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Le aziende promuovono il Green Deal

Contrariamente a quanto si dice, le politiche verdi varate dall’UE sono sempre più importanti per le aziende europee. Lo dimostra una ricerca.
| Giulia Cananzi Redattrice

Davvero le aziende credono che il Green Deal, ovvero la legge europea sul clima sia un danno per i loro profitti e per la competitività? Ebbene secondo uno studio di InfluenceMap, centro di ricerca non profit sull’impatto di aziende e finanza sul clima e la biodiversità, tale narrazione non corrisponde alla realtà.

Gli obiettivi della legge, applicata il 24 giugno del 2021, sono stringenti: è giuridicamente vincolante ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, al fine di mantenere il riscaldamento globale sotto l’1,5 C°, rispetto all’era preindustriale.

Una sfida non da poco per il mondo produttivo, eppure la ricerca dimostra che sempre più aziende europee stanno facendo lobbying, ovvero pressione sulle istituzioni e sugli altri attori coinvolti nel processo, perché si attui una forte azione per raggiungere gli obiettivi climatici mondiali, seguendo le indicazioni della scienza.

La ricerca, che si basa sull’analisi delle politiche di advocacy delle 200 maggiori aziende europee e su quelle di 80 associazioni industriali, dimostra che le aziende completamente allineate agli obiettivi climatici sono passate dal 3% del 2019 al 23% del 2025, mentre quelle che li osteggiano sono scese dal 34% al 13% negli stessi anni. Ma i numeri sono ancora più positivi se si sommano le aziende totalmente allineate con quelle parzialmente allineate: la proporzione sale al 52% contro il 27% del 2019.

Perché allora tanto rumore contro il Green Deal?

Sempre secondo la ricerca, sono soprattutto le organizzazioni industriali, che hanno i mezzi per incidere sull’opinione pubblica e tali organizzazioni rappresentano soprattutto l’industria pesante e quella dei trasporti. Una parte significativa ma minoritaria del mondo del business europeo. «Le associazioni industriali sembrano combattere una battaglia persa contro l’onda positiva che appoggia le politiche sul clima – afferma Venetia Roxburgh, European Program manager di InfluenceMap – e se vogliono rimanere rappresentative della maggioranza dei loro membri devono rivedere le loro priorità. Continuare ad affermate che le azioni contro i cambiamenti climatici nuocciono alla competitività europea, non solo risulta superato ma rischia di lasciare l’Europa indietro nella transizione energetica che ormai si sta imponendo nelle politiche climatiche globali».

Data di aggiornamento: 15 Maggio 2025