Alla lunga paga

15 Febbraio 2000 | di

La laurea non introduce direttamente nel mondo del lavoro, anzi all inizio può rivelarsi un handicap. Eppure nel tempo fa la differenza. Buone prospettive per le lauree brevi.

Preiscriversi entro novembre all università  significa porsi per tempo alcuni interrogativi sulle proprie attitudini e sulle prospettive di lavoro. Ma dall esame delle preiscrizioni è emerso un dato che fa pensare: al top delle scelte continuano a collocarsi le facoltà  di giurisprudenza e di medicina, le figure del giudice e del medico restano al vertice delle aspettative anche se l effettivo inserimento professionale dei neo-laureati di queste due facoltà  è diventato ultimamente molto meno facile.

 I dati dell Istat (Istituto nazionale di statistica) confermano l utilità  dello studio ai fini occupazionali ma stanno anche ad indicare che non sempre il titolo accademico è sinonimo di posto sicuro. Tra i 25 e i 64 anni di età  la percentuale di occupati è dell 80 per cento per i laureati, del 70 per cento per i diplomati, del 60 per cento per chi possiede la licenza media e del 32,3 per cento per chi si è fermato alla licenza elementare. Insomma, la laurea costituisce un netto vantaggio nel medio-lungo periodo, anche se all inizio può essere un handicap per mancanza di esperienza.
Si trovano avvantaggiati i giovani in possesso di «laurea breve» che comporta un percorso più legato alla professione: a tre anni dal conseguimento del titolo l 82,7 per cento dei diplomati lavora mentre la percentuale relativa ai laureati è del 72,4 per cento.
Che cosa consigliare ai dubbiosi? Innanzitutto di verificare e valorizzare le proprie reali attitudini perché lo studio e il lavoro devono tendere alla realizzazione personale. Conviene poi guardare anche al di là  delle solite strade e delle professioni dall immagine «forte» per scoprire le nuove opportunità . Il Progetto Campus è una di queste: nato dalla collaborazione tra università  e mondo produttivo e finanziato dal Fondo sociale europeo, assicura una formazione teorico-pratica in ambiti di punta per il sistema economico.
I corsi triennali di diploma universitario Campus sono stati attivati in molte città  del Nord e del Centro Italia, per varie branche dell ingegneria, per l economia e l amministrazione d impresa, per l informatica, le metodologie fisiche, le biotecnologie agro-alimentari, la statistica, il commercio estero, l energetica, la tecnica pubblicitaria, il disegno industriale, la scienza dei materiali, il marketing e la comunicazione d azienda.

 

   
   
DIVENTARE CYBERCOMMERCIANTI      

«Le scrivo per avere dei chiarimenti sul commercio in Internet e per sapere tutto ciò che è necessario per iniziare un' attività  sulla rete: indirizzi, corsi, libri o quant' altro mi possa servire».

                                                                                                                      Maria - Cagliari     

Le guide all' e-commerce  si trovano più facilmente on-line  che nel mondo della carta stampata, le istruzioni fanno parte di un servizio completo di assistenza per l'apertura di un cybernegozio . Il servizio ha dei costi e un primo contatto può essere utile per verificare la validità  dei benefici in rapporto al prezzo richiesto. Può contattare questi due siti: http://www.goitaly.it  e  http://www.commerceplanet.com  . Un terzo sito è consigliabile a chi cerca un supporto finanziario per mettere in pratica le proprie idee di cyberbusiness: http://www.e-start. com. Questa realtà  emergente (e promettente) sta già  richiedendo delle nuove figure professionali e richiederà  necessariamente un adeguamento della normativa. Il sistema della formazione professionale si sta adeguando alle nuove esigenze, con l' offerta di corsi specifici, anche attingendo al Fondo sociale europeo. Le consiglio innanzitutto di verificare l' esistenza di iniziative in tal senso nella sua Regione. Posso segnalarle, a titolo di esempio, il corso per «Esperto in commercio elettronico» dell' Università  di Bergamo, ma se ne trovano altri, in varie sedi.

 

   
   
SCIENZE RELIGIOSE: QUALI SBOCCHI?      

«V orrei avere chiarimenti in merito al titolo di 'Magistero in scienze religiose', da me conseguito presso la facoltà  teologica di Milano. In particolare vorrei sapere se il titolo equivale a una laurea, se è possibile continuare gli studi e che tipo di sbocchi lavorativi permette».

                                                                                                              Daniel - Bergamo     

La facoltà  di Teologia e gli Istituti superiori di scienze religiose si affiancano agli atenei ma non rientrano a pieno titolo nel sistema universitario. I titoli abilitano all'insegnamento della religione cattolica nelle scuole secondarie, e la preparazione conseguita in questo ambito può essere utile anche a chi si occupa di editoria e di comunicazioni sociali in campo religioso. Presso gli Istituti superiori di scienze religiose si conseguono il diploma in Scienze religiose e il Magistero in scienze religiose. 
La Facoltà  teologica dell' Italia settentrionale (sede: Milano in piazza Paolo VI, 6)       prevede un percorso su tre livelli. Il baccalaureato in teologia si consegue dopo cinque anni, la

  specializzazione richiede altri due anni, per il dottorato si aggiunge un ulteriore biennio.

Data di aggiornamento: 26 Giugno 2017