Un arcobaleno web che parla al mondo

I variopinti siti dell’opera antoniana compongono un ideale «arcobaleno digitale» in onore del Santo. E anche su Facebook sant’Antonio è protagonista.
26 Gennaio 2010 | di


Santantonio.org, inoltre, è pensato come punto di partenza per visitare i diversi siti che danno conto delle realtà antoniane. Inevitabile iniziare da www.basilicadelsanto.org, riferimento per tutto ciò che avviene nel grande tempio. Lo sfondo è blu scuro. La proposta più innovativa è la visita virtuale: spostando il mouse sulla mappa si attivano aree sensibili, con informazioni e foto del particolare selezionato. In apposite sezioni sono presentati anche il Museo antoniano, il Museo della devozione popolare, la Mostra antoniana audiovisiva, la Biblioteca antoniana.

Dalla «Basilica virtuale» passiamo poi al «Messaggero virtuale», su www.messaggerodisantantonio.it: tutta la prima pagina è dedicata al sommario dell’ultimo numero della rivista, con alcuni articoli leggibili on line. Un menù a tendina permette di sfogliare i numeri precedenti, fino al 1996. Per andare più indietro nel tempo c’è la storia del giornale, che ha 112 anni da raccontare. Una simile struttura a vetrina hanno anche i siti delle altre riviste antoniane nelle diverse lingue e per gli italiani all’estero. Si differenzia invece www.meraweb.it del «Messaggero dei ragazzi»: i colori squillanti e la grafica curata sono dedicati ad adolescenti e preadolescenti, invitati a votare il sondaggio in prima pagina, a leggere i fumetti, a lasciare un messaggio nel forum, a scrivere a Fra Simplicio, e avanti di questo passo. Le riviste antoniane sul web si completano con www.paroledivita.it, www.credereoggi.it e www.rivistaliturgica.it. I siti di questi bimestrali forniscono le informazioni di base sul piano dell’opera, che si occupa di approfondimento biblico («Parole di vita», color rosso), teologico («Credere oggi», color beige), liturgico («Rivista liturgica», color giallo). Consultabile il sommario e alcuni articoli di ciascuno dei fascicoli usciti negli ultimi anni.

Completa il quadro web dell’Antonio «comunicatore» www.edizionimessaggero.it, il sito verde scuro dove è possibile consultare l’intero catalogo delle uscite della casa editrice. Ogni libro è recensito con una scheda personalizzata. Il motore di ricerca interno aiuta a individuare il titolo adatto alle esigenze di ciascuno.

Nel web c’è ampio spazio anche per le iniziative di carità legate al «Messaggero». Punto di partenza è www.caritasantoniana.org, il sito color nocciola della più grande opera di solidarietà dei frati minori conventuali che aiuta gli ultimi sostenenedo progetti di sviluppo in ogni angolo del mondo, grazie all’aiuto soprattutto degli abbonati alle nostre riviste. Le poche pagine del sito non rendono giustizia di quanto Caritas antoniana concretizza. Realtà molto più circoscritte sanno presentarsi con ben altri fuochi d’artificio: qui basta che ci sia la sostanza (e quella davvero non manca). Più sviluppato è invece www.villaggiosantantonio.it, presenza on line dai toni turchesi del Villaggio di Noventa Padovana. Video, foto e documenti svelano il multiforme e decennale sostegno a disabili e minori. Altrettanto dicasi per www.comunitasanfrancesco.org, dove si può scoprire la realtà terapeutica sorta a Monselice nel 1980 per persone dipendenti da droghe e alcol. Qui lo sfondo è bianco, a compensare il variopinto menù principale.

Stessa scelta cromatica anche per il sito della Casa di spiritualità dei Santuari antoniani di Camposampiero, www.vedoilmiosignore.it, commentando il quale passiamo alle iniziative spirituali legate al nome del Santo. Il pezzo forte è il calendario delle opportunità offerte da quest’oasi dello spirito per sostare un po’ in disparte. Camposampiero è anche sede di una vivace realtà dedicata ai giovani, che trovano il loro riferimento web in www.riparalamiacasa.it, il sito della Pastorale giovanile e vocazionale dei frati patavini. Su uno sfondo di un vigoroso color arancio, si possono intercettare le tante proposte attivate per vivere da protagonisti la giovinezza. Ritroviamo questo stile giovanile in www.ilcamminodisantantonio.it, color carta da zucchero, che ci riporta dai santuari antoniani alla Basilica, passando per l’Arcella: lo stesso percorso compiuto da Antonio morente. «Vederlo» on line non è la stessa cosa, ma foto, storia e testimonianze che vi sono raccolte fanno comunque venire voglia di partire, per giungere, pellegrini, alla Cappella dell’Arca. E proprio per aiutare la devozione è pensato www.carosantantonio.it, opportunità web, tonalità rosa antico, grazie alla quale inviare una preghiera o un ringraziamento al Santo. Il sito svela l’Antonio orante. Da visitare la raccolta di preghiere scelte tra le tante che quotidianamente vengono indirizzate al santuario. Un apposito servizio permette poi di recapitare nella casella mail di un amico un messaggio, corredato da un un santino e un testo antoniano.

