Un libro, una storia: l’avventura di Carmelo Caruso. Sotto un altro cielo
Un";autobiografia di un siciliano emigrato in Australia è diventata occasione di dibattiti e convegni. Ancora molto rimane da fare per salvaguardare i diritti degli italiani all";estero.
A San Marco dei Cavoti, in Sicilia, è stato recentemente organizzato un interessante convegno che, prendendo spunto da un libro scritto da un emigrante, Carmelo Caruso, ha affrontato problematiche attuali che interessano tanti nostri connazionali all";estero. La manifestazione è stata una feconda occasione per discutere, alle soglie del nuovo millennio, due questioni fondamentali: il diritto di voto e le scuole bilingui. Il convegno ha messo in luce con chiarezza «l";insensibilità vergognosa dei politici nei confronti di questo problema» essendo andata a vuoto ancora una volta, lo scorso luglio, l";approvazione in Parlamento della legge sul voto all";estero. Ma anche per quanto riguarda l";insegnamento della lingua italiana all";estero, il governo non sembra dimostrare maggiore sensibilità , dato che molte scuole bilingui (tra cui alcune prestigiose scuole di Colonia e New York) sono costrette a chiudere per carenze finanziarie.
A provocare tale discussione ha contribuito in modo sostanziale l";autobiografia di Carmelo Caruso, dal titolo Sotto un altro cielo - Vita e sentimento di un emigrante per i tipi di Congedo Editore (pagg. 368; lire 42.000; per informazioni: Carmelo Caruso P.O. Box 2396 Fortitude Valley - Queensland 4006 - Brisbane, Australia, tel. 0061-7-33582757, fax 0061-7-33582764). Nel libro è raccontata la vicenda umana di un emigrante la cui storia «è fatalmente contrassegnata "; come egli stesso scrive "; da momenti di umana sofferenza, ma anche da alte ricompense morali, tenute insieme dalla forte volontà di riscatto e dalla incrollabile fiducia nei valori umani che mi hanno sempre animato». In questo «diario» è narrata e interpretata la storia di molti altri italiani che ancora oggi vivono all";estero. Attraverso la propria storia, Carmelo riesce a dare voce alle esperienze e ai sentimenti di tutti coloro che sono stati protagonisti di un grande fenomeno storico-sociale e che chiedono al proprio Paese essenzialmente di non essere trascurati o, almeno, di non essere dimenticati.
Nato a Licodia Eubea (Catania), emigrato in Australia nel 1950 «senza aver detto addio a nessuno "; come troviamo scritto nell";autobiografia "; e senza che una lacrima si disegnasse sul mio viso o su quello di un amico», per paura d";essere trattenuto, Carmelo ha il merito di essere stato un eccezionale animatore della vita sociale e culturale degli italiani nel Queensland, impegnandosi a diffondere l";italianità in ogni modo, mantenendo vivo il legame con la terra d";origine e dando vita, a Brisbane e dintorni, a scuole per l";insegnamento della lingua italiana.
Appena dodicenne conobbe il buio delle cave di gesso, ma divenne presto abile sarto, trasformandosi, nel tempo, in un intraprendente imprenditore. Da subito, tuttavia, trovò tempo e modo per dedicarsi al giornalismo, collaborando per oltre 35 anni con i piຠfamosi periodici di lingua italiana presenti in Australia: La Fiamma e Il Globo. È stato anche vivace radiocronista e brillante presentatore e organizzatore di feste. Amante dell";arte, fino ad allestire numerose mostre di pittura, e di tutto ciò che racconta la storia e la cultura del proprio Paese, Carmelo ha colto ogni occasione che gli permettesse di salvaguardare e diffondere i valori pi? genuini e originali dell";italianità .
Il suo libro, oggi, si inserisce coerentemente in questa linea d";impegno, ed è stato anche al centro di altri convegni a Benevento, a Pescara e a Copertino (Lecce), dove sono state presentate e dibattute le problematiche pi? attuali che coinvolgono la vita e il futuro di tanti nostri connazionali. Con quest";opera, l";autore vuole proseguire il suo viaggio non solo in Australia, ma anche in Canada, negli Stati Uniti e in Argentina, con l";unico scopo di diffondere e vivacizzare la cultura italiana all";estero.
Sotto un altro cielo, raccontando la vicenda semplice e quotidiana di Carmelo, si trasforma in un vivace «provocatore culturale» che riesce a raccontare la storia di tante persone che, allenate alla lotta, hanno saputo essere fedeli a sé stesse e a quanto la propria terra aveva loro consegnato, «in qualunque circostanza e sotto qualunque cielo».