Australia. Carnevale, festa e cultura
Successo oltre ogni previsione per la 36˚ edizione del Carnevale di Adelaide, svoltasi lo scorso febbraio. Orietta Borgia, reggente del Consolato di Adelaide, l’ha definita «un’ottima vetrina di promozione culturale dell’Italia in Australia». E la rivista «Limelight» l’ha decretato «il migliore Festival multiculturale dell’intera Australia».
Più di 25 mila persone hanno affollato l’Adelaide Showground, uno dei più ampi spazi espositivi al coperto, consentendo ai partecipanti di tutte le età di assaporare l’atmosfera elettrizzante della manifestazione. Le scuole hanno partecipato con un programma coordinato dalla direttrice didattica del Consolato, Ignazia Nespolo. Gli spettacoli e le esposizioni sono stati preparati da Jennifer Baccanello. Interessante il concorso di pittura e oggetti artigianali per bambini.
Le attività espositive hanno visto in mostra Ferrari rosso fiammante contornate da Fiat 500, Alfa Romeo e Ducati insieme. In vetrina anche gioielli, dimostrazioni culinarie e sfilate di moda. In ambito culturale, il professore Antonio Dottore e ARIA (Associazione Ricercatori Italiani in Australia) hanno promosso dei seminari coordinati dai professori Des O’Connor («Essere italiano in Adelaide negli anni ’50 e ’60») e Marcello Costa ( «Il corpo e la mente»), entrambi della Flinders University, e dall’archeologa Estelle Lazer dell’Università di Sydney, che ha parlato di Pompei. Angelo Fantasia (nella foto) e il suo comitato, coadiuvati dal manager Eugene Ragghianti, hanno gestito sia la preparazione che lo svolgimento del Carnevale. Per quanto riguarda l’aspetto religioso, la messa anche quest’anno è stata celebrata dal padre scalabriniano Emilio Vaccaro. Nell’omelia il sacerdote ha ricordato la 20˚ edizione della giornata dell’ammalato. «Gesù, il figlio di Dio, è in mezzo a noi – ha aggiunto –. Noi siamo suoi figli anche se ammalati o caduti lontano. Egli si avvicina a tutti, stende la sua mano come ha fatto con il lebbroso e ci guarisce».
Grazie all’organizzazione di Dominico Zollo, i 3 mila presenti hanno potuto partecipare senza problemi di affollamento. Un elogio particolare al maestro Guido Coppola che ha diretto sei cori diversi. Tra gli altri eventi, tornei di calico di bocce ispirato dalla veterana Mirella Mancini, e di briscola, organizzato dai Molisani con ricchi premi dello sponsor Serafino Wines. I giovani hanno operato per due interi giorni con musica, competizioni e balletti folkloristici regionali. Nella serata finale, spettacolo con talenti musicali quali Grace Bawden (diciottenne rivelazione del maestro Coppola) che si accinge a studiare canto al Conservatorio di Bologna e David De Vito. Chiusura in grande stile con un tripudio di fuochi artificiali.