Al CUORE SI COMANDA

L’infarto è molto diffuso, ma non siamo completamente disarmati contro l’aumento della sua incidenza. Mai come in questo caso il segreto della longevità sta in una dieta adeguata e un corretto stile di vita.
08 Marzo 1997 | di

L`€™infarto avviene quando d`€™improvviso la circolazione nelle coronarie, i vasi che trasportano ossigeno al cuore, viene impedita da un grumo di sangue chiamato trombo: il cuore, in questo modo, interrompe bruscamente la sua funzione di «pompa».

Chi è il «colpevole»? Al primo posto c`€™è, senza dubbio, il fumo di sigaretta, seguito dal colesterolo, responsabile dell`€™aterosclerosi. Lo stress è un altro nemico del cuore; la malattia, infatti, è molto diffusa tra gli uomini d`€™affari e i dirigenti. La donna è relativamente «salva», almeno fino alla menopausa; infatti gli estrogeni, gli ormoni femminili, fungono da protettori delle coronarie. L`€™obesità , l`€™elevato tasso di trigliceridi, il diabete, figurano tra gli altri fattori di rischio per la malattia coronarica.

L`€™alimentazione ha un ruolo ben preciso nelle malattie cardiache. Mangiare bene e sano, fare pasti piccoli e frequenti, scegliere cibi facilmente digeribili, evitare i fritti, i grassi animali (burro, pancetta, strutto, carni e pesci grassi, formaggi stagionati, panna, cioccolata) aiuta il cuore a svolgere il suo lavoro. L`€™attività  fisica moderata serve per attivare la circolazione del sangue e ridurre il peso corporeo. In sostanza, chi è malato di cuore deve imporsi uno stile di vita corretto: vivere sereni, mangiare cibi consigliati e fare movimento.

Nella malattia cardiaca cronica, il cuore può essere compensato oppure scompensato. Nel primo caso l`€™organo è in grado di mantenere la normale circolazione con i propri sforzi, ingrandendosi e aumentando la frequenza del polso. Nel secondo caso, il cuore è incapace di compensarsi e di mantenere una circolazione normale per trasportare ossigeno e nutrimento ai tessuti ed eliminare le sostanze tossiche.

Il peso del paziente deve essere assolutamente normale. La dieta, dunque, ha soprattutto lo scopo di non far ingrassare oppure di far dimagrire. Il sale deve essere usato il meno possibile. Evitare, dunque, salatini, cracker, salumi, formaggi e tutti i cibi ad alto contenuto di sodio, proprio per mantenere un buon equilibrio dei liquidi organici. Nei casi di cuore scompensato, la dieta deve essere rigida, per prevenire ulteriori danni. Se i pazienti sono in sovrappeso od obesi, dovranno perdere peso: non c`€™è altra soluzione che seguire scrupolosamente i consigli dietetici del medico. Nei casi avanzati di malattia cardiaca, c`€™è una ridotta circolazione nei tessuti, i quali si impoveriscono di elementi nutrienti. Il paziente può diventare malnutrito, anche se in apparenza è «gonfio», perché trattiene i liquidi. L`€™edema è il risultato di un peggioramento dell`€™attività  cardiaca. L`€™abolizione del sale da cucina, in tal caso, è indispensabile, perché il sodio viene trattenuto e accumulato nei tessuti.

Allo stato naturale, la maggioranza dei cibi contiene una certa quantità  di sodio, ma la fonte principale di esso, nella dieta giornaliera, è il sale aggiunto alla preparazione e alla conservazione dei cibi. Una cattiva abitudine a tavola, è quella di avere la saliera a portata di mano e... adoperarla spesso mentre si mangia: sarebbe molto meglio eliminarla del tutto, anche per chi non soffre di cuore. Il latte, il formaggio, il prosciutto, le uova, la carne, il pollame e il pesce hanno un contenuto di sodio relativamente elevato. La frutta ne ha poco e quindi va bene, soprattutto perché, essendo povera in calorie, è consigliabile per chi deve perdere peso. La barbabietola, la carota, gli spinaci, il cavolo, sono tra le verdure con maggiore quantità  di sodio. Le minestre precotte, il pane, le torte, i biscotti contengono già  una certa quantità  di sale. Attenzione ai dadi da brodo perché contengono molto sodio. Nelle farmacie si possono trovare dei preparati per minestre e del sale a basso contenuto di sodio, da preferire `€“ s`€™intende `€“ ma senza abusarne.

