Sapeva far emergere da gesso, bronzo e marmo le passioni più recondite dell’animo umano. A cento anni dalla morte dello scultore parigino le sue opere restano insuperate. Come testimonia la mostra allestita a Treviso fino al 3 giugno.
È vero che, come nella celebre Tempesta del Giorgione, anche nelle opere di Francesco Hayez, fervente patriota e caposcuola della pittura italiana dell’età romantica e risorgimentale, si nascondono «oscuri» messaggi politici?