LA «CASA» DEGLI ABRUZZESI
Chi transita sull";autostrada 401, l";arteria trans-canadese che attraversa la zona nord di Toronto, in direzione est-ovest, non può non accorgersi che sul tetto di un moderno edificio spicca l";insegna «Casa Abruzzo». Come ebbero a rilevare i giornali locali in occasione della sua inaugurazione, «Casa Abruzzo» è l";orgoglio della florida comunità abruzzese di Toronto. Per saperne di più, abbiamo interpellato Odoardo Di Santo, membro del consiglio della Federazione dei club e delle associazioni abruzzesi, e presidente di «Casa Abruzzo» e «Centro Abruzzo».
Odoardo Di Santo è originario de L";Aquila. Vive in Canada dal 1967; è sposato e padre di due figli. A Roma ha diretto l";ufficio stampa del ministero dell";Industria e ha iniziato la carriera scrivendo per il «Corriere Canadese», un quotidiano di Toronto. Ha condotto importanti inchieste giornalistiche che hanno messo a fuoco ingiustizie e discriminazioni verificatesi in passato a danno dei gruppi etnici italiani e portoghesi, tanto in campo lavorativo, come in quello dell";educazione.
Impegnatosi anche nella politica locale, è stato deputato al parlamento provinciale, nelle file del Ndp, New Democratic Party. Ha rappresentato i suoi elettori, specialmente italiani, per circa dieci anni, dal 1975 al 1985, continuando con successo la sua lotta per la giustizia. Ha anche diretto vari uffici governativi legati alla tutela dei lavoratori, dove fece valere le esperienze accumulate nel campo della legislazione sociale e del lavoro.
Apprendiamo proprio da Odoardo Di Santo che la Federazione dei club e delle associazioni abruzzesi, nel 1990 decise di darsi una sede permanente e promosse uno studio di fattibilità che tenesse conto delle possibilità esistenti. Così si puntò su un programma governativo che prevedeva la costruzione di abitazioni per persone anziane («Affordable houses» ovvero «Abitazioni accessibili»), nell";ambito del quale si ottenne un finanziamento di 20 milioni di dollari per costruire un edificio con 175 appartamenti, incorporato al quale sarebbe sarebbe sorto un centro comunitario multifunzionale, finanziato interamente dalla stessa comunità abruzzese.
L";inaugurazione è avvenuta alla presenza di numerose autorità , tra le quali l";onorevole Antonio Falconio, presidente della giunta regionale dell";Abruzzo. «Casa Abruzzo» i cui appartamenti sono già abitabili, dispone di vari locali ricreativi, di una cappella è di una biblioteca. «Centro Abruzzo», non appena sarà terminato, disporrà di una grande sala per rappresentazioni pubbliche, una sala per banchetti dove si festeggeranno le ricorrenze della comunità , un tipico ristorante abruzzese, una palestra per attività sportive, e diversi altri locali per attività ricreative.
«Intendiamo 'Centro Abruzzo' come una calamita per attrarre tutti i membri della comunità abruzzese "; precisa Di Santo ";; la sua finalità , infatti, è quella di coordinare lo sviluppo delle relazioni culturali, economiche e turistiche con la regione Abruzzo, peraltro sempre esistite in virtù di una marcata presenza della comunità abruzzese, nell";area metropolitana di Toronto, che conta circa 70 mila persone». Il finanziamento di questo centro avviene attraverso un";intensa campagna per la raccolta di fondi in seno alla comunità . Il presidente onorario della campagna e il presidente del comitato per la raccolta dei fondi, sono rispettivamente l";onorevole Frank Iacobucci, giudice della Corte Suprema, e il senatore Consiglio Di Nino.
La comunità viene invitata a contribuire, secondo le possibilità di ciascuno; inoltre si organizzano attività comunitarie di ampio respiro, come tornei di golf , sfilate di moda, feste e cene in occasione di commemorazioni regionali, che richiamano un grande numero di persone. La regione Abruzzo ha poi contributo alla costruzione del centro, con la cospicua somma di 300 milioni di lire. «Il nome, per esteso, del centro è 'Casa Abruzzo 94 Benevolent Corporation' "; precisa Di Santo ";. È una struttura che fa onore alla comunità abruzzese, ed è comparabile al 'Famee Furlan', gestito dai friulani, un";altra comunità regionale molto unita. I club e le associazioni facenti capo alla federazione continueranno a svolgere attività sociali e tradizionali, limitate per la loro natura a sagre paesane, commemorazione di santi, ecc; ma come federazione noi vogliamo fare un salto di qualità e fare un discorso più ambizioso con la regione... non da tipici emigranti che chiedono elargizioni in speciali occasioni oppure ricevono qualche personaggio illustre. Vogliamo invece intavolare un discorso da comunità matura che richiede scambi paritari a livello culturale ed economico, e inoltre scambi di reciproco interesse ad alto livello, come ad esempio borse di studio elargite tanto dalla regione Abruzzo che dalla comunità abruzzese di Toronto».
Per quanto riguarda la struttura organizzativa del progetto, Di Santo spiega che per necessità amministrative sono state create due entità giuridiche diverse: una che gestisce il centro, un ente benefico che organizza iniziative di natura culturale, sociale e umanitaria; l";altra che gestisce gli appartamenti, un";attività tipicamente commerciale che riscuote gli affitti mensili e paga le quote di un finanziamento ipotecario.
Va detto, inoltre che almeno uno degli inquilini degli appartamenti deve avere 60 anni e più, che debbono essere autosufficienti poiché il centro non dispone di assistenza medica. La maggioranza è di origine abruzzese, ma essendovi appartamenti liberi, chiunque li può affittare. Chi non paga l";affitto mensile rischia di essere sfrattato perché l";amministrazione non prevede sovvenzioni e, d";altronde, non dispone di un fondo per tale scopo.
«In quanto beneficiari di un finanziamento "; prosegue Di Santo ";, noi paghiamo l";ipoteca stabilita, e dopo 35 anni, o comunque quando il debito sarà completamente riscattato, gli appartamenti saranno di proprietà della comunità abruzzese attraverso «Casa Abruzzo». Uno dei nostri obiettivi principali è promuovere l";Abruzzo; e il centro costituisce la struttura necessaria per questa diffusione. Coordiniamo infatti le attività di circa 40 club e associazioni abruzzesi, tutti facenti capo alla Federazione.
«Ci avvaliamo pure di un programma radiofonico, in onda mezz";ora alla settimana, sulle frequenze della stazione CHIN, che si intitola 'L";eco d";Abruzzo'. Il programma propone musica abruzzese e diffonde notizie varie che riceviamo via fax; inoltre illustra vari aspetto dell";Abruzzo, parlando di una città o presentando un personaggio, o ancora leggendo poesie o brani di letteratura inerenti alla realtà culturale abruzzese. Il centro vede un gran fervore di attività ricreative: il 'Coro Abruzzo', famoso nella nostra città , vi si esercita tutti i martedì sera. Prevediamo di introdurre corsi di cucito e ricamo e di promuovere conferenze e incontri culturali. Poi, a struttura ultimata, le principali manifestazioni e attività del club e delle associazioni potranno essere svolte presso il centro.
«Queste entità continuano ad avere i loro soci, ricevono da questi la quota annuale e, a loro volta, pagano una quota alla Federazione dove sono rappresentate dai loro delegati. La Federazione ha ormai 15 anni di vita: l";attuale presidente Gino Ventresca e i membri del consiglio direttivo, me compreso, sono seriamente impegnati a condurre questo progetto a buon fine».