India, solidarietà cucita su misura

Suor Noel ha trasformato trenta ragazze in piccole imprenditrici, formandole come sarte per sottrarle alla povertà e assicurare una fonte di reddito alle loro famiglie. È accaduto a Bandi Atmakur, nello Stato dell’Andhra Pradesh.
23 Marzo 2012 | di

Affacciato sul golfo del Bengala, l’Andhra Pradesh è uno Stato centro-orientale dell’India. Vanta le più vaste risaie del Paese. L’area è fertile grazie ai fiumi Godavari e Krishna che scendono dall’altopiano del Deccan. Ma questi, purtroppo, provocano anche devastanti inondazioni. L’Andhra Pradesh ha nel suo Dna uno spiccato senso estetico che, fin dai secoli passati, ha influenzato l’arte di tutta l’India. E oggi l’information technology, le biotecnologie e l’industria farmaceutica, oltre a quella tessile e mineraria, hanno dato un nuovo impulso all’economia della regione. Tuttavia la povertà è ancora endemica. Nelle campagne si lavora solo per alcuni mesi l’anno e i salari sono bassi. La malnutrizione è diffusa. La popolazione vive spesso in case povere, con i muri fatti di fango. Le malattie, soprattutto tubercolosi e malaria, sono frequenti, anche perché le condizioni igienico-sanitarie sono pessime; le medicine sono troppo care per le possibilità economiche dei più poveri.

La mancanza di istruzione pregiudica la possibilità di accedere al mercato del lavoro. Il salto dall’infanzia all’età adulta è quasi immediato: l’adolescenza praticamente non esiste, ed è molto diffuso il fenomeno delle «spose-bambine». A farsi carico del sostentamento della famiglia sono spesso le donne. Madhavi è una di queste. Ha appena 15 anni. Vive nel villaggio di Bandi Atmakur, nel distretto di Kurnool. È rimasta orfana di padre a 7 anni. Ha due sorelle e un fratello più piccoli di lei. Sono molto poveri. Madhavi aiuta la madre in piccoli lavori che assicurano magrissime entrate alla famiglia. Un giorno incontra una delle suore della Congregazione di Deena Sevana Sabha, e manifesta subito il suo desiderio di imparare il mestiere di sarta, così da poter sostenere la sua famiglia. Quella di Madhavi è solo una delle tante storie che compongono il mosaico della miseria in questo distretto.
 
A scuola di sartoria
Il Vimala Bhavan Tailoring Center di Bandi Atmakur, retto dalle suore di Deena Sevana Sabha, è specializzato nella formazione di sarte fin dagli anni Ottanta. Le suore forniscono istruzione alle ragazze che non possono più frequentare la scuola. Mettono loro a disposizione laboratori di sartoria affinché imparino un lavoro e possano diventare indipendenti, per sfuggire allo sfruttamento dei ceti più ricchi evitando l’emarginazione prodotta dalle caste: un fenomeno che nessun provvedimento legislativo è stato in grado di sradicare nella mentalità popolare. Le richieste d’accesso al Centro sono numerose, i fondi limitati.

È l’ottobre del 2010. La Caritas Antoniana viene contattata da suor Noel, superiora del Centro. La religiosa è conosciuta e stimata. Lo sanno bene il vescovo della diocesi di Kurnool, monsignor Anthony Poola, e padre Joseph, direttore diocesano dei Servizi sociali. Proprio la diocesi ha ricevuto un encomio solenne dal governo dell’Andhra Pradesh per le attività svolte a favore dei più poveri. Suor Noel chiede aiuto alla Caritas Antoniana: il costo complessivo del nuovo progetto di formazione, destinato a una trentina di ragazze, ammonta a 5 mila euro. Nei villaggi c’è spesso bisogno di sistemare, o rifarsi, il modesto «guardaroba». C’è la necessità di confezionare, aggiustare o riattare abiti, ma anche tende e lenzuola, possibilmente con poche rupie.
E così padre Valentino Maragno, direttore della Caritas Antoniana, risponde positivamente all’appello di suor Noel, stanziando una parte consistente del budget totale, 2.700 euro che, al cambio con la moneta indiana, diventano un tesoretto utilissimo a pagare i salari degli insegnanti per un anno, trenta macchine per cucire a pedali, stoffa e kit di sartoria per agevolare l’avvio, a costo zero, dell’attività imprenditoriale delle ragazze.
 
