La processione della «Passione vivente del Venerdì Santo»

14 Marzo 2012 | di

Ogni anno riceviamo parecchi programmi delle celebrazioni della Settimana Santa, organizzate da parrocchie, comunità e associazioni in cui la presenza degli italiani è ancora rilevante. Partecipare ai momenti liturgici della Quaresima e della Settimana Santa, che aiutano a rivivere il «mistero pasquale», è importante, ma anche questa celebrazione annuale della «Passione vivente del Venerdì Santo» – in alcuni Paesi denominata «La processione del Cristo morto» – ha un suo significato di rilievo: è espressione di una delle tradizioni più care agli italiani residenti all’estero.

Più volte abbiamo presentato la processione del Venerdì Santo,  organizzata ogni anno a Toronto  in Canada  e che  continua a essere una delle manifestazioni più imponenti per il coinvolgimento della comunità e delle associazioni italiane della metropoli nordamericana.
Quest’anno rivolgiamo la nostra attenzione alla «Passione vivente del Venerdì Santo» di Stoccarda, iniziata trentatré anni fa e divenuta uno degli avvenimenti più importanti, anche grazie all’ottima organizzazione dei missionari scalabriniani che, da decenni, seguono la comunità italiana. La manifestazione si svolge nel quartiere di Stoccarda-Bad Cannstatt, e ogni anno registra una partecipazione che va dai quattro ai cinquemila italiani e tedeschi. Ma ciò che garantisce la sua continuità è la collaborazione di oltre un centinaio di volontari appartenenti alle quattro comunità italiane della città, che si preparano anche spiritualmente all’evento durante il periodo della Quaresima, con meditazioni e riflessioni sulla Passione del Signore.

Un’apposita commissione ha il compito di rielaborare i testi da recitare a memoria, di approntare i costumi da indossare, di studiare la coreografia, di prenotare le attrezzature tecniche, di inoltrare le richieste di autorizzazione al Comune e alla polizia. Ogni anno viene invitato un rappresentante della diocesi a presiedere la processione. Simili manifestazioni, con modalità diverse, sono state organizzate o avviate dai padri scalabriniani anche in altre città della Germania come Colonia, Wuppertal e Monaco di Baviera. E, nei dintorni di Stoccarda, le comunità italiane celebrano sacre rappresentazioni in costume nelle cittadine di Calw, Mühlacker, Esslingen e Ludwigsburg.
Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017