Una legge scritta nel cuore

È la legge morale naturale, capace di parlare al cuore di tutti gli uomini, partecipi di una stessa natura che li rende fratelli e che li chiama alla realizzazione del bene e al rifiuto d'ogni male.
15 Marzo 2007 | di

In una società, il diritto alla vita deve essere compreso come il primo dei principi che la reggono: una norma che deve essere radicata nella coscienza d’ogni cittadino, nell’ordinamento politico e nella cultura di un popolo che voglia dirsi democratico. Se però rivolgiamo l’attenzione alle cronache d’ogni giorno, constatiamo quanto i valori della vita umana e della famiglia siano disattesi, quanti siano i milioni di piccoli esseri umani la cui eliminazione non fa notizia. C’è bisogno di un risveglio a sostegno del diritto e dei valori della vita, e ciò può avvenire solo se si formano le coscienze alla luce di principi etici ritenuti fondamentali fin dalle civiltà più antiche. La verità sulla legge naturale la Chiesa l’ha infatti derivata dal patrimonio della filosofia greca, donandole una valenza universale nell’accomunare gli uomini per la stessa natura e per la stessa chiamata alla realizzazione del bene comune. È però una verità non accettata in Paesi in cui sta divulgandosi una visione relativistica e utilitaristica della vita e in contesti formativi e produttivi in cui le ricerche scientifiche e i progressi tecnologici stanno intaccando i principi dell’etica, creando conflittualità in tante coscienze.

I credenti cattolici possono certamente contrapporsi, vivendo e operando illuminati dai principi che caratterizzano la loro identità. Possono unirsi ad altri uomini per cercare la verità e per risolvere secondo verità numerosi problemi morali, che sorgono tanto nella vita privata quanto in quella sociale. Un’indicazione, questa, dettata dalla Gaudium et Spes del Vaticano II e quanto mai attuale trovandoci di fronte a fatti ed eventi che incentivano la formazione delle coscienze e nuove responsabilità operative. Uno dei nodi più difficili è la pretesa di una certa cultura e della ricerca scientifica di dare alla tecnologia il dominio selettivo e il destino della specie umana, togliendo all’origine della vita ogni riferimento all’atto creativo di Dio e offrendo alla persona un futuro guidato dalla scienza e dalla tecnologia. L’opporsi a questa mentalità trova la sua radice nel dettame della legge morale naturale, «non scritta, ma che mostra evidenti i tratti di universalità» (Jacques Maritain). Noi siamo consapevoli di vivere in un momento «di straordinario sviluppo nella capacità umana di decifrare le regole e le strutture della materia e nel conseguente dominio dell’uomo sulla natura», ha affermato lo scorso 12 febbraio papa Benedetto XVI ai partecipanti al Congresso internazionale sulla legge naturale. Ma con i vantaggi egli ha evidenziato le minacce, come la distruzione della natura per la forza del nostro fare; l’incapacità di vedere il messaggio etico contenuto nell’essere e chiamato dalla tradizione «legge morale naturale». Una definizione divenuta per molti quasi incomprensibile. Tutto ciò «crea un senso di disorientamento che rende precarie e incerte le scelte della vita di ogni giorno», sottolinea il papa. Non è una legge inaccessibile, perché «è scritta nel cuore; ha come suo primo e generalissimo principio quello di fare il bene e di evitare il male. Una verità la cui evidenza si impone immediatamente a ciascuno» e dalla quale discendono altri principi che devono regolare il comportamento morale d’ogni persona: come il rispetto della vita umana, dal suo concepimento fino al termine naturale; il dovere di cercare la verità, di vivere i valori della libertà, della giustizia e della solidarietà. Norme «inderogabili e cogenti che non dipendono dalla volontà del legislatore e neppure dal consenso che gli Stati possono ad esse prestare. Nessuna legge fatta dagli uomini può sovvertire la norma scritta dal Creatore: dimenticarlo significherebbe indebolire la famiglia, penalizzare i figli e rendere precario il futuro della società».

È un forte monito che ci impegna a promuovere la maturazione delle coscienze e a far riemergere il valore di una legge universale scritta nel cuore dell’uomo.

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017