La dignità di un mestiere
Nel 2011, al Vimala Bhavan Tailoring Center, le trenta ragazze selezionate, tra i 14 e i 20 anni, hanno completato la loro formazione propedeutica su questioni igienico-sanitarie, utili per la loro vita personale e sociale, con il supporto di insegnanti specializzati. Hanno seguito lezioni su aspetti di economia domestica e diritto del lavoro. Al Centro le lezioni sono strutturate in modo tale che le ragazze possano apprendere i rudimenti dell’attività sartoriale anche grazie alla condivisione di esperienze maturate da altre corsiste – le quali hanno frequentato, in precedenza, le stesse lezioni di sartoria –, che così trasmettono alle nuove leve fiducia e coraggio per proseguire con successo il percorso di formazione. Un impegno non semplice a causa della difficoltà, da parte di molte ragazze, di raggiungere la scuola con i mezzi di trasporto e, in qualche caso, per la ritrosia e la diffidenza di alcune famiglie a lasciar loro frequentare il corso.

Difficoltà, peraltro, superate dalla forte motivazione e dall’interesse sortiti, nelle ragazze, dalle nuove competenze via via acquisite: design per sartoria, ricamo, taglio, cucito per abiti sia maschili che femminili, per la confezione di tende, tovaglie, coperte e lenzuola. Le giovani hanno messo in pratica gli insegnamenti ricevuti, facendo il loro apprendistato con l’utilizzo di macchine per cucire a pedali. Alla fine, quelle che hanno completato il corso hanno ricevuto in dono proprio una macchina per cucire e un kit con i «ferri del mestiere», durante una cerimonia alla quale hanno partecipato, tra gli altri, la superiora del Centro, suor Noel, la superiora provinciale, suor Asha, e padre Joseph, direttore dei Servizi sociali della diocesi di Kurnool.

«Queste ragazze vi saranno grate per tutta la vita – ha scritto, riconoscente, padre Joseph alla Caritas Antoniana –. Altrettante famiglie, un tempo povere, hanno adesso una fonte regolare di reddito». In effetti, nei loro villaggi, queste giovani, ormai diventate imprenditrici, hanno iniziato subito la loro attività sartoriale, adeguatamente preparate e motivate a svolgere un lavoro che si è dimostrato, in breve tempo, remunerativo. Questo ha migliorato sensibilmente le condizioni economiche personali o della famiglia d’appartenenza, con un significativo aumento sia della stima che dell’apprezzamento loro riservati dagli abitanti dei villaggi, in virtù della professionalità e della competenza dimostrate. Come altre ragazze, Madhavi lavora oggi in casa, e guadagna dalle 100 alle 120 rupie al giorno. Lei e la sua famiglia sono felici.
«Grazie per il generoso supporto e per l’incoraggiamento che ci avete dato – è il semplice, accorato e commosso omaggio che, nella sua lettera, suor Noel ha espresso alla Caritas Antoniana e ai lettori del “Messaggero di sant’Antonio” –. Vi ricorderemo nelle nostre preghiere».

IL PROGETTO IN BREVE
 
Obiettivo:

formazione di 30 sarte professionali

Dove:
Bandi Atmakur, distretto di Kornool, Andra Pradesh (india)

Responsabile:
suor Noel, della Congregazione di Deena Sevana Sabha

Costo Totale:
5 mila euro

Contributo locale:
2.300 euro

Contributo della Caritas antoniana:
2.700 euro

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017