Sorella Natura
Ozono, discariche, gas. Rifiuti tossici, piogge acide. Un mondo sempre più minacciato. I dati sullo stato dell'ambiente sembrano bollettini di guerra; ma quante volte gettando una carta per terra ci ha mai sfiorati il sospetto che si tratti, in fondo, di un gesto grave? O che mantenere pulito un prato o integro un bosco sia un piccolo contributo affinché quelli che verranno dopo di noi ne possano apprezzare la bellezza?
'Sorella Natura' invita a rifletterci. La natura non è un bene esclusivo, ma da condividere e conservare. 'Sorella Natura' è un'associazione che da anni si batte per uno sviluppo sostenibile, cioè rispettoso della natura. Opera in Italia e nel mondo 'per la cultura, la tutela e l'educazione ambientale secondo la concezione cristiana di san Francesco d'Assisi', come recita il primo articolo del suo statuto.
Un ecologismo ad ampio raggio, quello di 'Sorella Natura', che abbraccia anche aspetti di solito trascurati come la riduzione dell'inquinamento acustico nelle discoteche, la limitazione del consumo di alcol, ricordando al branco dei discotecari che è bene che tra loro ci sia ogni volta un 'buon samaritano', uno cioè che, non avendo bevuto o assunto altre sostanze pericolose, sia in grado di riportarli a casa. Può sembrare una cosa peregrina, ma anche questa è ecologia, secondo la filosofia di 'Sorella Natura'.
Presidente dell'associazione è il professor Roberto Leoni, ispettore scolastico, ambientalista e naturalmente francescano. 'Essendo nato ad Assisi - dice Roberto Leoni - ho succhiato lo spirito del Cantico delle creature con l'aria che respiravo'. È stato Leoni a dare vita a questa associazione di ambientalismo ispirata al Poverello di Assisi. 'San Francesco esprime la più profonda saggezza dell'umanità . 'Sorella Natura' non vuole essere - afferma ancora Leoni - solo un'associazione ambientalista in più, ma una risposta etica all'emergenza ambientale. La natura lasciata a se stessa non è il paradiso terrestre, tutt'altro, come i tragici eventi della frana in Campania dimostrano'.
L'idea dell'associazione venne messa a punto dal 1989 al 1992, anno della conferenza internazionale di Rio; nel 1991 fu organizzata una conferenza nazionale sul tema 'Sorella acqua' e l'associazione, ancora allo stato embrionale, ottenne l'approvazione del papa. Nel 1993 è stato varato il decalogo della saggia ecologia.
'Ambito privilegiato da sempre - continua il presidente - è quello della scuola dove trasmettere alle giovani generazioni la cultura del rispetto per l'ambiente e alcuni valori etici, che purtroppo sono scomparsi, come quelli della frugalità (accontentarsi del necessario), della condivisione, del sacrificio. Se non si è frugali non si può tutelare la natura, perché l'avidità genera il consumismo cioè la distruzione della naura.
'Un altro impegno è quello di coniugare sempre la tutela del creato con la solidarietà umana. Mentre si piange per la farfalla che muore non si può dimenticare il povero che ci muore accanto. Dopo la campagna A scuola, come noi siamo giunti ad avere ventimila soci. La maggioranza sono i bambini delle scuole, che hanno mandato un contributo per costruire scuole nei polmoni verdi della terra, in Amazzonia'.
Il 3 ottobre è stata dichiarata Giornata nazionale della natura, con la sottoscrizione di tutti e quattro gli ordini storici dei francescani presenti in Assisi, conventuali, minori, cappuccini e terz'ordine regolare. E si vorrebbe che l'Onu la facesse diventare giornata mondiale.
La sede operativa dell'associazione è Assisi. Mentre si stanno aprendo comitati a livello regionale: la regione che per prima ha firmato la carta deontologica dello sviluppo sostenibile è stata il Veneto, seguito da Sicilia e Lombardia.
Dopo l'udienza dal presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, dal 4 al 7 giugno scorso c'è stata 'Ecothon: Carovana per la natura': una staffetta di 43 autovetture che da Milano ha raggiunto Assisi con lo scopo di raccogliere fondi per lacquisizione e il restauro della chiesetta di Santa Croce ad Assisi, monastero duecentesco danneggiato dal terremoto. 'Sorella Natura' ha potuto acquisire il complesso (con clausola di donazione al Sacro Convento se l'associazione si sciogliesse) e la relativa area boschiva, detta 'Selva di san Francesco', che confina proprio con la celebre basilica francescana. La chiesa di Santa Croce domenica 7 giugno è stata proclamata Casa comune dell'ambiente e della solidarietà , aperta alla preghiera dei credenti di tutte le religioni. È stato anche inaugurato il sentiero basilica di San Francesco-chiesa di Santa Croce.
