Accesso alla professione per la scrittrice e la fisica. L’erta via della scrittura

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«Sono una ragazza di 27 anni e ho sempre coltivato la passione di scrivere, anche se non ho mai confessato ad alcuno il mio sogno di diventare scrittrice. Pertanto tengo ben riposti nel cassetto alcuni manoscritti. Qualche tempo fa, però, mi è capitato di far-li leggere a un insegnante di lettere, il quale li ha giudicati interessanti. Mi piacerebbe sapere qual è la strada per arrivare alle case editrici».

Laura U.

Vivere di diritti d'autore è davvero un sogno difficile da realizzare. La soddisfazione di veder pubblicato un proprio scritto è senz'altro meno improbabile. Il fatto è che gli italiani in genere poco portati alla lettura amano molto scrivere. Che fare? Le vie praticabili sono, sostanzialmente, due: partecipare a qualche concorso letterario per incominciare a farsi conoscere e passare al vaglio delle giurie; rivolgersi direttamente alle case editrici. Notizie sui tanti premi e sui relativi bandi di concorso vengono pubblicate dalle riviste letterarie. In una buona biblioteca non le sarà  difficile trovare qualche indirizzo che fa al caso suo.
A pagamento, alcune agenzie specializzate esaminano i manoscritti e offrono indicazioni agli esordienti. È necessario muoversi con una certa cautela perché non mancano i casi di truffe ai danni dei tanti aspiranti scrittori. Non è una cattiva idea quella di affidarsi, almeno inizialmente, alle piccole case editrici (in genere più disponibili verso gli autori sconosciuti), ma verificando che dispongano di una buona rete di distribuzione.
Prima di consegnare il manoscritto, è opportuno informarsi sul tipo di materiale richiesto. I racconti possono fare il loro esordio nelle riviste letterarie: conviene presentare a queste i brevi componimenti.

 Fisica: buone opportunità 

«Mia nipote si è appena laureata in Fisica. Le sarei grata se potesse indicarmi le opportunità  di lavoro connesse a questo tipo di laurea».

Ida - Novara

Ci sono buoni motivi per guardare con fiducia al futuro occupazionale di sua nipote. Per i laureati in Fisica si sono aperte, in questi ultimi anni, delle interessanti prospettive nell'industria e in ambito sanitario. Lo dimostrano i dati di una recente ricerca della Società  italiana di Fisica condotta tra tutti i giovani laureati nel triennio '93-'96. In passato, l'insegnamento apriva sbocchi a una quota consistente, oggi, invece, i giovani laureati trovano le migliori opportunità  nel mondo produttivo: il 35,2 per cento risulta, infatti, occupato nell'industria. Gli esperti spiegano che il corso di laurea in Fisica, impostato in modo da offrire una solida formazione di base valorizzando l'elasticità  mentale, risponde alle nuove esigenze dei settori tecnologicamente più avanzati. Sarà , quindi, opportuno che la nipote indirizzi il suo curriculum alle industrie che possono avvalersi delle sue competenze, in particolare nel settore elettronico e informatico.
Tra i corsi di specializzazione post laurea, merita senz'altro attenzione la scuola di Fisica sanitaria. Per l'accesso al settore pubblico, che pure offre delle opportunità , è necessario tenere d'occhio i bandi di concorso.

È in libreria, distribuita da Rizzoli, la II edizione dell'agenda Tremenda 2000 (L. 18.000). Un'idea di Don Antonio Mazzi, realizzata dalla Fondazione Exodus per il recupero dei tossicodipendenti e dei ragazzi in disagio. Per informazioni: Exodus edizioni, tel. 02/210151, internet::www.exodus.it/tremenda