Mirtillo rosso contro la cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica provocata da batteri. Più soggette le donne: una su due ne soffre almeno una volta nella vita. Negli uomini appare più di frequentein età avanzata, favorita dall'ipertrofia prostatica. I batteri provengono spesso dall'intestino, per la sua stretta vicinanza agli organi urinari. Il più diffuso è l'Escherichia Coli, un batterio che può celarsi nel cibo e nell'acqua.
L'alimentazione rientra tradizionalmente nella terapia della cistite, però solo studi recenti hanno offertofondamento scientifico. La rivista medica American Journal of Nutrition, ha pubblicato un'indagine di ricercatori finlandesi su un campione di 139 donne, in cui si evidenzia l'associazione tra abitudini alimentari e infezione urinaria. La stessa ricerca consiglia gli alimenti per prevenirla: innanzitutto, il succo di mirtillo rosso. Seguono la frutta fresca (in particolare mele, prugne, ciliegie), il latte e i suoi prodotti contenenti fermenti probiotici, quali il Lactobacillus acidophilus o il Lactobacillus GG.
Per chi soffre abitualmente di disturbi delle vie urinarie, è consigliabile il consumo quotidiano del mirtillo rosso. Secondo uno studio dell'Università di Harvard, ciò basterebbe a limitare il rischio d'infezione del 42 per cento, per la maggiore difficoltà dell'Escherichia Coli di aderire alla superficie della vescica. Non è la sola virtù del mirtillo, che è anche una ricca fonte di vitamina C, vitamina A, potassio, fibre. Contiene, inoltre, acido ippurico, che ha effetti antibatterici sull'organismo, nonché i flavonoidi, i quali aiutano a riparare le molecole danneggiate dai radicali liberi.
Poiché il frutto non è sempre disponibile, lo si può assumere sotto forma di succo concentrato (50 millilitri al giorno). In commercio esistono pure le capsule e il macerato glicerico.
Attenzione, però, a non sopravvalutarlo: il mirtillo rosso non può sostituire la terapia antibiotica in caso d'infezione in atto, anche se può favorire la guarigione.