RUTELLI, IL SINDACO DEL GIUBILEO

Le nuove scoperte archeologiche e i cantieri per il Giubileo. Un
07 Ottobre 1998 | di

Il Giubileo del Duemila, l'appuntamento della Chiesa universale, avrà  il suo fulcro a Roma, sulle tombe degli apostoli Pietro e Paolo. Secondo le previsioni, saranno 26 milioni i pellegrini che raggiungeranno la capitale per celebrare il Giubileo. Di questi, 16 milioni circa italiani e 10 provenienti dall'estero. Questi gli ultimi dati forniti dal quarto rapporto di previsione ricavato dai sondaggi dell'agenzia romana per la preparazione del Giubileo in collaborazione con il Dipartimento per il turismo della presidenza del Consiglio, l'Ufficio italiano cambi e l'Atac-Acotral (l'azienda dei trasporti della capitale), su un campione complessivo di circa 186 mila persone.

Per far fronte all'imponente flusso di pellegrini, Roma si sta preparando con importanti interventi strutturali e organizzativi. Su quanto sta avvenendo, abbiamo sentito il sindaco Francesco Rutelli, cinque anni alla guida dell'amministrazione capitolina. Proprio Rutelli è stato nominato dal governo italiano commissario straordinario per il Giubileo del Duemila.

Msa. Signor sindaco, siamo ormai prossimi al Giubileo del Duemila, un evento che porterà  a Roma decine di milioni di pellegrini. Come si sta preparando la sua città  a questo importante appuntamento?

Rutelli. Il calendario delle manifestazioni previste per l'anno giubilare offre un panorama completo del grande evento: praticamente tutte le manifestazioni religiose che coinvolgeranno il Santo Padre si terranno a Roma. Così pure moltissime altre circostanze pubbliche. Questo ci chiama a una responsabilità  enorme. Per noi è anche l'occasione per migliorare la nostra città , a beneficio dei pellegrini e dei visitatori. I lavori sono iniziati più tardi del previsto perché le risorse finanziarie sono state rese disponibili, dopo l'approvazione degli organi di controllo, soltanto nel luglio 1997. Nonostante tutto, penso riusciremo a ottenere dei buoni risultati.

Lei è espressione di una maggioranza composita e viene da un'esperienza... laica. Qual è il suo approccio a questo evento specificamente religioso?

Un approccio di servizio. Il mio compito è di servire un avvenimento che entra a far parte della storia della mia città : senza gli anni santi, dal 1300 in poi, Roma non avrebbe il suo volto moderno di città  civile, oltre che la sua impareggiabile funzione e autorità  morale e religiosa. Personalmente sono cristiano, ho una formazione cattolica e una lunghissima militanza politica laica. Queste due storie della mia vicenda personale mi permettono di vivere in semplicità  e con spirito di servizio, che è ancor più accresciuto con la mia nomina a commissario straordinario per il Giubileo per la città  di Roma.

Un impegno non indifferente...

Un impegno che comporterà  non soltanto il controllo sulle opere e il coordinamento per la loro realizzazione, ma anche la supervisione organizzativa. Il primo frutto positivo l'abbiamo avuto il giorno di Pentecoste, quando sono giunti a Roma più di trecentomila giovani. In quell'occasione, la città  ha dato un'ottima prova dal punto di vista organizzativo. In vista del Duemila, abbiamo già  attivato gruppi di lavoro per la revisione degli orari della città , per le manifestazioni, per la regolamentazione del traffico, per il controllo dei mezzi pubblici e tutti quegli altri aspetti che dovranno essere regolati in modo diverso nel corso del Duemila.

C'è l'impressione che gli interventi sulle grandi opere per il Giubileo stiano creando più critiche che consensi: che ne dice?

Dico che non è vero. L'ultimo grande sondaggio di opinione tra i romani, ha accertato che due terzi dei cittadini considerano positivamente non solo il Giubileo ma anche la preparazione civile a tale evento. È incoraggiante, ma non ci esime dall'autocritica e dall'attenzione agli errori che si possono compiere. In questo momento a Roma ci sono oltre 700 cantieri aperti: circa 130 riguardano opere connesse alla preparazione del Giubileo. Questo dà  due importanti termini di riferimento: il primo, è che la preparazione è in pieno svolgimento anche dal punto di vista degli interventi fisici; ma il secondo, è che prevalgono nettamente nella città  le attività  ordinarie. A Roma stiamo facendo tanti lavori perché la città  si presenti migliorata ai suoi cittadini e a quanti la visiteranno. Certo, i disagi ci sono ma prevale l'apprezzamento per i cambiamenti: qualche disagio è inevitabile se serve a migliorare la città .

