Antonio, uomo di solidarietà

La festa del 13 giugno è occasione per riflettere ancora una volta sul fascino singolare e misterioso che sant'Antonio esercitava sulle folle del suo tempo. Un fascino giunto intatto fino ai giorni nostri.
17 Maggio 2011 | di
La festa di sant’Antonio è ogni anno un’occasione per riproporre un momento di riflessione sull’attualità del messaggio di questo testimone del Vangelo. Un santo che, spentosi a soli 36 anni nel 1231, continua a essere una presenza viva nel cuore dei suoi devoti, capace ancora di attivare energie spirituali, iniziative caritative, sociali e culturali. La devozione a sant’Antonio è un fenomeno che ha richiamato più volte l’attenzione di operatori pastorali, teologi, sociologi e psicologi, i quali ne hanno analizzato a fondo le fonti storiche, gli sviluppi e le molteplici manifestazioni. Da parte nostra, da quel duplice osservatorio privilegiato costituito dalla Basilica – che custodisce il corpo del nostro amato Santo – e dal «Messaggero di sant’Antonio» – che con le sue otto edizioni in sette lingue diverse raggiunge oltre 140 Paesi del mondo –, entrambi poli di confluenza e d’irradiazione del rapporto con «il Santo che il mondo ama», noi ci poniamo come umili testimoni di questo rapporto.
Una più profonda e accurata conoscenza delle opere del Santo e dei suoi scritti, può aiutare a superare i diffusi pregiudizi di chi guarda con diffidenza alle espressioni di religiosità popolare. L’esperienza del sacro, vissuta anche attraverso la mediazione e la devozione ai Santi, può coinvolgere la persona nella sua totalità di corpo e anima, può collegare ciò che è istanza e bisogno umano con l’invisibile dei valori. Il bisogno di assoluto, la sete di eterno si saldano infatti con il mistero dell’incarnazione di Colui che si è fatto uomo per salvare l’umanità, di un Dio Uomo che ha posto come continuatori della sua missione i suoi discepoli. La grande diffusione nel mondo della devozione antoniana ci spinge a interrogarci sulle motivazioni e sui valori umani e cristiani di una simile e spontanea vitalità; sul perché del fascino singolare e misterioso che, come nota l’Assidua, la prima biografia del Santo, raggiungeva le folle «facendole fremere di entusiasmo, inducendole a detestare il peccato, a seguire Cristo e a praticare le virtù». Un fascino che trova risposta nell’opzione privilegiata del Santo per i poveri.
Antonio visse in un tempo di grandi trasformazioni sociali: l’Europa stava passando dall’era feudale a quella dei comuni. Si delineavano contesti in cui la nuova forza era il denaro e l’usura era fonte di tante prepotenze e oppressioni: il Santo prese le parti degli «ultimi». In molte pagine dei Sermoni, che riportano contenuti e stile delle sue predicazioni, Antonio ha denunciato con veemenza ogni prevaricazione, ogni egoismo. Resosi in diverse occasioni promotore di pace, il suo intervento poggiava in modo radicale sul principio della solidarietà e sui valori della fraternità umana. «Cessino, ve ne prego, le parole, parlino le opere», scriveva il Santo. E l’autore dell’Assidua aggiunge: «Faceva restituire ciò che era tolto con l’usura e con la violenza. Si giunse a tanto che, avendo ipotecato case e terreni, se ne poneva il prezzo ai piedi di lui, e per suo consiglio quanto era stato tolto veniva restituito, rimborsandone il valore o supplicandone il condono». Sono testimonianze che ci presentano Antonio di Padova come un santo attuale, maestro incomparabile, ispiratore di progetti di solidarietà. Come quello che anche quest’anno il «Messaggero di sant’Antonio» (Progetto Vietnam) propone in risposta a particolari emergenze umane e sociali. I criteri ispiratori di queste iniziative sono: l’attenzione alla persona, alle famiglie e al territorio in cui le nuove realizzazioni sono inserite; con il coinvolgimento delle realtà locali, civili ed ecclesiastiche; e con la garanzia che ogni progetto risponda ai bisogni per cui è stato richiesto. Criteri e modalità d’intervento che garantiscono credibilità e fiducia su quanto il nostro mensile propone come «messaggero di solidarietà».
Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017