La stella di Wangaratta
WANGARATTA
Persona dal carattere amabile, di piacevole conversazione, attenta conoscitrice dei problemi della comunità locale, decisa e costante nel perseguire i progetti che le stanno a cuore, donna di talento e di grande altruismo: questa è Rozi Parisotto. Vive a lavora a Wangaratta, una cittadina di 27 mila abitanti. Per lo Stato del Victoria è un centro commerciale e agricolo di notevole rilevanza. Il numero degli abitanti non tragga in inganno poiché dopo Melbourne, che ha una popolazione di oltre 3 milioni di abitanti, sono poche le città di provincia che hanno meno di 100 mila abitanti.
Ognuno di noi ha un modo personale di dividere e valutare i periodi della propria vita. Per Rozi, lo spartiacque principale è stato quello determinato da fattori familiari. L’educazione dei figli innanzitutto. Ma quando Natasha 30 anni, Joshua 28, e Sebastian 24 si sono resi indipendenti ottenendo brillanti risultati nel campo accademico e professionale, sistemandosi a Melbourne, allora per Rozi poteva iniziare il periodo del grande impegno comunitario e politico.
«La politica – afferma Rozi – è sempre stata la mia passione, ma solo nel 2000 ho deciso di candidarmi alle elezioni comunali di Wangaratta, e sono stata eletta con la responsabilità dell’assessorato della Cultura e delle Arti. Da allora sono sempre stata rieletta, unica in tre elezioni consecutive».
Rozi (Rosetta) Parisotto è nata a Myrtleford, in quella regione del nord del Victoria dove affluivano, negli anni Cinquanta, molti italiani, in maggioranza veneti e del sud Italia, con l’intento di affittare e poi comprare grandi coltivazioni di tabacco. Anche Mario Bernardi, di Nervesa della Battaglia, in provincia di Treviso, optò per Myrtleford, ed è in questa cittadina della prealpi del Victoria che è nata Rozi. La sua fu un’infanzia e una giovinezza influenzata moltissimo dalla cultura e dalle tradizioni familiari. Nel 1974 ha sposato Giuseppe Parisotto, nato a Tezze sul Brenta, in provincia di Vicenza, e quindi si rafforzava il legame con la terra veneta.
A stento si può credere che Rozi sia nata in Australia. Parla benissimo l’italiano e un mix di vicentino e trevigiano che ha un sapore gradevole, con ondulazioni che fanno ricordare le dolci principesche colline asolane.
«Ho visitato l’Italia per la prima volta all’età di 30 anni – ci racconta Rozi – ed è stata un’esperienza magnifica. Mio padre Mario voleva a tutti i costi che ritornassimo, come famiglia, a vedere il suo paese, i suoi genitori e fratelli. Desiderava immensamente farmi conoscere la famiglia. Purtroppo ci ha lasciati senza poter esaudire questa sua aspirazione. E sono andata in Italia con mia mamma e i due figli più grandicelli. È stato un pellegrinaggio in memoria di mio padre, una visita ai luoghi del cuore. Rimasi commossa e sorpresa di trovarmi tra gente e luoghi che avevo scritti e fotografati nella mente come se li avessi vissuti di persona nella mia infanzia. Mi sembrava tutto noto e tutto familiare. Erano i racconti di mio padre che facevano rifiorire nella mia mente queste realtà vive e palpitanti».
All’inizio degli anni Novanta la famiglia Parisotto si è trasferita a Wangaratta. Ormai le colture del tabacco erano esaurite, e i grandi coltivatori avevano riciclato il terreno a favore dei vigneti. Dal 2000 ad oggi, Rozi ha spaziato nel suo impegno comunitario iniziando a dare sostegno ai gruppi di emigranti. «Volevo aiutare queste persone perché ho conosciuto i problemi e le difficoltà che hanno incontrato coloro che sono venuti negli anni Cinquanta e Sessanta».
Le iniziative sono state tante. Gli anziani avevano formato dei Circoli, ma non avevano adeguati servizi per una «qualità» di vita che fosse degna e gratificante dopo un’esistenza intera di sacrifici e duro lavoro. Rozi ha ottenuto dal governo statale dei sussidi per l’acquisto di libri italiani, e venne formata una biblioteca circolante disponibile per una vasta zona rurale del nord-est dello Stato, incluso Myrtleford e le città di Mildura e Swan Hill. Si è adoperata per far inserire nella Wangaratta Community Radio anche un programma in lingua italiana, presentato da Piero Baraciolli. Ha coordinato una serie di conferenze mirate a stimolare la partecipazione delle donne nella politica locale e nelle amministrazioni comunali. Nel suo ruolo di consigliere comunale ha organizzato le visite del console generale d’Italia, Gianni Bardini, nel 2003, quello del console generale delle Filippine nel 2005, e in qualità di volontaria del «Programma Famiglie Ospitanti» ha dato alloggio in casa sua a due insegnanti cinesi che per due mesi hanno soggiornato a Wangaratta per migliorare la loro conoscenza dell’inglese.
