George, ovvero ridere di se stessi

È bello, intelligente, affermato, cordiale, impegnato, astuto e, soprattutto, autoironico. Insomma, un mito.
23 Aprile 2008 | di

Oggi solo lui potrebbe vestire i panni di Clark Gable in Via col vento. Nessuno indossa lo smoking con la medesima classe, come se ci fosse nato dentro. E quel sorriso andrebbe clonato, perché è irresistibile. Esageriamo? No. Se parliamo di George Clooney, le iperboli non sono fuori posto. Azzardiamo un’ipotesi: piace tanto a tante donne, risulta simpatico persino agli uomini semplicemente perché è dotato di autoironia. Qualità spesso più rara della bellezza. Riflettiamo. È il più bello del mondo? Brad Pitt lo è di più, Johnny Depp è più sexy (dicono), qualsiasi modello ventenne ha lineamenti più cesellati e muscoli più scolpiti. È il migliore attore del mondo? Dopo aver visto Daniel Day-Lewis ne Il petroliere non ce la sentiremmo di affermarlo. È un bravo regista? Sì, forse più originale e impeccabile di quando recita: Good night and good luck è stato premiato da critica e pubblico, ci ha rivelato che è professionale e colto. È pure «impegnato». Per richia­mare l’attenzione sul Darfur, è stato là una settimana e ha girato un documentario nel quale mostra senza sconti il proprio disagio di occidenta­le fuori dal suo ambiente. È stato il primo a schierarsi per Barack Obama, ad appoggiare gli sceneggiatori americani in sciopero. Insomma, fa tendenza anche sui problemi seri. E poi è simpatico, bon vivant, amante dell’Italia. D’accordo, ha molte qualità. Però ci rimane il chiodo fisso dell’autoironia. Perché altrimenti sarebbe un presuntuoso insopportabile, con tutto il successo che riscuote. Il suo segreto, invece, sta tutto nel fatto che è il primo a dimostrare di non prendersi troppo sul serio. Sconfitto agli ultimi Oscar, ha accettato di buon grado lunghe interviste con il sorriso un po’ smorzato. Richiesto su un futuro in politica (scommettiamo che farebbe bene?), cita la propria vita troppo disordinata come antidoto: gli americani puritani non gliela perdonerebbero mai.
Conclusione?
Prendersi un po’ in giro da soli fa bene a tutti e aggiunge fascino. E se conosciamo uomini intelligenti e autoironici che non fanno strage di cuori perché non sono come George Clooney?
Rispondiamogli che questi sono solo dettagli. Alle donne si dice da sempre per consolazione che conta la bellezza interiore: chissà che farla emergere in un sorriso ironico non aiuti davvero.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017