Australia. Focolarini, raduno a Melbourne
«Nuova Evangelizzazione» è un tema caro all’insegnamento della Chiesa. E proprio su questo tema, in un clima di rinnovato impegno, si è svolto a Melbourne, a fine gennaio, il raduno del Movimento dei Focolari d’Australia, Nuova Zelanda e Isole del Pacifico (Nuova Caledonia, Fiji, Wallis Futuna e altri territori della Polinesia Francese). All’evento hanno partecipato, per la prima volta, la presidente del Movimento, Maria Voce (succeduta alla fondatrice Chiara Lubich) e il copresidente Giancarlo Faletti. Quasi 500 persone hanno gremito il nuovo centro conferenze dell’Università di Melbourne. A dar loro il benvenuto padre Bruno Carrera, uno dei 70 sacerdoti che, nel mondo, aderiscono ai Focolari, e Lucia Compostella. Questi ultimi sono i due co-responsabili della zona dell’Australia - Nuova Zelanda - Oceania.
«La Nuova Evangelizzazione – ha detto Maria Voce – è un tema di grande interesse per la Chiesa in questo momento. Benedetto XVI ha parlato di una “desertificazione” del mondo che ha sete di Vangelo. Una sete che colpisce anche coloro che dal Vangelo si sono allontanati dimenticandolo. La Chiesa ha dedicato l’ultimo Sinodo dei vescovi a questo argomento, e io ho avuto la grazia di parteciparvi come uditrice laica in rappresentanza del Movimento dei Focolari».
Fondato a Trento nel 1943, il Movimento dei Focolari oggi è presente in 182 Paesi del mondo ed è conosciuto da almeno 5 milioni di persone. «In Australia – ha detto padre Bruno Carrera – il Movimento è presente da circa 40 anni. Abbiamo comunità di focolarini a Perth, Sydney, Canberra e Melbourne. In questa città, capoluogo dello Stato del Victoria, vi sono due comunità maschili (a Kew e a Sunshine) e tre femminili (Templestowe, Box Hill e Wantirna), con un Centro di formazione (a Wantirna) per nuovi focolarini, aperto anche al pubblico per ritiri, esercizi spirituali, convegni ecumenici, incontri di preghiera ecc.
Ciò che unisce i focolarini è “un legame spirituale” più che una rigida struttura organizzativa. Infatti, il Movimento è formato da sacerdoti, da persone “consacrate” (uomini e donne che vivono in piccole comunità), da simpatizzanti, dai gruppi di “Giovani per un Mondo Unito”, e persone che lavorano a livello di parrocchia e diocesi».
Secondo Anna Maria Sclavo, della comunità di Sydney, il raduno di Melbourne è stato un evento «straordinario» per la semplicità e l’umiltà con cui tutti, dalla presidente Maria Voce ai giovani, hanno condiviso l’entusiasmo di formare una sola grande famiglia.