, alla Chiesa di San Pio X di Catanzaro. «Il primo aspetto che si coglie, osservando il dipinto di Alfredo Leonardo – ha scritto Francesca Misasi – è la grazia, un’intensa grazia visiva che, accompagnata da una forte aurea affabulante e simbolica cattura subito gli occhi e il cuore. Sullo sfondo, appare delimitato dalle sfumature del paesaggio collinare che lo accompagna, il paese, Petrizzi, il “fiore di pietra” nel suo arroccarsi di case che sembrano stringersi in un grande abbraccio, paese tratteggiato dall’artista con dovizia di particolari ed avvolto da un’aurea armoniosa sotto un cielo modulato dalla gradevole intonazione di un az-zurro caldo, equoreo, lirico quasi, che avvolto nel suo diorama di luce, sprigiona se-renità e senso di pace».