Il ballo, secondo le ultime ricerche delle neuroscienze, ci rende più intelligenti. È la tesi del libro della neurobiologa Lucy Vincent, secondo la quale la danza permette di apprendere dalla realtà, per mezzo di sensazioni che tale attività trasmette al corpo. Bastano movimenti anche moderati, ma praticati con regolarità, per incidere sulle funzioni cognitive e sullo stato emotivo. E non c’è differenza tra tipi di ballo (ogni carattere o stato d’animo ha la sua danza), né limiti di età.
Qual è il rapporto tra medicina, criminologia e intrattenimento? Quanto spesso è il confine tra investigatore e assassino? Viaggio alle radici dell'etica e della colpa sullo schermo, tra misteri, ricerche e autopsie.