Molto sensibile ai problemi dei giovani, Rozi è stata e continua ad essere sportiva poiché vede nello sport un mezzo eccezionale per tenere uniti i ragazzi e insegnare loro i pregi del multiculturalismo, della tolleranza, della comprensione. Per tre anni, dal 2002 al 2004, è stata presidente del Wangaratta City Soccer Club. In quegli anni ha organizzato un torneo di calcio per i giovani rifugiati dall’Iraq, e un torneo per giovani disabili, con oltre 100 partecipanti.
Anche la Camera di Commercio Italiana di Melbourne ha trovato nella signora Parisotto un punto di riferimento, un appoggio, una collaboratrice di fiducia. Lo scorso anno il progetto «Bella Italia» con il quale una gruppo di operatori nel campo della gastronomia, del turismo e dell’artigianato fanno marketing d’avanguardia all’estero, è approdato anche a Wangaratta, grazie alle conoscenze di Rozi e al suo lavoro di consulente commerciale e industriale del Goulburn Ovens Institute of TAFE. Con «Bella Italia» molti giovani hanno potuto ammirare al lavoro alcuni dei migliori chef italiani e impratichirsi nell’arte della buona cucina. Dal 2000 fa parte dell’associazione dei sindaci e consiglieri comunali d’origine italiana, e dal 2004 è giudice di pace. Il ruolo che più l’appassiona, attualmente, è quello di presidente del NEMA, North East Multicultural Association. Il multiculturalismo è una realtà che riguarda anche le zone interne del Victoria, le cittadine minori, i paesi di campagna, la cosiddetta «provincia» e non solo la metropoli di Melbourne. Ma mentre nella grande città gli «stranieri» hanno delle strutture di accoglienza e di rappresentanza, nei paesi sono isolati, lasciati a se stessi. Eppure il fenomeno è molto diffuso e merita attenzione. La regione formata dalla Rural City of Wangaratta, Benalla Rural City, Alpine Shire, Indigo Shire e Mansfield Shire ha dato il pieno appoggio alla neoformata Associazione Multiculturale che finalmente fa valere i gruppi etnici che hanno ravvivato la comunità con culture, tradizioni, gastronomia, feste, commerci vari.
«È un’iniziativa importante – afferma Rozi – una pietra miliare per il multiculturalismo in questa zona del North East poichè è la prima associazione etnica che ha trovato il supporto delle cinque amministrazioni dei governi locali. Per questo l’inaugurazione della NEMA è stata veramente una celebrazione con molti membri di varie comunità che hanno voluto presenziare all’evento indossando i loro costumi nazionali o allestendo un banchetto con specialità delle loro cucine».
C’è in cantiere anche un «ponte» tra Wangaratta e Tezze sul Brenta, in provincia di Vicenza, paese d’origine del marito di Rozi. Tutto era iniziato due anni fa quando Bruna Pelanda, consigliera comunale di Tezze, era stata a Wangaratta in visita ai parenti, e fu ricevuta dal sindaco con grande amabilità. L’anno scorso, Rozi Parisotto si recò a Tezze per un evento di famiglia e fece visita al sindaco Luciano Lago che si disse «entusiasta di poter collaborare con i progetti della signora Parisotto, nota nella comunità italiana di Wangaratta per il suo entusiasmo a favore di iniziative comunitarie in grado di salvaguardare la tradizione, la cultura e la lingua italiana». Qualcosa maturerà presto tra i due Comuni, possibilmente anche uno scambio di giovani delle scuole secondarie.
A Wangaratta ci sono molte persone che lavorano per la comunità, anche con compiti ufficiali di rappresentanza, e lo fanno da molti anni in modo stupendo e altamente meritorio. Presentando questo profilo di Rozi Parisotto, tuttavia, intendiamo evidenziare come la sua dedizione nasca e si esprima partendo da un sentimento personale, da una conquista personale che l’ha portata a diventare consigliere comunale, candidata di un partito per le elezioni statali, presidente di un’Associazione che è una delle otto in tutto il Victoria riconosciute nel Consiglio delle Comunità Etniche, promotrice di attività interculturali e sportive, e non solo per la comunità italiana, ma per la società australiana di oggi e di domani.