Lourdes: i 150 anni di un dono

È trascorso un secolo e mezzo dalle apparizioni della Madonna nella Grottadi Massabielle. Eppure la marea umana di pellegrini continua ad affollare il santuario mariano, ricca di una fede «bambina» che non accenna a spegnersi.
23 Gennaio 2008

Un secolo e mezzo è passato da quando Aquerò, la Bella Signora, disse all’adolescente asmatica, analfabeta, miserabile (dandole del «voi» e parlandole, per rispetto, nel suo dialetto): «Desidero che qui si venga in processione». Conforta che colei che si autodefinì la «Immacolata Concezione» sia stata presa tanto in parola: stando a un calcolo approssimativo, da quel 1858 oltre mezzo miliardo di persone hanno seguìto l’invito, sono accorse qui, prima dalla Francia, poi dall’Europa, poi dal mondo intero, accolte da quattro grandi Basiliche. La piccola città è divenuta il maggior centro alberghiero della nazione, subito dietro la grande Parigi. Il suo ufficio postale è, nel mondo, quello da cui parte il maggior numero di cartoline. Se la stazione ferroviaria è ancora affollata dai lunghi treni dei pellegrini, spesso con malati al seguito, cresce impetuoso il traffico nell’aeroporto.

È un movimento gigantesco che non ha alcuna intenzione di arrestarsi: nei decenni dopo il Concilio tutto nella Chiesa è apparso in rapida e severa discesa (dalle vocazioni al sacerdozio alla partecipazione alla Messa), con una sola eccezione: l’affluenza sempre crescente ai santuari. Quelli mariani, innanzitutto. Ma anche altri, consacrati a santi, quelli francescani in primo luogo: Assisi, Padova, San Giovanni Rotondo. Ci sono posti, ormai, ove il problema sta diventando quello di accogliere le folle: penso, in questi anni, a Santiago di Compostela, dove neppure nel Medio Evo si vedevano simili maree umane.


Pellegrino tra i pellegrini, frequento Lourdes e, appena possibile, anche gli altri «luoghi sacri» della cristianità. Lì, incontro coloro che non frequentano più la loro parrocchia, che spesso non hanno più contatto con la Chiesa istituzionale. Lì, trovo i cittadini della società sedicente secolarizzata che nei santuari cercano ciò di cui hanno più che mai bisogno. Cercano un contatto col Divino, col Sacro, col Mistero; cercano quel calore, quell’accoglienza, quel coinvolgimento anche nel corpo e nel cuore che non trovano più in certi ambienti ecclesiali. Ciò che mi colpisce e mi amareggia è constatare come una certa intellighenzia clericale sembri indifferente a questa enorme possibilità pastorale, essenziale per una Chiesa in ritirata ovunque altrove. Il popolo dei santuari (che non è affatto composto tutto da semplici, meno che mai da attardati, ma dove sono rappresentate tutte le classi sociali e il contadino è accanto al professore), quel popolo, dunque, viene incasellato nella categoria di una «religiosità popolare» guardata spesso con diffidenza, magari con superiorità.


Non generalizziamo, comunque. Accanto ai «preti adulti» (come si autodefiniscono) ce ne sono, per fortuna, anche molti altri che non hanno dimenticato l’avvertimento di Gesù: «Se non vi farete come bambini...». Ed è bello – non dobbiamo avere pudore a dirlo – ritrovare nei santuari proprio l’infanzia spirituale. È bello, per riparlare di Lourdes, sentirsi il cuore invaso dal calore di chi ritrova una Madre che è al contempo buona e onnipotente: «l’onnipotenza supplice», s’intende, non per forza propria, ma per il potere di intercessione che il Figlio le ha liberamente concesso. Se da Lourdes pochi sono coloro che ritornano guariti nel corpo, moltissimi sono quelli che rientrano guariti nello spirito. La carne sanata non è che il raro segno dell’anima sempre, o quasi, liberata. Questo, le folle lo comprendono bene, come dimostra il fatto che ognuno che sia giunto una prima volta alla Grotta desidera ritornare, anche se la «grazia» richiesta non è stata concessa. Ne è stata data un’altra, maggiore, una che non vale per i pochi anni di vita terrena ma per l’eternità intera. Un secolo e mezzo di Lourdes: centocinquant’anni di un dono del quale dobbiamo essere consapevoli e grati.







Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017