Australia
20 Luglio 2012
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Friuli Day a Melbourne
I club e le associazioni di italiani all’estero, soprattutto quelle regionali e paesane, hanno dei «simboli» che ne sanciscono l’identità. L’Associazione dei friulani si distingue anche per il nome, fogol`r, che bene esprime il legame con quei valori familiari che ne sono alla base. Il nome ha una grande importanza per creare in una comunità il senso di appartenenza, di attenzione solidale e di orgoglio identitario. E proprio per celebrare l’«orgoglio friulano», il Fogol`r Furlan di Melbourne si è associato, per la prima volta, ai Fogol`r in patria e all’estero (quasi duecento in tutto il mondo) per la celebrazione del Friuli Day, in prossimità del giorno in cui, 935 anni fa, veniva istituito lo Stato sovrano del Friuli, ovvero la «Patrie dal Friûl».
«Viene spontaneo chiedersi cosa significhi questa celebrazione – ha affermato Egilberto Martin, coordinatore delle attività culturali del Fogol`r di Melbourne –. Con essa si vuole ricordare che il 3 aprile 1077, per editto di Enrico IV, imperatore del Sacro Romano Impero, il Friuli veniva elevato al rango di Stato sovrano con il conferimento di parità con gli Stati, per lo più tedeschi, che formavano lo stesso impero. Allorquando Enrico IV prese questa decisione, lo scettro di capo del nuovo Stato fu affidato al vescovo di Aquileia, il patriarca Sigeardo, designato dal Papa alla sede vescovile.
Nel 1420, la «Patrie dal Friûl» veniva a cessare, vittima di dissidi interni tra i suoi feudatari, e sopraffatta dalla potenza espansionistica di Venezia. La celebrazione del Friuli Day è stata inserita nel quadro più ampio delle «sagre», ed è durata diversi giorni. A fare gli onori di casa, il presidente del Fogol`r Furlan, Edi Martin. La manifestazione ha preso avvio con un incontro del Circolo dei pensionati, i quali hanno espresso il loro nostalgico amore per la terra d’origine cantando O ce biel cjs’ ciel a Udin. L’aspetto culturale delle «sagre» è stato presentato con una conferenza del professor Piero Genovesi, direttore dell’Italian Australian Institute, sul tema «Aquileia madre del Friuli». Inoltre è stato proiettato un documentario sul Friuli dell’Ente Friuli nel Mondo. Nell’ambito delle celebrazioni, è stata officiata, da padre Ferruccio Romanin, una messa in friulano, con la deposizione di una ghirlanda ai piedi del monumento all’Alpino da parte di un drappello di Penne Nere, e l’esecuzione dell’inno del Friuli Un salût ‘e Furlanie. Anche la musica e il folklore hanno avuto una parte di rilievo, con la partecipazione del musicista Bruno Musig e del Coro Furlan (maschile), di quello de Le Canterine (femminile) in costumi regionali, sotto la guida del maestro Giampiero Canil (nella foto qui sopra con il Coro Furlan). «È auspicabile – ha affermato Egilberto Martin – che il Friuli Day che ha avuto il suo battesimo quest’anno a Melbourne, venga organizzato dagli otto Fogol`r Furlan d’Australia, e diventi un appuntamento fisso. In Canada, la “Fieste dal Popul Furlan” coinvolge da anni i quattordici Fogol`r del Paese». La speranza della continuità è ora riposta nei giovani. E c’è da avere fiducia se è vero, come dice una canzone, che Zoventût come a Udin non si cjate in nissun lûch.
I club e le associazioni di italiani all’estero, soprattutto quelle regionali e paesane, hanno dei «simboli» che ne sanciscono l’identità. L’Associazione dei friulani si distingue anche per il nome, fogol`r, che bene esprime il legame con quei valori familiari che ne sono alla base. Il nome ha una grande importanza per creare in una comunità il senso di appartenenza, di attenzione solidale e di orgoglio identitario. E proprio per celebrare l’«orgoglio friulano», il Fogol`r Furlan di Melbourne si è associato, per la prima volta, ai Fogol`r in patria e all’estero (quasi duecento in tutto il mondo) per la celebrazione del Friuli Day, in prossimità del giorno in cui, 935 anni fa, veniva istituito lo Stato sovrano del Friuli, ovvero la «Patrie dal Friûl».
«Viene spontaneo chiedersi cosa significhi questa celebrazione – ha affermato Egilberto Martin, coordinatore delle attività culturali del Fogol`r di Melbourne –. Con essa si vuole ricordare che il 3 aprile 1077, per editto di Enrico IV, imperatore del Sacro Romano Impero, il Friuli veniva elevato al rango di Stato sovrano con il conferimento di parità con gli Stati, per lo più tedeschi, che formavano lo stesso impero. Allorquando Enrico IV prese questa decisione, lo scettro di capo del nuovo Stato fu affidato al vescovo di Aquileia, il patriarca Sigeardo, designato dal Papa alla sede vescovile.
Nel 1420, la «Patrie dal Friûl» veniva a cessare, vittima di dissidi interni tra i suoi feudatari, e sopraffatta dalla potenza espansionistica di Venezia. La celebrazione del Friuli Day è stata inserita nel quadro più ampio delle «sagre», ed è durata diversi giorni. A fare gli onori di casa, il presidente del Fogol`r Furlan, Edi Martin. La manifestazione ha preso avvio con un incontro del Circolo dei pensionati, i quali hanno espresso il loro nostalgico amore per la terra d’origine cantando O ce biel cjs’ ciel a Udin. L’aspetto culturale delle «sagre» è stato presentato con una conferenza del professor Piero Genovesi, direttore dell’Italian Australian Institute, sul tema «Aquileia madre del Friuli». Inoltre è stato proiettato un documentario sul Friuli dell’Ente Friuli nel Mondo. Nell’ambito delle celebrazioni, è stata officiata, da padre Ferruccio Romanin, una messa in friulano, con la deposizione di una ghirlanda ai piedi del monumento all’Alpino da parte di un drappello di Penne Nere, e l’esecuzione dell’inno del Friuli Un salût ‘e Furlanie. Anche la musica e il folklore hanno avuto una parte di rilievo, con la partecipazione del musicista Bruno Musig e del Coro Furlan (maschile), di quello de Le Canterine (femminile) in costumi regionali, sotto la guida del maestro Giampiero Canil (nella foto qui sopra con il Coro Furlan). «È auspicabile – ha affermato Egilberto Martin – che il Friuli Day che ha avuto il suo battesimo quest’anno a Melbourne, venga organizzato dagli otto Fogol`r Furlan d’Australia, e diventi un appuntamento fisso. In Canada, la “Fieste dal Popul Furlan” coinvolge da anni i quattordici Fogol`r del Paese». La speranza della continuità è ora riposta nei giovani. E c’è da avere fiducia se è vero, come dice una canzone, che Zoventût come a Udin non si cjate in nissun lûch.
Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017