Fra noi

L’uomo e la donna, insieme pur nelle loro differenze, sono immagine e somiglianza di Dio. E solo insieme possono osare di pregare il «padrenostro» dell’amore.

Ciò che siamo l'abbiamo capito nel giorno di Pasqua, «partoriti» dal grembo di quella notte santa che sola sa che cosa sia davvero successo, e ne serba per sempre il mistero: redenti e salvati dall’amore «esagerato» del Signore.

È stato un grande amico di sant’Antonio, e in molti di voi lettori e associati al «Messaggero di sant’Antonio» lo ricorderete intento ad accogliere i pellegrini del Santo in Basilica.

Beate le corse di Pietro e Giovanni verso il sepolcro vuoto, beate quelle dei due di Emmaus di ritorno a Gerusalemme. Ma a noi, in questo tempo funestato da attentati terroristici, guerre assurde, corruzione dilagante, egoismi, che dice la Pasqua?

Alcune lettere giunte in redazione a seguito di due recenti episodi di cronaca accendono i riflettori su un tema delicato come quello del suicidio. Contro il dolore e la solitudine l’unico antidoto è la condivisione.

Il 19 marzo è la festa del papà. Un'occasione per ricordarci che paternità, e maternità, non sono date una volta per tutte, ma si costruiscono giorno per giorno.