Argentina. Molisana, in radio e nella vita
«Speranza e fede. Questo avevano nel cuore i miei nonni quando approdarono sul suolo argentino. Vennero ripagati con amicizia e fiducia. Per questo hanno sempre sostenuto con orgoglio la loro appartenenza al nuovo Paese, pur portando nel cuore la terra di nascita, il Molise».
Da anni Marilina D’Astolfo è impegnata nella promozione della cultura italiana nella metropoli di Buenos Aires, dove è consigliera nei Comites, ruolo che svolge con entusiasmo. «È ancora un’emozione – racconta Marilina – ricordare il giorno in cui, a sei anni, andai con i miei genitori all’aeroporto per accogliere la nonna paterna . Era venuta per conoscere le sue nipotine. Quell’incontro è rimasto scolpito nella mente: è il filo che unisce il mio presente e il mio futuro al passato, alle origini».
Marilina D’Astolfo, originaria della provincia di Campobasso, rivendica con orgoglio la partecipazione di tutta la famiglia alla storia associazionistica italiana in Argentina. Anche lei ha percorso le orme dei genitori: nel 1990 ha partecipato, come delegata dell’associazione molisana San Donato di Civitacampomarano, ai lavori della gioventù molisana della Federazione Molisana Urama. «È stata la prima di tante esperienze esaltanti, iniziate negli anni Novanta, che mi hanno portato a diventare segretaria generale della Fediba (Federación de asociaciones italianas de la circunscripción consular de Buenos Aires) per la Società italiana di mutuo soccorso di San Martín».
Marilina conserva forti legami con la sua terra d’origine, tanto che non ha mai perso le occasioni offerte dall’Italia per migliorare la propria professionalità in ambito culturale.
«Ho partecipato al corso promosso nel 2000 dall’associazione dirigenti d’impresa. Erano anni bui per l’Argentina. Conoscere gli elementi per comunicare in situazione di crisi mi ha aiutato ad affrontare con professionalità quel grave momento economico. Nel 2002 ho seguito il corso di formazione per dirigente, organizzato dalla Federazione Veneta Argentina (Cava), Regione Veneto e Università del Salvador di Buenos Aires; quindi, nel 2005, a quello per esperti e formatori nell’emergenza socio-sanitaria degli indigenti in Argentina, questa volta promosso da Regione Lombardia e Associazione mantovani nel mondo».
Oggi il bagaglio di Marilina e le sue due anime, italiana e argentina, vengono mantenuti in Comites anche attraverso l’impegno radiofonico, che permette di far conoscere la cultura regionale agli ascoltatori di origine italiana e non solo.
«Il Molise è una piccola regione molto legata ai propri corregionali: sono di più coloro che risiedono fuori dai confini che non quelli che vivono dentro. Anche per questo, in casa respiriamo l’Italia in ogni nostra azione. Ci riuniamo e festeggiamo le date importanti, siano esse laiche o religiose, manteniamo salde le tradizioni, ovviamente anche a tavola».