Manca un aspetto, in questa carrellata su internet. Infatti la fama del Santo è legata anche alle sue doti di studioso e docente, tanto da essere riconosciuto dottore della Chiesa: ecco allora l’insegnamento impartito su www.itsad.it, sigla dell’Istituto teologico sant’Antonio Dottore. Navigando in esso si viene a conoscenza delle opportunità formative e di studio per religiosi e per laici. Una di queste è raccontata in www.scuolaspiritualita.it, iniziativa – aperta a tutti – del sabato mattina, dalla durata di tre anni per un totale di trenta sabati l’anno.

Chiudiamo la rassegna del web riconducibile ai frati di Antonio con il loro sito ufficiale, www.provinciapatavina.org, dei minori conventuali del Nord Italia. Da segnalare la bella sezione di video e l’album di foto, che insieme al color ocra dello sfondo attenuano la solennità dell’impostazione generale. Solennità che ritroviamo invece in www.arciconfraternitasantantonio.org, color senape, realtà web molto ricca e aggiornata dell’Arciconfraternita di sant’Antonio. Fresco, infine, il restyling grafico di www.arcadelsanto.org, della Veneranda Arca. Utilizzando le nuove immagini scattate dopo il restauro della Cappella dell’Arca, l’ente ha rinnovato la propria vetrina on line.

E al di fuori dei recinti del complesso antoniano, cosa propone il web? Gli spunti non mancano: siti amatoriali di parrocchie e comuni intitolati al santo di Padova, sagre e feste tradizionali, collezionisti di santini, e altri. Anche nei più famosi social network Antonio va alla grande. L’osservatorio Vincos, ad esempio, si è preso la briga di contare, su Facebook, quanti gruppi siano sorti nel nome del Santo: sono ben 40, per un totale di 15 mila iscritti (dati febbraio 2009).

Altra conferma della popolarità di Antonio sono i risultati reperibili su Youtube, che mette insieme molti video sul Santo.

Per concludere è bene sapere che nel web c’è anche chi si appropria del nome del Santo per scopi commerciali a proprio uso e consumo, o per diffondere inutili se non truffaldine «catene di sant’Antonio», che nulla hanno a che fare con il Taumaturgo padovano.


Il sito dell’ostensione

Anche il web si mobilita per la straordinaria ostensione del corpo del Santo. E lo fa in primis con un sito ufficiale, www.santantonio.org/ostensionedelsanto2010, il riferimento più autorevole e aggiornato per organizzare la propria visita alle spoglie di Antonio, dal 15 al 20 febbraio. Le singole sezioni sono utili anche per seguire a distanza l’evento, grazie ai supporti multimediali (video e foto), e ai comunicati stampa. Da segnalare in proposito un particolare appuntamento, sabato 20 alle ore 11.00. A quell’ora, collegandosi al sito, si potrà assistere in diretta streaming alla santa Messa celebrata dai frati del «Messaggero di sant’Antonio» e presieduta da padre Danilo Salezze.

È inoltre a questo indirizzo che è attiva la prenotazione on line dell’attestato dell’ostensione 2010, da ritirare poi all’Ufficio accoglienza, al momento della visita.

Per altre info: ostensione@santantonio.org


Zoom. Centrostudiantoniani.it

Senza bussola in internet ci si perde. Un buon approdo, sicuro e riparato, è www.centrostudiantoniani.it, l’elegante sito del Centro studi antoniani, istituto di ricerca scientifica dei frati minori conventuali diretto da padre Luciano Bertazzo. Questa realtà, sorta nel 1959, ha lo scopo di predisporre e coordinare iniziative di studio dedicate ad Antonio, dal punto di vista della dottrina, della storia, della tradizione e dell’agiografia. Un ampio spaccato di tale impegno è apprezzabile sfogliando le sezioni del sito che mette subito in evidenza la sua pubblicazione principale, il quadrimestrale francescano di storia, dottrina, arte «Il Santo». Ad affiancare il lavoro della rivista, le altre iniziative editoriali, con la pubblicazione di testi raccolti in cinque collane. Centrostudiantoniani.it mette a disposizione tutti i sommari e molti abstract di questa vasta produzione scientifica. Il motore di ricerca ragionato è un valido aiuto per l’approfondimento. Grande attenzione poi è dedicata alla tradizione musicale: il Centro studi infatti edita testi musicali della tradizione francescana conventuale, e ha di recente rivisto e aggiornato l’intero catalogo dell’Archivio musicale, ora consultabile anche on line. Tra i 616 autori presenti, a spiccare è il nome di Giuseppe Tartini, di cui sono conservate 536 opere.


 

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017