Racconto d'Autore a Stoccarda

Brillante iniziativa del locale Istituto Italiano di Cultura per avvicinare i giovani alla lingua e alla cultura italiana, e per incontrare gli scrittori contemporanei di spicco.
18 Ottobre 2007 | di

Stoccarda
Da sette anni, una proposta dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda riesce a coinvolgere istituzioni, giovani e autori italiani in un’originale attività di scrittura, incontri e rapporti interculturali che si sviluppa e dipana per tutto il Baden-Württemberg. «Racconto d’Autore» è un’iniziativa che manifesta impegno, gioia, passione, curiosità e avventura. E continuità. Qualità che raramente si riscontrano, in Italia o all’estero, amalgamate in un progetto esemplare.
Cesare Ghilardelli, incaricato per i rapporti con gli istituti scolastici regionali dove si insegna italiano come lingua straniera, è il responsabile e il coordinatore del sorprendente «Racconto d’Autore». Ci confida: «L’iniziativa è nata nel 2001 da un’idea dell’allora direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, Adriana Cuffaro, che voleva interessare nelle attività dell’Istituto un pubblico più giovane, sapendo che i giovani sono i potenziali fruitori delle attività e dell’italianità in genere. Ci siamo quindi rivolti ai circa 55 licei del Baden-Württemberg che offrono l’italiano come lingua straniera».
«Racconto d’Autore» ha visto l’adesione e la partecipazione di Dacia Maraini (nel 2002) e di autori più giovani, ma già affermati in Italia. Tra questi: Mauro Covacich, Francesco Piccolo, Gianrico Carofiglio, Giampaolo Simi, Tullio Avoledo (nel 2007). Ghilardelli riferisce che «tutti hanno accettato con entusiasmo l’invito di scrivere l’incipit di un racconto, e di valutare gli elaborati dei partecipanti. Tutti, ad eccezione di Avoledo per motivi di salute, hanno voluto consegnare di persona i riconoscimenti alla cerimonia di premiazione».
Ormai al settimo anno di vita, si è deciso nell’ultima edizione di completare l’offerta dell’Istituto Italiano di Cultura con un «concorso di lettura, per far partecipare anche i più giovani, cioè i ragazzi del 2° e 3° anno di italiano. Mentre la prova di scrittura si rivolge agli studenti delle tre classi finali dei licei».
I risultati sono più che lusinghieri. Ghilardelli rivela che «quest’anno abbiamo ricevuto circa 70 elaborati per il concorso di scrittura e 20 adesioni per la lettura. Le scuole partecipanti sono localizzabili in ogni angolo del Baden-Württemberg, da Singen a Sandhausen, da Friburgo a Stoccarda. Un grazie va ai docenti di italiano che motivano e assistono i loro studenti e ci offrono un feedback utilissimo per ottimizzare l’iniziativa». Dal 2001 una ventina di studenti, vincitori delle varie edizioni, hanno avuto la possibilità di frequentare un corso intensivo in Italia, mentre l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda ha acquisito una maggiore visibilità e presenza negli istituti scolastici della regione. Da sottolineare che la cerimonia di premiazione, che si svolge sempre in un istituto scolastico diverso, è uno dei momenti più ambiti da presidi e insegnanti che, con entusiasmo, propongono la loro scuola come sede per la prossima e futura premiazione di «Racconto d’Autore».
L’edizione 2007 ha visto il Liceo Hans Furler di Oberkirch, cittadina situata in una deliziosa vallata della Foresta Nera, come perfetto e appassionato padrone di casa nella fase finale e nella cerimonia di premiazione. Oltre a conquistare l’ambito primo posto, si trovano ben 5 dei suoi studenti tra i classificati ai primi 11 posti.
Julian Schier, 19 anni, così preso dalla musica tanto da suonare contemporaneamente in diversi gruppi come batterista e amante dello snowboard, confida: «Studio italiano da quattro anni. Da tre ci segue l’insegnante Maria Spampinato». Continua rivelando che l’idioma di Dante non è solamente una materia scolastica, ma è diventato una chiave per partecipare alla vita di un Paese che più volte ha visitato in forma privata o con la scuola. Rivela che l’«amore» per la lingua italiana gli è stato trasmesso, sicuramente, dall’insegnante, un’impegnata docente d’origine siciliana, «che si fa in quattro affinché i suoi studenti imparino. Spesso cuciniamo tutti insieme o ci si ritrova per guardare un film italiano».
