ARRIVEDERCI A PARIGI

01 Maggio 1997 | di

'La prima Giornata mondiale della gioventù fu quella di Gerusalemme, quando Cristo entrò nella città  santa "; ha detto Giovanni Paolo II, in preparazione al raduno mondiale di agosto, nella capitale francese ";. Oggi il posto dei 'pueri hebraeorum' è occupato da giovani di lingue e razze diverse'.

C";è sempre la possibilità  di offrire ai giovani ragioni di vita e di speranza. Quest'anno, la domenica delle Palme, piazza San Pietro a Roma si è riempita di giovani, accorsi da tutta Italia, per rivivere con Giovanni Paolo II l'evento dell'entrata del Signore a Gerusalemme; tesi a costruire ponti attraverso i continenti, essi hanno offerto una testimonianza contro corrente che ha attirato l'attenzione di tutto il mondo.

Come a Roma, tante altre cattedrali e piazze, dal Sud al Nord d'Italia, sono diventate luoghi di preghiera, di riflessione e di gioia, in cui i protagonisti erano i giovani. Nella stessa domenica, la storica basilica di Chartres accoglieva migliaia di giovani venuti dalla regione parigina dell'Ile de France, ma anche dalla Germania, dal Belgio e dall'Italia. Lungo la 'route' Parigi-Chartres, avevano raggiunto l'antico tempio gotico dove li attendeva il cardinale Jean Marie Lustiger, che iniziava il rito bussando tre volte, con il pastorale, al portone della cattedrale, a ricordo dell'entrata del Signore a Gerusalemme. Non è stata una rievocazione storica ma una testimonianza del dono pasquale della speranza, che i giovani dovevano poi ridonare a tanti loro coetanei, in crisi di fede, od oppressi da quella paura di vivere che sfocia talvolta nei suicidi giovanili. 'A questa generazione sono stati tagliati i fili del rapporto con quelle precedenti ha detto il cardinale di Parigi , per cui si è interrotta la trasmissione dei valori, della voglia di vivere, di amare, di osare. Cristo, invece, viene a dirvi:

Non abbiate paura. Voi ripetetelo ai vostri amici'.

A Roma, a Chartres e in tante altre diocesi del mondo, i giovani avevano lo sguardo rivolto verso Parigi, dove dal 18 al 25 agosto prossimi si celebrerà  la 'XII Giornata mondiale della gioventù'. Per le celebrazioni conclusive di sabato e domenica 2324 agosto, all'ippodromo di Longehamp, si prevedono più di seicentomila presenze.

Le giornate mondiali della gioventù, a partire dal 1984, si sono svolte ogni due anni: a Roma, Buenos Aires, Santiago de Compostela, Czestochowa-Jasna Gora, Denver, Manila e quest'anno, appunto, a Parigi.

Il tema proposto per le riflessioni degli incontri parigini è quello offerto a tutta la comunità  ecclesiale, in preparazione al Giubileo del 2000: 'Maestro dove abiti? Venite e vedrete' Gv 1,38. E un invito ad approfondire il mistero della persona di Gesù, figura tra le più affascinanti e attuali della storia, che per essere capita e accolta ha bisogno del dono della fede, ma anche della fatica di una personale ricerca. Un invito che Giovanni Paolo Il consegna a quanti parteciperanno alla prossima giornata mondiale e ai giovani cristiani d'ogni continente, con il mandato di testimoniare Gesù nel mondo. Quanto questo sia difficile e problematico, lo ha egli stesso sottolineato nell'incontro di giovedì 20 marzo, in Aula Paolo VI: 'Andate, giovani ai giovani! t giunto il momento in cui occorre andare da chi non viene, da chi cerca il senso della vita e non lo trova perché nessuno glielo annuncia. Come non pensare a quei vostri coetanei meno fortunati che devono fare i conti con problematiche ancor più gravi come la disoccupazione, la conseguente difficoltà  di poter formare una famiglia, la tossicodipendenza o altre forme di fuga dalla realtà ? Diventate amici di chi non ha amici, diventate famiglia di chi non ha famiglia, comunità  per chi non ha comunità '.

'Arrivederci a Parigi', ha esclamato il papa accomiatandosi dai duecentomila giovani, presenti in piazza San Pietro. Un invito rivolto ai giovani di tutto il mondo perché siano, almeno spiritualmente, partecipi e testimoni di questo grande evento.

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017