Belle oche addio!
C’erano una volta le belle oche e le brutte intelligenti. Bene, scurdammoce ‘o passato: forse non era vero neppure prima, però di sicuro non lo è più oggi. Come si potrebbe definire oca, per esempio, una tele-giornalista come Ilaria D’Amico, che è persino impossibile odiare perché non è antipatica? Dobbiamo riconoscere che le carte sono rimescolate e le variabili quasi infinite, perché ognuna di noi può avere, nel bene e nel male, tante caratteristiche un tempo contrapposte. Intanto, non siamo più costrette a farci la crocchia e a vestirci «sformato» per provare che abbiamo un cervello. Possiamo truccarci, mettere i tacchi e magari tingere i capelli in sfumature improbabili, perché certi pregiudizi sono (o dovrebbero) essere morti. E si sa che trucco e vestiti possono trasformare quasi tutte da «normali inosservate» in «carine guardabili», che magari leggono un quotidiano straniero con occhiali all’ultima moda. Secondo: qualche sottile differenza tra belle e meno belle in realtà è rimasta. Conoscete qualche bellissima che sia spiritosa quanto Luciana Littizzetto? A me, sinceramente, non ne vengono in mente. Perché chi è abituata da sempre a ricevere attenzioni appena si affaccia alla porta, non ha dovuto allenare troppo le cellule grigie per affinare la personalità e renderla attraente. Ha avuto meno frustrazioni da rimontare tra sé e sé, il suo narcisismo è abbastanza appagato senza necessità di dimostrare niente. Se invece non nasci già in cima a una montagna baciata dai raggi del sole, la luce te la vai a cercare e a furia di allenare i muscoli nella salita li ritrovi più sviluppati. Insomma, avrai lo stesso quoziente intellettuale di Sharon Stone, che è molto alto, ma tu lo hai affinato e plasmato maggiormente e hai un’esperienza più realistica e sottile del mondo e degli esseri umani. Forse non basterà per attirare troppi sguardi, ma a un certo punto ti accorgi che ha reso la vita interessante. A volte se ne accorgono anche gli uomini. Da un recente sondaggio, risulta che per il 58 per cento di loro la bellezza femminile è fascino e «solo» per il 25 per cento dipende dall’aspetto fisico. Fossero sinceri o no nelle risposte, li ringraziamo di averle date: sono risposte intelligenti e, se false, pur sempre menzogne intelligenti.