L`€™apporto salino non deve mai superare i cinque grammi giornalieri, e nei casi di scompenso grave deve essere ridotto a circa uno o due grammi. Un accorgimento per tutti: usate erbe aromatiche o spezie al posto del sale: renderete saporite le vostre pietanze... senza danno alla salute!

In sintesi, l`€™alimentazione del cardiopatico dovrà  essere quantitativamente ridotta, semplice, ma nei limiti del possibile variata e appetitosa, nutriente, ben digeribile, limitata nell`€™apporto dei grassi, del sale e dei liquidi. Bisogna curare la qualità  dei cibi, scegliendo quelli freschi e genuini, limitando qualsiasi additivo, pur se ritenuto innocuo. I pasti saranno piccoli, ma frequenti: circa quattro o cinque al giorno.

 

 

PREVENIRE LE MALATTIE DI CUORE

 

Questi consigli non devono essere seguiti solo per un certo periodo di tempo, ma devono costituire una permanente modificazione delle abitudini alimentari.

· Preferire i cibi di origine vegetale rispetto a quelli di origine animale.

· Ridurre sensibilmente l`€™uso dei grassi di derivazione animale: burro, lardo, strutto, grassi visibili della carne. Nella cottura sostituire, se necessario, parte dei grassi eliminati, con olio di oliva o di semi.

· Aumentare l`€™assunzione di pesce, se possibile almeno a due, tre pasti settimanali.

· Limitare possibilmente a due pasti settimanali l`€™utilizzazione di formaggi, specie se a pasta dura, stagionati, fermentati. Se si consumano grandi quantità  di latte, preferire quello parzialmente o totalmente scremato.

· Ridurre il consumo di cibi con elevato contenuto di colesterolo: uova, cervello, fegato, rene, crostacei.

· Limitare il numero dei pasti a base di carne, insaccati, ecc.

· Compensare la riduzione del consumo di carne e derivati con un consumo di legumi: fagioli, piselli, ceci, fave, lenticchie.

· Preparare, per quanto possibile, i pasti in casa: ciò consente un controllo dell`€™aggiunta di grassi e di sale, e la scelta del tipo di cottura più adatto: alla griglia e alla piastra per le carni, riducendo, sia per le carni che per le verdure, la frittura e la cottura arrosto.

· Controllare il consumo di pane, pasta e farinacei, e l`€™uso di zucchero, caffè e alcolici.

 

DIETA CONSIGLIATA AI MALATI DI CUORE

· Colazione

1 tazza di latte parzialmente scremato con caffè d`€™orzo e 1 cucchiaio di zucchero; 1 fetta di pane toscano (senza sale), oppure 2 fette biscottate senza sale; 2 cucchiaini di marmellata.

· Pranzo

1 porzione medio-piccola di pasta o riso asciutti al pomodoro con 1 cucchiaio di olio; 1 porzione di carne magra lessata o ai ferri, oppure: pesce magro lessato o ai ferri; 1 porzione di verdura cruda o cotta con 1 cucchiaio di olio; 1 o 2 fette di pane toscano (senza sale), oppure 3 fette biscottate senza sale, oppure 1 patata bollita; 1 frutto crudo.

In alternativa: 1 porzione di pasta e legumi; verdura cruda o cotta; 1 frutto.

· Cena

1 porzione di minestra di verdura con pasta o riso; 1 porzione media di carne magra o pesce, oppure: 2 volte la settimana 1 porzione piccola di formaggio fresco o ricotta; 1 porzione di verdura cruda o cotta con 1 cucchiaio di olio; 1 o 2 fette di pane toscano (senza sale), oppure: 3 fette biscottate senza sale, oppure: 1 patata bollita; 1 frutto crudo oppure cotto con 1 cucchiaio di zucchero.

Aromi per insaporire: cipolla, aglio, basilico, sedano, prezzemolo, limone, aceto.

Sale da cucina: 5 o 6 grammi al giorno.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017