Amicizia e solidarietà

Sono questi gli imperativi del gruppo femminile del Club trentino di Toronto. Nato nel 1983, si propone di evidenziare il ruolo attivo delle donne per una socialità intelligente in tempo di emigrazione.
15 Marzo 2012 | di

Care amiche, provate a pensare a «gruppo femminile»: vi apparirà un insieme eterogeneo di signore sorridenti, aperte al mondo e piene di voglia di fare. Ho in mente il gruppo femminile del Club trentino di Toronto. Nato nel 1983, per volontà della trentino-canadese Lucia Flaim, ha come scopo prioritario quello di evidenziare il ruolo attivo delle donne in un modello possibile di socialità intelligente in tempo di emigrazione. Inizialmente, il Club trentino era riservato agli uomini. Nel tempo, la presenza femminile ha stimolato le attività sociali, culturali e ricreative dei compaesani, rinsaldando amicizie e allacciando rapporti di scambio e reciproca conoscenza con la comunità e il vicino «Veneto Centre» di Toronto.

La fondatrice Lucia, emigrata in Canada per seguire il marito, lavora alla Ryerson University di Toronto. Con fervore ed entusiasmo coordina le attività del gruppo all’interno del quale l’attenzione è rivolta soprattutto ai più deboli: bambini, malati, persone in difficoltà. Le connazionali di Toronto, emigrate nel dopoguerra per necessità, hanno fatto della solidarietà la loro bandiera. Sostengono i campeggi estivi per bambini che hanno subito un trapianto di cuore (al Sick Kids Hospital). Aiutano i piccoli ospiti della Kidney Foundation of Canada. Di recente hanno inviato aiuti in Abruzzo, dopo il terremoto, e ad Haiti. Sono coinvolte in progetti di assistenza alle popolazioni dell’Ecuador e dell’India, e hanno affiancato il «Myelin Project» per la cura della sclerosi multipla. L’attenzione del mondo su questa malattia era stata sollecitata dal trentino Robert Bertolas, che aveva attraversato il Canada, da Vancouver a St. John’s in Terranova, viaggiando a piedi, in bicicletta e sui pattini a rotelle. Per non dimenticare l’«orgoglio delle radici», le signore del Club hanno «portato in dono» alle connazionali del «Veneto Centre» le loro tradizionali abilità manuali: ricamo, lavoro a maglia, quilting e composizioni floreali.
 
Nella bella sede in Steeles Avenue West, a Toronto, si ritrovano per approfondire anche temi culturali, illustrati da vari esperti. Negli ultimi incontri si è parlato, ad esempio, di stress con il dottor Renzo Carbone; quindi, di come mantenere in salute il cuore, in compagnia del cardiologo Remo Zadra; e, ancora, di benessere, con la dottoressa Adria Giacca; infine, di esperienze italiane a Toronto con il giornalista del «Toronto Star» Joe Fiorito.
Hanno fatto visita al Club la pittrice trentina Paola de Manincor, conosciuta nel mondo per i suoi murales, e l’attrice brillante Loredana Cont.

Nel programma del gruppo femminile non mancano viaggi comunitari per conoscere meglio il Canada, la «terra di adozione che ci ha dato lavoro, dignità alle famiglie e un avvenire per i figli», come sottolinea Lucia. Dunque, visite a musei, fiumi, cattedrali, parchi dell’Ontario e cascate del Niagara; quindi serate a teatro, al Cirque du Soleil e cene piene di calore. Feste tradizionali come Natale e Carnevale coinvolgono le famiglie. Le donne preparano doni da distribuire ai bambini, dolci tipici fatti in casa, i tradizionali canederli, e offrono il buon vino dei colli trentini.
Non potendo elencare tute le iniziative del gruppo femminile, lascio a loro i commenti a queste serate. «Vengo al gruppo perché le nostre risate fanno bene alla salute. Mi fanno compagnia e mi scaldano l’anima». «Dopo una giornata di lavoro – aggiunge un’altra – è bello ritrovarsi per una tombola, raccogliere offerte caritatevoli, spartire dolci e caffè». E infine: «Il nostro gruppo è amicizia e solidarietà, nuove idee ma anche tradizioni. Speriamo che le nostre figlie comincino a partecipare».
 

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017