Germania. Non solo Folk
22 Ottobre 2013
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Venticinque anni di musica e danze in salsa italo-tedesca: è il traguardo che il gruppo Folk-Acli di Kaufbeuren-Marktoberdorf ha superato quest’anno. Fondato nel 1988 (l’idea partì nell’ambito di alcuni corsi di lingua e cultura italiana) e consolidato, due anni più tardi, dal gemellaggio tra le città di Ferrara e Kaufbeuren, in tutti questi anni di attività il gruppo ha coinvolto in canti e coreografie circa duecento ragazzi allo scopo di rivitalizzare le tradizioni italiane in terra straniera. Espressione diretta dell’emigrazione bianco-rosso-verde in Baviera, oggi il Folk-Acli è formato da una ventina di giovani musicisti non professionisti.
Vestiti con costumi regionali italiani, «armati» di chitarre, fisarmoniche, violini e tamburelli, questi artisti si esibiscono nelle piazze e nelle sale, agli incontri musicali italiani e non solo. «Questa attività ha permesso ad alcuni una profonda conoscenza reciproca, tanto che finora (dei ragazzi passati tra le fila del Folk-Acli) cinque coppie poi sono convolate a nozze», spiega Carmine Macaluso, a capo del gruppo, nonché presidente delle Acli Germania. Col passare del tempo, impegno e passione per la musica hanno permesso ai giovani artisti di affinare la qualità delle esibizioni. Lo conferma il libero adattamento de La cavalleria rusticana, dall’omonimo melodramma di Pietro Mascagni: oltre quaranta rappresentazioni in Germania, Svizzera e Francia con canti in dialetto siciliano, balli, costumi e scenografie a tema. Per non parlare del concerto Di noi le terre, che ha avviato una fase di ricerca sulla musica popolare siciliana meno nota e diffusa. L’obiettivo dello spettacolo, per dirla con le parole di Macaluso, è stato di «valorizzare con nuovi arrangiamenti un patrimonio musicale e culturale intrigante e fascinoso, inserendolo in un repertorio moderno e attuale». Nonostante la durata – due ore filate –, la rappresentazione ha affascinato e coinvolto il pubblico sia italiano che tedesco, tanto da convincere i responsabili di Folk-Acli a produrre, in collaborazione con il Rotary Club di Kaufbeuren, un cd.
E torniamo al 2013: cos’ha portato in scena quest’anno il gruppo per festeggiare il suo venticinquesimo compleanno? Il concerto nel teatro comunale di Kaufbeuren, alla presenza di autorità tedesche e italiane, ha messo in luce l’affiatamento dei giovani membri del gruppo, felici di trasmettere emozioni e tradizioni culturali d’Oltralpe. Al termine della performance sono stati chiamati sul palcoscenico alcuni ex componenti del gruppo. E poi la festa è esplosa: musica e canti hanno avvinto attori e spettatori in un uragano di applausi.
All’orgoglio per le radici italiane si è accompagnato l’intento di recuperare, grazie alla musica popolare, un’identità culturale spesso accantonata. Per il bene della società d’accoglienza (tedesca), come di quella d’origine (italiana).
Vestiti con costumi regionali italiani, «armati» di chitarre, fisarmoniche, violini e tamburelli, questi artisti si esibiscono nelle piazze e nelle sale, agli incontri musicali italiani e non solo. «Questa attività ha permesso ad alcuni una profonda conoscenza reciproca, tanto che finora (dei ragazzi passati tra le fila del Folk-Acli) cinque coppie poi sono convolate a nozze», spiega Carmine Macaluso, a capo del gruppo, nonché presidente delle Acli Germania. Col passare del tempo, impegno e passione per la musica hanno permesso ai giovani artisti di affinare la qualità delle esibizioni. Lo conferma il libero adattamento de La cavalleria rusticana, dall’omonimo melodramma di Pietro Mascagni: oltre quaranta rappresentazioni in Germania, Svizzera e Francia con canti in dialetto siciliano, balli, costumi e scenografie a tema. Per non parlare del concerto Di noi le terre, che ha avviato una fase di ricerca sulla musica popolare siciliana meno nota e diffusa. L’obiettivo dello spettacolo, per dirla con le parole di Macaluso, è stato di «valorizzare con nuovi arrangiamenti un patrimonio musicale e culturale intrigante e fascinoso, inserendolo in un repertorio moderno e attuale». Nonostante la durata – due ore filate –, la rappresentazione ha affascinato e coinvolto il pubblico sia italiano che tedesco, tanto da convincere i responsabili di Folk-Acli a produrre, in collaborazione con il Rotary Club di Kaufbeuren, un cd.
E torniamo al 2013: cos’ha portato in scena quest’anno il gruppo per festeggiare il suo venticinquesimo compleanno? Il concerto nel teatro comunale di Kaufbeuren, alla presenza di autorità tedesche e italiane, ha messo in luce l’affiatamento dei giovani membri del gruppo, felici di trasmettere emozioni e tradizioni culturali d’Oltralpe. Al termine della performance sono stati chiamati sul palcoscenico alcuni ex componenti del gruppo. E poi la festa è esplosa: musica e canti hanno avvinto attori e spettatori in un uragano di applausi.
All’orgoglio per le radici italiane si è accompagnato l’intento di recuperare, grazie alla musica popolare, un’identità culturale spesso accantonata. Per il bene della società d’accoglienza (tedesca), come di quella d’origine (italiana).
Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017