«Racconto d’Autore 2007» ha contato sul contributo dello scrittore Tullio Avoledo, friulano di Pordenone, autore affermatosi a partire dal 2002 con il sorprendente L’elenco telefonico di Atlantide, seguito da Il mare di Bering e da Lo stato dell’Unione. Opere dove realtà e fantascienza si contaminano e amalgamano, ricche di sviluppi inattesi. Dice che la proposta dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda lo «ha entusiasmato da subito per l’idea di sottoporre ai ragazzi un tema “vivo”, che lasciasse libero spazio alla fantasia e, al tempo stesso, mi permettesse di capire qualcosa di loro, del loro mondo interiore: paure, speranze. A comprendere come vedono la vita, il futuro, l’ignoto».
Mettendo a disposizione l’incipit del racconto Nel cuore del continente ha dato la possibilità a decine di giovani di confrontarsi con una situazione originata dalla comparsa di «una nuova regione, grande più o meno come la Germania: 350 mila chilometri quadrati. Questo, almeno, era il dato fornito dai satelliti in orbita geostazionaria. Era come se la nuova regione fosse lievitata dal nulla, spingendo di lato la terra intorno a sé mentre cresceva (...). Da una voce fredda come quella di una macchina (...) ho appreso di far parte della prima spedizione all’interno del mondo ignoto cresciuto nello spazio di quei pochi, incredibili minuti, nel cuore dell’Europa (...). E quello che segue è il racconto di ciò che abbiamo trovato».
Per Julian Schier, ma sicuramente anche per gli altri giovani, la difficoltà maggiore consisteva «nell’insolito punto di partenza. Il primo pensiero è stato di far rivivere Atlantide, una soluzione troppo normale. Perciò ho cercato una soluzione assurda, affidandola ai personaggi del mondo dei fumetti. Da qui la fantasia poteva avere via libera. Il rischio era di non venire preso sul serio, di non appassionare nessuno con la mia proposta. Grande, quindi, è stata la mia gioia quando ho appreso che soluzione e lingua sono stati ritenuti meritevoli dell’ambito riconoscimento».
«Racconto d’Autore», a questo punto, scopre tutte le carte. Tullio Avoledo confessa il suo stupore nel vedere «come scrivono in italiano degli studenti tedeschi, appartenenti a tutt’altra cultura letteraria e linguistica. Come prevedevo, non sono stato deluso sotto nessun aspetto. È stato interessante vedere come i ragazzi hanno riempito quel mondo sconosciuto che avevo aperto per loro nel cuore dell’Europa: a volte con la paura dell’ignoto, ma più spesso con senso dell’avventura, con libertà. Una ragazza, semplicemente, con l’amore per un coetaneo... Avventura, libertà, passione: qualità importanti per un continente che vuole ancora essere giovane, creativo».
La soluzione scelta da Julian Schier, affidata a Topolino, Luky Luke, Batman, Asterix & C., suggerisce che «solo gli uomini che hanno una grande immaginazione possono trovare l’ingresso al cuore del continente perché le figure dei fumetti non vogliono tanta gente nel loro paese». Comunque, conclude Julian, «nessuno del “nostro mondo” vuole credere a ciò che ho vissuto, visto, sentito. O raccontato».
Tullio Avoledo sintetizza così questa sua esperienza: «Quanto alla scelta del vincitore, dato che la qualità linguistica e narrativa dei partecipanti era su livelli uniformemente buoni, ho privilegiato lo svolgimento che mi sembrava più originale e divertente. Ma ognuno dei partecipanti al concorso avrebbe meritato un premio». Si congeda con un complimento riservato agli studenti d’origine italiana, la cui conoscenza della lingua era superiore a ogni aspettativa.
«Racconto d’Autore» dimostra che la formula per il successo della lingua italiana, idioma molto più richiesto di quanto si creda dai giovani tedeschi, è complessa. Due ingredienti, però, non devono mancare: impegno e fantasia.

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017