A proposito di interventi, in un territorio come Roma, ovunque si scavi vengono trovati reperti archeologici. Come si può conciliare questa realtà  con l'esigenza di garantire il trasporto sotterraneo? Come, per esempio, nel caso dei ritrovamenti avvenuti durante la costruzione dell''Auditorium' al Villaggio Olimpico...

Indubbiamente la ricchezza archeologica della città  è anche un 'problema' perché ci costringe a fare i conti con vincoli e difficoltà . Purtroppo non c'è una via canonica: bisogna scegliere caso per caso. Nel caso dell''Auditorium', il rinvenimento del tutto inaspettato di una villa romana di età  repubblicana ha fermato per un anno il cantiere. Adesso, per fortuna, procede tutto molto alacremente, e l''Auditorium', oltre ad essere una grandissima opera culturale, sarà  per tutto il mondo anche la rivelazione della riuscita del difficile matrimonio tra le risorse dell'antichità  e la modernizzazione della città . Faccio un altro esempio: è nostra intenzione che la nuova stazione della metropolitana al Colosseo sia anche l'ingresso sotterraneo ai nuovi scavi nel Foro Romano, conciliando, in questo modo, una struttura moderna con la fruizione dell'antico.

L'amministrazione trova un'eccessiva rigidità  in alcune autorità  di tutela. Noi cerchiamo di essere attenti verso il patrimonio antico, ma talora ci troviamo di fronte a eccessi di pignoleria se consideriamo l'eccezionale ricchezza del sottosuolo romano. Secondo me, alcuni reperti possono essere spostati. Non succede niente di drammatico, anzi qualche volta consente di valorizzarli non di riseppellirli...

Si è detto che la ristrutturazione dei trasporti su rotaia si concluderà  in tempo utile per il Giubileo. Saranno mantenute queste promesse?

A Roma sono stati stanziati qualcosa come 4 mila miliardi di investimenti per il trasporto pubblico. È uno sforzo senza precedenti negli ultimi cinquant'anni e non potrà  che dare risultati importanti. Una parte dei lavori sarà  visibile già  alla fine del 1999: ad esempio, la nuova ferrovia urbana, una vera e propria metropolitana in superficie che da San Pietro porterà  sulla via Cassia, verso La Storta, e poi si prolungherà  in direzione di Viterbo. Questa servirà  a orientare i visitatori e i pellegrini all'utilizzo del trasporto su rotaia anziché su gomma, dato che autobus o pullman sono un fattore di congestione e di inquinamento. Questa ferrovia, il cui cantiere procede alacremente, avrà  ben dodici stazioni, che attraverseranno i quartieri più popolosi e più trafficati della città . È previsto un grande parcheggio di scambio all'altezza del Raccordo Anulare (la strada che circonda come un anello tutta Roma e sulla quale convergono le strade e autostrade che toccano la capitale). Le persone lasceranno qui i pullman per proseguire il viaggio in treno.

Quale tipo di collaborazione esiste tra l'amministrazione capitolina e la Santa Sede in vista del Giubileo?

Una collaborazione totale, trasparente e leale. È evidente che non tocca a noi intervenire sulle questioni puramente spirituali legate al Giubileo. Il nostro compito è di metterci al servizio di un evento che ha una rilevanza profondissima e vastissima.

Roma è la città  eterna e il centro della cristianità . Come sindaco di questa città  lei ha avuto modo di incontrare in più occasioni Giovanni Paolo II. Cosa la colpisce di più di questo papa?

Giovanni Paolo II è l'uomo più straordinario di questo secolo. Non soltanto perché ha conquistato con la sua testimonianza e la sua passione la fede di milioni di persone in ogni angolo della terra. Ma anche perché ha cambiato il corso della storia. Una figura che nei prossimi secoli sarà  ricordata come punto di svolta della Chiesa e dell'umanità .

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017