Australia. Interscambi contro la crisi

15 Ottobre 2012 | di

L’Italia è nel pieno della recessione. Cosa fanno, a riguardo, gli italiani all’estero? Anche da lontano si può dare una mano. Soprattutto valorizzando e promuovendo il made in Italy, e con esso produzione ed esportazione.

Questo compito è affidato alle settantadue Camere di commercio italiane all’estero, operanti in oltre cinquanta nazioni, con una rete di 29 mila compagnie associate. L’Australia può contribuire in modo efficace a una crescita dell’interscambio commerciale tra i due Paesi. Alcune cifre: il valore delle esportazioni dall’Italia all’Australia si avvicina ai 5 miliardi di dollari annui; quello dell’Australia verso il nostro Paese sfiora 1 miliardo e 200 mila dollari. Cinque le Camere di commercio italiane d’Australia (Sydney, Melbourne, Adelaide, Brisbane e Perth). Molti pure i consumatori che mantengono le tradizioni italiane: a dichiararsi di «origine italiana», secondo il censimento del 2011, sono 916.116 e 185.402 i nati in Italia.

Joe Acquaro è il presidente della Camera di commercio di Melbourne. Conosciuto nella comunità da almeno trent’anni, fin da giovane ha seguito le orme del padre Alfredo (anche lui presidente della Camera di commercio). 51 anni, laureato in Legge ed Economia e commercio, Joe è avvocato penalista esperto in diritti umani presso la Corte Suprema di Ginevra. Inoltre è presidente del Reggio Calabria Club di Melbourne. «Da quando il commercio mondiale è entrato nella globalizzazione – afferma Acquaro – è nostro dovere promuovere il vero prodotto italiano, poiché la concorrenza e le contraffazioni del made in Italy sono un pericolo costante. L’Australia ha abbracciato la cultura italiana. Dal mangiare al vestire lo stile di vita dell’australiano medio si è “italianizzato” su vasta scala. Si importano soprattutto macchinari, equipaggiamenti industriali, vestiario e calzature, generi alimentari. Ma aiutiamo anche i piccoli imprenditori, quelli che hanno il coraggio di entrare nel mercato con “prodotti di nicchia”. Nei mesi scorsi, ad esempio, abbiamo allestito, in collaborazione con la scuola alberghiera William Angliss Institute, una presentazione del “pane di Altamura” e delle “olive di Cerignola” con la partecipazione di esperti dalla Puglia».
I generi alimentari sono i prodotti più visibili. In tutti i supermercati di Melbourne si trovano le migliori marche di pasta, formaggi, salumi, conserve di frutta ecc.

Esistono, inoltre, anche importanti affari di imprese italiane meno note al grande pubblico.
Nel novembre del 2011, ad esempio, Saipem (Gruppo Eni) ha vinto un contratto, del valore di 1 miliardo e 300 milioni di euro, che prevede la costruzione di un gasdotto.

Data di aggiornamento: 03 Luglio 2017