Svizzera. L'anima italiana di Basilea
É nato nell’anno e nel mese in cui l’Italia scelse di diventare Repubblica e in questo Paese ha vissuto gli anni spensierati della fanciullezza. A 16 anni, però, l’esigenza di aiutare la numerosa famiglia lo portò in Svizzera. Enzo Alloggia nel 1962 scelse di lavorare qui e di quella scelta non si è mai pentito. «Nelle mie intenzioni – racconta – c’era l’idea di restare tre mesi per poi tornare in Italia e continuare gli studi di avviamento industriale. La Svizzera invece mi offrì una buona opportunità di lavoro e, negli anni a seguire, frequentai i corsi di formazione professionale organizzati dal Consolato italiano e diventai elettrotecnico. Dormivamo in una casa dormitorio occupata da tanti italiani. Nella Missione cattolica italiana di Muttenz (Basilea) partecipai alla fondazione di un gruppo di lavoro denominato Centro ricreativo italiano (attivo ancora oggi) per aiutare tutta la numerosa comunità italiana».
Nato a Camarda (in provincia dell’Aquila), Enzo Alloggia ottenne il suo primo lavoro in una fabbrica di cartone, per continuare poi nel settore elettrotecnico. L’unico anno di assenza dalla Svizzera fu dovuto al servizio militare. Ma l’anno seguente, il 1968, il matrimonio con Maria Rocca (di origine siciliana) siglò il forte legame che avrebbe unito per tanti anni Enzo alla confederazione elvetica. «I miei legami con l’Italia sono ancora ottimi – dice –, mi sento italiano al cento per cento pur essendomi integrato perfettamente nella comunità svizzera. Sono rimasto italiano e non ho preso la cittadinanza svizzera; anche nostro figlio, per sua scelta, non è diventato svizzero, pur essendo nato qui. Fino al 6 aprile 2009, giorno del terremoto, tornavo spesso in Abruzzo, ora un po’ meno in quanto siamo in attesa che la nostra casa inagibile venga ristrutturata».
Impegnatissimo nella vita sociale, Alloggia è stato presidente del Comitato genitori scuola di Muttenz, e delegato dai Comitati scuola di Basilea in seno alla Commissione mista italo-svizzera per i problemi della scuola in emigrazione. Vice presidente del Circolo Acli di Basilea e membro del Consiglio Nazionale Acli, nel 1996 è stato insignito della onorificenza di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica italiana e nel 2010 della onorificenza di Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica iItaliana. Organizzatore di manifestazioni culturali per le associazioni italiane e per la Feas, con il contributo di tanti connazionali e di molti amici svizzeri è riuscito a rendere agibile una chiesa a Camarda e a ristrutturare una scuola materna a San Prospero (Modena). «Stiamo per iniziare – afferma – i lavori per un Centro polivalente a Camarda: un punto di incontro per la popolazione terremotata della zona con annesso un Ostello della Gioventù».