Con 'Ecothon' il messaggio di 'Sorella Natura' di tutela ambientale e di solidarietà - afferma il vicepresidente Daniele Mosco - è arrivato a tutti'.
Il 9 agosto è in programma ad Assisi la coppa del mondo di Sport Orientamento, seguiranno 'Ecobike' (passeggiate ecologiche in bicicletta) e altre iniziative previste come l'istituzione di un Giurì internazionale dell'ambiente, la prima conferenza mondiale 'Sorella Acqua'.
Francesco: ecologista innamorato di Dio
Padre Agostino Gardin, ministro generale dei francescani minori conventuali, è presidente onorario dell'associazione 'Sorella Natura' (l'altro presidente onorario è il professor Antonio Baldassarre).
Gli abbiamo chiesto innanzi tutto come mai abbia accettato questo incarico.
'Ho accettato per la filosofia che ispira questa associazione, i molti richiami a Francesco d'Assisi e alla sua spiritualità . Mi ha colpito soprattutto quella che 'Sorella Natura' definisce una corretta concezione del rapporto uomo-natura'.
Msa. Perché, secondo lei, i cattolici dovrebbero sposare questa causa?
Gardin. Perché la natura è l'unica casa che abbiamo a disposizione e quindi rovinarla è come fare terreno bruciato attorno a sé. Noi cristiani crediamo in Dio creatore del cielo, della terra e dell'uomo e quindi, anche da questo punto di vista, c'è un legame profondo.
Che cosa ha significato la destinazione della chiesa di Santa Croce in Assisi come casa comune dell'ambientalismo e della solidarietà ?
Credo che il fatto di avere in Assisi un luogo che accomuni persone, anche di religioni diverse, attorno alla natura, rientri nella vocazione che ormai Assisi ha acquisito, soprattutto dopo l'incontro dei rappresentanti di tutte le religioni del 1986. Dobbiamo favorire queste occasioni di incontro e di solidarietà . San Francesco è considerato quasi un santo al di sopra delle parti e delle religioni, amato e venerato da tutti.
Perché il messaggio di Francesco è così diffuso e attuale, in particolare per quanto riguarda il rispetto della terra e delle sue creature?
Non so se dobbiamo fare di Francesco un ecologista ante litteram. Qualche volta il suo cantare la natura viene presentato in maniera riduttiva o forse strumentalizzato. Più che ecologista san Francesco era un grande credente, innamorato di Dio e ne vedeva la presenza dovunque egli ha lasciato la sua impronta. Nella natura, nel creato, per il credente c'è una evidente oltreché suggestiva impronta dell'opera straordinaria di Dio creatore.
Quali i peccati più grandi dell'umanità contro l'ambiente?
Non so se sia la deforestazione o lo sconsiderato sfruttamento delle risorse che può diventare un grande peccato di egoismo. Il rispetto della natura è anche una forma di attenzione nei confronti di quelli che verranno dopo di noi, che hanno diritto a trovare una casa abitabile e delle risorse per poter vivere.
Quali sono i segni di rispetto del creato?
Credo che stia crescendo l'attenzione per l'ambiente, che fa parte delle civiltà più evolute. Credo che oggi il rispetto della natura sia considerato un valore che deve essere perseguito, rispetto al quale si deve offrire una educazione ai giovani. Devo, invece, dichiarare un certo fastidio quando vedo gente preoccupata dell'estinzione di una specie animale e poi nei confronti dell'aborto neppure dubita che sia un'azione meritevole di riprovazione.
Possiamo concludere allora dicendo che il buon cristiano deve essere un saggio ecologista?
Vorrei concludere che il rispetto della natura è qualcosa di più di una preoccupazione estetica. Non è necessario solo per il piacere del nostro sguardo che possa vedere bei monti, bei laghi, ma proprio perché noi abbiamo il dovere di rispettare qualcosa che in un certo senso non ci appartiene totalmente. Non appartiene solo a noi, ma è di tutta l'umanità , di cui noi dobbiamo usufruire in maniera attenta e altruistica.